N. 51 - Marzo 2012 
                          
                          (LXXXII)
																						i problemi del liberismo...
																						...secondo Haslett e rampini
																						di Giovanna D'Arbitrio
																			 
																			
																			
																			Adam 
																			Haslett, 
																			nato 
																			a 
																			Kingston 
																			(Massachussets) 
																			nel 
																			1970, 
																			si è 
																			laureato 
																			in 
																			legge 
																			a 
																			Yale. 
																			Ha 
																			scritto 
																			“Il 
																			Principio 
																			del 
																			Dolore” 
																			una 
																			raccolta 
																			di 
																			racconti 
																			che 
																			ha 
																			riscosso 
																			molto 
																			successo, 
																			grazie 
																			alla 
																			quale 
																			è 
																			risultato 
																			finalista 
																			del 
																			Pulitzer, 
																			del 
																			National 
																			Book 
																			Award 
																			e 
																			del 
																			National 
																			Magazine 
																			Award.
																			
																			Nel 
																			suo 
																			ultimo 
																			libro 
																			“UNION 
																			ATLANTIC”, 
																			edito 
																			in 
																			Italia 
																			da 
																			Feltrinelli, 
																			ci 
																			descrive 
																			le 
																			disoneste 
																			speculazioni 
																			di 
																			un 
																			mondo 
																			finanziario 
																			senza 
																			scrupoli 
																			narrando 
																			la 
																			storia 
																			di 
																			Doug 
																			Fanning, 
																			giovane 
																			e 
																			corrotto 
																			manager 
																			di 
																			banca 
																			che 
																			accumula 
																			denaro 
																			e si 
																			può 
																			permettere 
																			una 
																			vita 
																			di 
																			agi 
																			e 
																			lussi. 
																			Così 
																			la 
																			sua 
																			fastosa 
																			abitazione 
																			viene 
																			costruita 
																			abusivamente 
																			su 
																			un 
																			terreno 
																			demaniale 
																			donato 
																			dalla 
																			famiglia 
																			di 
																			Charlotte 
																			Graves, 
																			sua 
																			vicina 
																			di 
																			casa 
																			nonché 
																			combattiva 
																			e 
																			idealista 
																			insegnante 
																			di 
																			storia, 
																			decisa 
																			ad 
																			attaccarlo 
																			legalmente 
																			poiché 
																			non 
																			sopporta 
																			il 
																			cattivo 
																			gusto 
																			di 
																			quella 
																			costruzione 
																			che 
																			deturpa 
																			il 
																			paesaggio. 
																			Anche 
																			la 
																			“Union 
																			Atlantic”, 
																			la 
																			banca 
																			in 
																			cui 
																			Doug 
																			lavora, 
																			finisce 
																			sotto 
																			inchiesta 
																			per 
																			speculazioni 
																			illegali, 
																			ma 
																			il 
																			tutto 
																			si 
																			risolverà 
																			come 
																			al 
																			solito 
																			colpendo 
																			in 
																			basso 
																			non 
																			in 
																			alto 
																			e 
																			facendo 
																			fuori 
																			“i 
																			pesci 
																			piccoli” 
																			non 
																			certo 
																			quelli 
																			che 
																			contano 
																			e 
																			che 
																			continueranno 
																			comunque 
																			a 
																			mantener 
																			in 
																			vita 
																			il 
																			sistema.
																			
																			I 
																			fatti 
																			si 
																			svolgono 
																			alla 
																			vigilia 
																			del 
																			crollo 
																			finanziario 
																			del 
																			2008: 
																			attraverso 
																			i 
																			vari 
																			personaggi, 
																			confrontando 
																			passato 
																			e 
																			presente, 
																			il 
																			romanzo 
																			ci 
																			mostra 
																			la 
																			graduale 
																			perdita 
																			dei 
																			valori 
																			americani 
																			di 
																			onestà 
																			e 
																			duro 
																			lavoro 
																			fino 
																			al 
																			mondo 
																			attuale 
																			dei 
																			nuovi 
																			ricchi 
																			sprovvisti 
																			di 
																			senso 
																			morale. 
																			Anche 
																			le 
																			recensioni 
																			mettono 
																			in 
																			risalto 
																			tali 
																			caratteristiche: 
																			Malcom 
																			Gladwell 
																			lo 
																			definisce 
																			“un 
																			ritratto 
																			magistrale 
																			della 
																			nostra 
																			epoca”, 
																			Gary 
																			Shteyngart 
																			ne 
																			esalta 
																			“umorismo, 
																			stile 
																			e 
																			generosità” 
																			nel 
																			descrivere 
																			la “ 
																			bestia 
																			finanziaria”, 
																			Jonathan 
																			Franzen 
																			lo 
																			considera 
																			“un 
																			romanzo 
																			verissimo, 
																			di 
																			eccezionale 
																			maturità, 
																			completezza 
																			e 
																			compassione”.
																			
