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N. 18 - Novembre 2006

ITALIA ANTIQUA

XIII, Abruzzo

di Antonio Montesanti

 

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Da un punto di vista etno-storiografico, ancora al giorno d’oggi è piuttosto complesso risolvere i numerosi problemi che ha sollevato e che continua a sollevare la situazione antica dell’attuale Abruzzo.

 

Benché, ben documentato, dai contorni piuttosto chiari, ma non nitidi, il sistema regionale abruzzese riporta ad un’unità sostanziale che giunge fino a noi.

 

I problemi si sollevano nel momento in cui si voglia “sezionare” la regione stessa, poiché appare unitaria nei costumi, negli usi, nelle divinità ed in tutte le manifestazioni totalmente similari tra loro, ma fondamentalmente appare divisa politicamente in almeno 6 popoli o, come vengono definiti per la prima volta in ambito italico, tribù maggiori.

 

Vestini, Marsi, Marrucini, Frentani, Peligni e Pretutti sono popoli che, se si escludono piccolissime “intromissioni” sannite ed eque, si trovavano interamente all’interno del territorio abruzzese.

 

Tuttavia, ora è possibile districare parte della matassa etnica con una principale suddivisione dell’area: si è notato un termine di distinzione tra il settore più orientale e quello più interno. Il primo sembra essere di stampo o tipo c.d. “piceno”, secondo alcuni addirittura preindoeuropeo, e che, compreso tra i picchi dell’Appennino e il Mar Adriatico, si sarebbe spinto dalla Romagna alla Puglia e di cui avrebbero fatto parte i Piceni propriamente detti, i Praetutti, i Marrucini, i Vestini e i Frentani. Il secondo, che comprende la conca peligna e le valli del Tirino e del medio Aterno e le vaste conche interne come quella marsicana e l’alta aternina.

 

Probabilmente, così come già gli antichi presupponevano, la parte costiera dovette essere luogo d’arrivo di genti il liriche, mentre quelle più interne erano sede di popoli sabelli di ceppo italico.

 

I Pretuzi saranno sempre legati alle sorti dei Piceni, e come tali saranno assimilati in futuro, occupando il litorale alle spalle del Gran Sasso (Mons Fiscellus), dal Tronto all’Aterno.

 

I Marrucini di stirpe sabellica, occupavano la riva destra del basso Aterno, ancor prima dei tempi storici, ossia prima che i Sanniti scendessero lungo la valle del Frentus (Fortore), avrebbero occupato tutta la costa fino al confine apulo.

 

I Peligni, risalite le strettoie dell’Aterno, oggi gole di San Venanzio, sboccarono nella breve conca subequana, rimanendo relegati nella vasta conca di Sulmona, loro capitale, dove istituiranno il loro centro nel celebre santuario di Ercole Curino (o Quirino).

 

I Vestini, anch’essi di lingua sabellica, occupavano una vasta area lungo le valli  dell’Aterno e poi quella del Tirino, benché la loro capitale, Pinna, si trovasse a ridosso dell’Adriatico e dei Pretuzii, raggiungendo il mare forse spinti dal commercio del sale; il loro nome prendeva spunto dal loro dedizioso culto nei confronti della dea Vesta.

 

I Marsi, e forse un loro sottogruppo, gli Aequicoli, abitavano la regione detta ancora oggi "Marsica", intorno al Lago Fucino e s’incuneavano nel Lazio fino alle porte di Roma.

 

I Sanniti Pentri e Caraceni che detenevano il cuore dell’Appennino campano e molisano, nel V sec. a.C. i Sanniti, per cause sconosciute iniziano una frenetica espansione, verso il Tirreno attraversano il Matese e invadono la Campania; mentre verso l’Adriatico, s’insinuano nei bacini dei fiumi Sangro, Tifernus (Biferno)  e Frentus (Fortore), da qui verranno chiamati Frentani, occupando una fascia costiera dall’Aterno, relegando più a nord i Marrucini.

 

A parte l’epoca mitica dei re, Roma incontra sul suo cammino le popolazioni “abruzzesi” nel 325 a.C., quando chiamata da Lucera contro i Sanniti. Le legioni passano attraverso le strette ma veloci valli, fino al litorale adriatico, ostacolati dai soli Vestini.

 

Ad un anno dalla sconfitta di Caudio (320 a.C.), con un atteggiamento piuttosto tracotante, Roma riattraversa l’Abruzzo ma, neanche questa volta, i Frentani riescono a fermare le legioni. Nella Prima Guerra Sannitica dal 313 a.C., le vicende spingono tutte le popolazioni osco-sabelliche a schierarsi al fianco sannita, dopo una stentata neutralità.

 

Dal 308 a.C. Peligni, Marrucini e Marsi dichiarano guerra a Roma che già due anni dopo ha ragione dei nemici, assicurandosi il transito nel loro territorio, fino alla definitiva sconfitta nel 304 a.C.

