.

home

 

progetto

 

redazione

 

contatti

 

quaderni

 

gbeditoria


.

[ISSN 1974-028X]


RUBRICHE


attualità

.

ambiente

.

arte

.

filosofia & religione

.

storia & sport

.

turismo storico



 

PERIODI


contemporanea

.

moderna

.

medievale

.

antica



 

EXTEMPORANEA


cinema

.

documenti

.

multimedia



 

ARCHIVIO


.

ATTUALITà


N. 51 - Marzo 2012 (LXXXII)

i problemi del liberismo...
...secondo Haslett e rampini

di Giovanna D'Arbitrio

 

Adam Haslett, nato a Kingston (Massachussets) nel 1970, si è laureato in legge a Yale. Ha scritto “Il Principio del Dolore” una raccolta di racconti che ha riscosso molto successo, grazie alla quale è risultato finalista del Pulitzer, del National Book Award e del National Magazine Award.

Nel suo ultimo libro “UNION ATLANTIC”, edito in Italia da Feltrinelli, ci descrive le disoneste speculazioni di un mondo finanziario senza scrupoli narrando la storia di Doug Fanning, giovane e corrotto manager di banca che accumula denaro e si può permettere una vita di agi e lussi. Così la sua fastosa abitazione viene costruita abusivamente su un terreno demaniale donato dalla famiglia di Charlotte Graves, sua vicina di casa nonché combattiva e idealista insegnante di storia, decisa ad attaccarlo legalmente poiché non sopporta il cattivo gusto di quella costruzione che deturpa il paesaggio. Anche la “Union Atlantic”, la banca in cui Doug lavora, finisce sotto inchiesta per speculazioni illegali, ma il tutto si risolverà come al solito colpendo in basso non in alto e facendo fuori “i pesci piccoli” non certo quelli che contano e che continueranno comunque a mantener in vita il sistema.

I fatti si svolgono alla vigilia del crollo finanziario del 2008: attraverso i vari personaggi, confrontando passato e presente, il romanzo ci mostra la graduale perdita dei valori americani di onestà e duro lavoro fino al mondo attuale dei nuovi ricchi sprovvisti di senso morale. Anche le recensioni mettono in risalto tali caratteristiche: Malcom Gladwell lo definisce “un ritratto magistrale della nostra epoca”, Gary Shteyngart ne esalta “umorismo, stile e generosità” nel descrivere la “ bestia finanziaria”, Jonathan Franzen lo considera “un romanzo verissimo, di eccezionale maturità, completezza e compassione”.

Pur se in modo diverso, anche Il saggio di Federico Rampini “Alla mia sinistra” completa la visione dei problemi della nostra epoca attraverso un’accurata ed equilibrata analisi delle cause che ci hanno condotto allo sfrenato liberismo che delocalizza la produzione di merci, sfascia il welfare state, distrugge i diritti dei lavoratori, indebolisce il potere d’acquisto delle classi medie, il tutto reso più facile dall’alta finanza che con le potenti nuove tecnologie è in grado di comunicare e di agire in fretta, dirottando capitali dove è possibile fare il massimo dei profitti.

Secondo Rampini purtroppo anche la sinistra ha commesso diversi errori, non solo in Italia ma in tutto l’Occidente, in particolare supportando il liberismo di Blair e Clinton. Così facendo i progressisti hanno favorito senza rendersene pienamente conto gli interessi dei conservatori su free trade e finanza che oggi stanno distruggendo il concetto di “Stato-Nazione” soprattutto nei paesi più “indebitati” dominati da Spread e Agenzie di Rating, mentre si investono capitali nel terzo mondo o nei paesi emergenti.

 

Come si può uscire da tutto ciò? Secondo l’autore riportando il mondo sui binari del senso morale e dell’etica, del rispetto della dignità dell’uomo e dei diritti umani, ma anche ritrovando un po’ di ottimismo poiché in fondo “la storia siamo noi” e possiamo sempre voltar pagina.



 

 

COLLABORA


scrivi per InStoria



 

EDITORIA


GBe edita e pubblica:

.

- Archeologia e Storia

.

- Architettura

.

- Edizioni d’Arte

.

- Libri fotografici

.

- Poesia

.

- Ristampe Anastatiche

.

- Saggi inediti

.

catalogo

.

pubblica con noi



 

links


 

pubblicità


 

InStoria.it

 


by FreeFind


[REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA N° 577/2007 DEL 21 DICEMBRE]


 

.