																			Pur 
																			se 
																			in 
																			modo 
																			diverso, 
																			anche 
																			Il 
																			saggio 
																			di 
																			Federico 
																			Rampini 
																			“Alla 
																			mia 
																			sinistra” 
																			completa 
																			la 
																			visione 
																			dei 
																			problemi 
																			della 
																			nostra 
																			epoca 
																			attraverso 
																			un’accurata 
																			ed 
																			equilibrata 
																			analisi 
																			delle 
																			cause 
																			che 
																			ci 
																			hanno 
																			condotto 
																			allo 
																			sfrenato 
																			liberismo 
																			che 
																			delocalizza 
																			la 
																			produzione 
																			di 
																			merci, 
																			sfascia 
																			il 
																			welfare 
																			state, 
																			distrugge 
																			i 
																			diritti 
																			dei 
																			lavoratori, 
																			indebolisce 
																			il 
																			potere 
																			d’acquisto 
																			delle 
																			classi 
																			medie, 
																			il 
																			tutto 
																			reso 
																			più 
																			facile 
																			dall’alta 
																			finanza 
																			che 
																			con 
																			le 
																			potenti 
																			nuove 
																			tecnologie 
																			è in 
																			grado 
																			di 
																			comunicare 
																			e di 
																			agire 
																			in 
																			fretta, 
																			dirottando 
																			capitali 
																			dove 
																			è 
																			possibile 
																			fare 
																			il 
																			massimo 
																			dei 
																			profitti.
																			
																			Secondo 
																			Rampini 
																			purtroppo 
																			anche 
																			la 
																			sinistra 
																			ha 
																			commesso 
																			diversi 
																			errori, 
																			non 
																			solo 
																			in 
																			Italia 
																			ma 
																			in 
																			tutto 
																			l’Occidente, 
																			in 
																			particolare 
																			supportando 
																			il 
																			liberismo 
																			di 
																			Blair 
																			e 
																			Clinton. 
																			Così 
																			facendo 
																			i 
																			progressisti 
																			hanno 
																			favorito 
																			senza 
																			rendersene 
																			pienamente 
																			conto 
																			gli 
																			interessi 
																			dei 
																			conservatori 
																			su 
																			free 
																			trade 
																			e 
																			finanza 
																			che 
																			oggi 
																			stanno 
																			distruggendo 
																			il 
																			concetto 
																			di 
																			“Stato-Nazione” 
																			soprattutto 
																			nei 
																			paesi 
																			più 
																			“indebitati” 
																			dominati 
																			da 
																			Spread 
																			e 
																			Agenzie 
																			di 
																			Rating, 
																			mentre 
																			si 
																			investono 
																			capitali 
																			nel 
																			terzo 
																			mondo 
																			o 
																			nei 
																			paesi 
																			emergenti.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Come 
																			si 
																			può 
																			uscire 
																			da 
																			tutto 
																			ciò? 
																			Secondo 
																			l’autore 
																			riportando 
																			il 
																			mondo 
																			sui 
																			binari 
																			del 
																			senso 
																			morale 
																			e 
																			dell’etica, 
																			del 
																			rispetto 
																			della 
																			dignità 
																			dell’uomo 
																			e 
																			dei 
																			diritti 
																			umani, 
																			ma 
																			anche 
																			ritrovando 
																			un 
																			po’ 
																			di 
																			ottimismo 
																			poiché 
																			in 
																			fondo 
																			“la 
																			storia 
																			siamo 
																			noi” 
																			e 
																			possiamo 
																			sempre 
																			voltar 
																			pagina.
																							
																			
																			
																			
																			
																							
																			 
																			
																			