N. 60 - Dicembre 2012 
                          
                          (XCI)
																						
																			
																			MALALA DAY
																						Donne e diritto all’istruzione
																						di Giovanna D’Arbitrio
																			 
																			
																			
																			Sabato, 
																			10 
																			novembre 
																			2012, 
																			in 
																			tutto 
																			il 
																			mondo 
																			è 
																			stato 
																			celebrato 
																			il 
																			“Malala 
																			Day”, 
																			la 
																			giornata 
																			internazionale 
																			fissata 
																			dall’Onu 
																			per 
																			ricordare 
																			l’attentato 
																			talebano 
																			contro 
																			Malala 
																			Yousufzai, 
																			la 
																			coraggiosa 
																			quindicenne 
																			pakistana 
																			che 
																			si 
																			sta 
																			battendo 
																			per 
																			il 
																			diritto 
																			allo 
																			studio 
																			delle 
																			bambine 
																			del 
																			suo 
																			paese.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			L’inviato 
																			speciale 
																			dell’Onu, 
																			Gordon 
																			Brown 
																			(ex 
																			premier 
																			britannico), 
																			ha 
																			consegnato 
																			al 
																			presidente 
																			del 
																			Pakistan, 
																			Asif 
																			Ali 
																			Zardari, 
																			una 
																			petizione 
																			firmata 
																			da 
																			un 
																			milione 
																			di 
																			persone 
																			per 
																			sostenere 
																			la 
																			battaglia 
																			di 
																			Malala.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Zardari 
																			ha 
																			esortato 
																			il 
																			suo 
																			popolo 
																			a 
																			non 
																			lasciarsi 
																			intimorire 
																			dagli 
																			attacchi 
																			dei 
																			fondamentalisti 
																			ed 
																			ha 
																			inoltre 
																			illustrato 
																			il 
																			nuovo 
																			programma 
																			dell’Onu, 
																			il 
																			“Waseela-e-Taleem” 
																			(Diritto 
																			all’Istruzione) 
																			che 
																			garantisce 
																			l’istruzione 
																			gratuita 
																			anche 
																			ai 
																			bambini 
																			poveri 
																			.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Sono 
																			circa 
																			30mila 
																			in 
																			tutto 
																			il 
																			mondo 
																			le 
																			persone 
																			che 
																			hanno 
																			firmato 
																			un’altra 
																			petizione 
																			per 
																			assegnare 
																			a 
																			Malala 
																			il 
																			premio 
																			Nobel 
																			per 
																			la 
																			Pace, 
																			poiché 
																			ella 
																			rappresenta 
																			non 
																			solo 
																			le 
																			bambine 
																			del 
																			suo 
																			paese 
																			ma 
																			tutti 
																			i 
																			bambini 
																			del 
																			mondo 
																			che 
																			non 
																			vanno 
																			a 
																			scuola. 
																			Secondo 
																			i 
																			dati 
																			Unicef 
																			sono 
																			67 
																			milioni 
																			i 
																			ragazzi 
																			senza 
																			istruzione 
																			(in 
																			prevalenza 
																			ragazze).
																			
																			
																			 
																			
																			
																			
																			Il 
																			padre 
																			di 
																			Malala, 
																			Ziauddin, 
																			ha 
																			detto 
																			che 
																			la 
																			voce 
																			di 
																			sua 
																			figlia 
																			“è 
																			la 
																			voce 
																			delle 
																			genti 
																			del 
																			Pakistan 
																			e di 
																			tutti 
																			i 
																			bambini 
																			deprivati 
																			del 
																			mondo. 
																			Malala 
																			e 
																			tutti 
																			gli 
																			altri 
																			attivisti 
																			per 
																			i 
																			diritti 
																			umani 
																			e 
																			delle 
																			donne 
																			devono 
																			essere 
																			ascoltati 
																			sinceramente 
																			e 
																			seriamente”. 
																			Ziauddin, 
																			sua 
																			moglie 
																			e 
																			altri 
																			due 
																			figli, 
																			si 
																			sono 
																			trasferiti 
																			un 
																			mese 
																			fa a 
																			Birmingham 
																			(Gran 
																			Bretagna) 
																			per 
																			stare 
																			vicini 
																			a 
																			Malala, 
																			ricoverata 
																			al 
																			Queen 
																			Elisabeth 
																			Hospital.
																			
																			
																			
																			 
																			
																			
																			
																			La 
																			lezione 
																			di 
																			questa 
																			coraggiosa 
																			ragazza 
																			dovrebbe 
																			rappresentare 
																			un 
																			monito 
																			anche 
																			per 
																			tutti 
																			i 
																			paesi 
																			occidentali 
																			che 
																			in 
																			ossequio 
																			allo 
																			Spread 
																			e 
																			alle 
																			speculazioni 
																			finanziarie, 
																			non 
																			fanno 
																			altro 
																			che 
																			apportare 
																			tagli 
																			all’Istruzione 
																			e 
																			alla 
																			Cultura 
																			piuttosto 
																			che 
																			a 
																			sprechi 
																			derivanti 
																			da 
																			corruzione 
																			e 
																			privilegi.
																			
																			
																			
																			 
																			
																			
																			
																			Bisogna 
																			sempre 
																			tener 
																			alta 
																			la 
																			guardia 
																			affinché 
																			le 
																			conquiste 
																			“civili” 
																			raggiunte 
																			in 
																			Europa 
																			con 
																			dure 
																			lotte 
																			e 
																			sacrifici 
																			non 
																			vengano 
																			spazzate 
																			via 
																			in 
																			modo 
																			irresponsabile, 
																			in 
																			particolare 
																			quelle 
																			delle 
																			donne 
																			che 
																			in 
																			periodo 
																			di 
																			crisi 
																			sono 
																			le 
																			prime 
																			a 
																			perdere 
																			fondamentali 
																			diritti 
																			. 
																			Purtroppo 
																			per 
																			loro 
																			le 
																			battaglie 
																			sono 
																			sempre 
																			più 
																			aspre 
																			e la 
																			strada 
																			da 
																			percorrere 
																			è 
																			ancora 
																			lunga 
																			e 
																			irta 
																			di 
																			ostacoli 
																			in 
																			tanti 
																			paesi 
																			del 
																			mondo.
																							
																			
																			
																			
																			
																							
																			 
																			
																			