 

Alla fine della Seconda Guerra Sannitica, i Romani avevano sottomesso tutte le popolazioni dell’attuale Abruzzo. Nel 294 a.C. i Marsi si ribellano a Roma contro l’istituzione della colonia latina a Carseoli, subendo una sconfitta definitiva.

 

Da questo momento in poi tutte le popolazioni rimarranno sempre fedeli a Roma,  soprattutto sui campi di battaglia con le “forniture” di grandi quantitativi di agguerritissimi soldati, contro Pirro, contro i Galli e contro Annibale fino alla fine della Seconda Guerra  Punica, nonostante la pressione sia reale che psicologica effettuata da Annibale.

 

Un paragrafo a parte merita la questione della Guerra Sociale ossia degli alleati italici contro Roma stessa.

 

I continui tributi di uomini, di questa regione, voleva essere compensata dall’acquisizione del privilegio della cittadinanza romana. Tutte le “tribù” della regione si unirono in una rivolta estremamente violenta contro i Romani, probabilmente come esplosione di una situazione già da tempo sotto pressione.

 

Nel 91 a.C. Piceni, Marsi, Sanniti, Frentani, Peligni e Marrucini, a cui si aggiunsero poi tutti i popoli dell’Italia peninsulare, si unirono nella Lega Italica, scelsero Corfinio, ribattezzata "Italia", come capitale della nuova confederazione da opporre a Roma e dotata di strutture analoghe, schierarono un esercito di 100.000 uomini e coniarono anche monete che sancivano la creazione di uno stato, interno, parallelo e indipendente da Roma.

 

I Frentani erano guidati dal pretore Caio Pontidio, i Marrucini da Herio Asinio, i Vestini da Tito Lafrenio, mentre i Marsi erano condotti da Quinto Popedio Silone e furono gli unici a consegnare una formale dichiarazione di guerra ai Romanica cui la guerra fu detta "Sociale" o anche "Marsica".

 

La guerra ebbe due fronti, il sabellico e il sannita.

Dopo iniziali vittorie, i soci vennero battuti dapprima nella Mársica e quindi nel Piceno, e la capitale fu di conseguenza trasferita da Corfinio a Isernia e quindi a Bovianum, la cui presa segnò l’ultima definitiva sconfitta degli Italici.

 

Nonostante la vittoria assoluta di Cneo Pompeo Strabone, padre di Pompeo Magno, Roma fu costretta dalla situazione a promulgare la Lex Plautia Papiria e ad estendere la "civitas romana" a tutti gli Italici.

 

Nella divisione augustea dell'Italia l'Abruzzo, con il Molise, a eccezione del Teramano, fece parte della Regio IV, denominata Sabina et Sannium; questa fu la premessa per il definitivo ingresso nel sistema di Roma, sancito dalla concessione della cittadinanza (nella prima metà del I secolo d.C.).

 

Simbolo della grande tenacia e combattività di tutti i Popoli d’Abruzzo rimane oggi una meravigliosa statua di guerriero detto di Capestrano, dal luogo del rinvenimento.

 

Nome romano

Nome Preromano

Popolazione

Regio Romana

Nome Moderno

Prov.

Ad Salinas

-

Praetutti (Piceni)

V Picenum

Marina (Città S. Angelo)

PE

Aedes Herculi Curini

-

Peligni

IV Samnium

Badia Morronese

AQ

Aedes Jupiter Palenus

-

Peligni

IV Samnium

Campo di Giove

AQ

Aedes Venus Conciliatrix

-

Frentani

IV Samnium

Fossacesia

CH

Alba Fucens

-

Aequicoli

IV Samnium

Albe (Massa d'Albe)

AQ

Alpha Buellas

-

Aequicoli

IV Samnium

Avezzano

AQ

Amiternum

-

Vestini

IV Samnium

San Vittorino (Arischia)

AQ

Angulum

-

Vestini

IV Samnium

Città Sant'Angelo

PE

Antinum

-

Aequicoli

IV Samnium

Civita d'Antino

AQ

Anxa

Lucus Angitiae

Marsi

IV Samnium

Luco dei Marsi

AQ

Anxanum

-

Frentani

IV Samnium

Lanciano

CH

Aternum / Ostia Aterni

-

Vestini

IV Samnium

Pescara

PE

Atessa

-

Frentani

IV Samnium

Atessa

CH

Aufeginum

-

Vestini

IV Samnium

Fagnano Alto

AQ

Aufidena

-

Pentri (Sanniti)

IV Samnium

Alfedena

AQ

Aufinum

-

Vestini

IV Samnium

Tra Capestrano e Ofena

AQ

Aveia

-

Vestini

IV Samnium

c/o Fossa

AQ

Beregra

-

Praetutti (Piceni)

V Picenum

Civitella del Tronto

TE

Calcaria

-

Marrucini

IV Samnium

Casacanditella

CH

Carseoli

-

Aequicoli

IV Samnium

Civita (Carsoli)

AQ

Cliternia

-

Marsi

IV Samnium

Celano

AQ

Castrum Novum

-

Praetutti (Piceni)

V Picenum

Terravecchia (Giulianova)

TE

Castrum Sari sive Caracinorum

-

Caracini (Sanniti)

IV Samnium

Castel di Sangro

AQ

Castrum Theate

-

Marrucini

IV Samnium

Ripa Teatina

CH

Cephalie

-

Vestini

IV Samnium

Villanova (Cepagatti)

PE

Cerfennia

-

Marsi

IV Samnium

Santa Felicita (Collarmele)

AQ

Cingilia

Cutina

Vestini

IV Samnium

Tra Villa Celiera

e Civitella Casanova

AQ

Civitas Aequana

-

Vestini

IV Samnium

Civitaquana

PE

Cluviae

-

Carracini (Sanniti)

IV Samnium

Laroma (Casoli)

CH

Corfinium

Valva

Paeligni

IV Samnium

Corfinio (Pentima)

AQ

Cuculum

-

Marsi

IV Samnium

Cucullo

AQ

Fanum Trajani

-

Praetutti (Piceni)

V Picenum

Fano Adriano

TE

Fisternae

-

Vestini

IV Samnium

Vigliano

AQ

Forcona

-

Vestini

IV Samnium

Civita di Bagno

AQ

Foruli

-

Vestini

IV Samnium

Civitatomassa (Scoppito)

AQ

Frentania

-

Frentani

IV Samnium

S. Cecilia (Francavilla a Mare)

CH

Fresilia

-

Vestini

IV Samnium

Opi

AQ

Furfo

-

Vestini

IV Samnium

Farfona (Barisciano)

AQ

Hadria Picena

-

Praetutti (Piceni)

V Picenum

Atri

TE

Histonium

-

Frentani

IV Samnium

Vasto

CH

Hortona

-

Frentani

IV Samnium

Ortona

CH

Interamnia Praetutiorum

-

Praetutti (Piceni)

V Picenum

Teramo

TE

Interpromium

-

Marrucini

IV Samnium

Madonna degli Angeli (Tocco da Casauria)

PE

Iuvanum

-

Carracini (Sanniti)

IV Samnium

S. Maria di Palazzo (Montenerodomo)

CH

Juvavium

-

Carracini (Sanniti)

IV Samnium

Torricella Peligna

CH

Marruca

-

Marrucini

IV Samnium

Colle (Rapino)

CH

Marruvium

-

Marsi

IV Samnium

San Benedetto dei Marsi

AQ

Matrinum

-

Praetutti (Piceni)

V Picenum

Silvi Marina

TE

Milonia

-

Marsi

IV Samnium

Ortona dei Marsi

AQ

Ortigia

-

Marsi

IV Samnium

Ortucchio

AQ

Pallanum Statio

-

Frentani

IV Samnium

Pallano (Tornareccio)

CH

Palma

-

Praetutti (Piceni)

V Picenum

Tra i fiumi Tronto e Vibrata

TE

Palumbinum

-

Pentri (Sanniti)

IV Samnium

Palombaro (?)

CH

Peltuinum

-

Vestini

IV Samnium

Ansidonia (Prata d'Ansidonia)

AQ

Petra Cimmeria

-

Praetutti (Piceni)

V Picenum

Pietracamela

TE

Pinna

-

Vestini

IV Samnium

Penne

PE

Pitinum

-

Vestini

IV Samnium

Pettino (Aquila)

AQ

Plestinia

-

Aequicoli

IV Samnium

Pescasseroli

AQ

Prifernum

-

Vestini

IV Samnium

Assergi

AQ

Rahone

Reunias

Frentani

IV Samnium

c/o Vasto

CH

Saro

-

Frentani

IV Samnium

Civita di Sangro (Torino di Sangro)

CH

Sulmo

-

Paeligni

IV Samnium

Sulmona

AQ

Superaequum

-

Paeligni

IV Samnium

Macrano (Castelvecchio Subequo)

AQ

Theate Marrocinorum

-

Marrucini

IV Samnium

Chieti

CH

Testruna

-

Vestini

IV Samnium

Piedi del gran sasso c/0  amiternum

AQ

Trans aqueum

-

Marsi

IV Samnium

Trasacco

AQ

Trebula Peligna

-

Carracini (Sanniti)

IV Samnium

Spineto (Quadri)

CH

Trilium

-

Frentani

IV Samnium

Treglio

CH

Vicus Offidius

-

Vestini

IV Samnium

Bazzano

AQ

Ficulea

-

Pentri (Sanniti)

IV Samnium

-

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-

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IV Samnium

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-

Pentri (Sanniti)

IV Samnium

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