.

home

 

progetto

 

redazione

 

contatti

 

quaderni

 

gbeditoria


.

[ISSN 1974-028X]


RUBRICHE


attualità

.

ambiente

.

arte

.

filosofia & religione

.

storia & sport

.

turismo storico



 

PERIODI


contemporanea

.

moderna

.

medievale

.

antica



 

EXTEMPORANEA


cinema

.

documenti

.

multimedia



 

ARCHIVIO


 

 

 

 

.

turismo storico


N. 88 - Aprile 2015 (CXIX)

gubbio
Storia, spiritualità e natura sulle pendici del monte Ingino

di Fabio Peloni

 

Questa splendida cittadina umbra, possiede un fascino ed una storia antichi, le cui origini risalgono a prima del consolidamento del potere di Roma. Passata attraverso il tumultuoso periodo delle invasioni barbariche, dei Goti prima e dei Longobardi poi, arriva a raggiungere il suo massimo splendore in tardo medioevo, periodo in cui si sviluppano molti dei meravigliosi monumenti visitabili ancora oggi.

 

La storia della città è strettamente legata a quella del Santo di Assisi, qui infatti avvenne l’incontro narrato nel XXI capitolo dei Fioretti tra San Francesco ed il lupo, inserendo Gubbio tra i luoghi cardine della spiritualità francescana.

 

Appena fuori dalle mura romane e ideale come prima tappa storica nel corso della visita è il teatro romano. La costruzione risale al I secolo a.C. e conserva bene una serie di arcate inferiori e parte di quelle superiori. Il teatro è circondato da un’ampia zona verde che ne valorizza l’architettura e la visione d’insieme.

 

Proseguendo verso l’interno della città, si incontra la monumentale chiesa di San Francesco, costruita nella parte bassa del borgo, nella seconda metà del XIII presso il fondaco della famiglia Spadalonga, che avrebbe San Francesco dopo l’abbandono della casa paterna.

 

Il consiglio da qui, è di proseguire diritti verso il Palazzo dei Consoli, per gustarne le meravigliose fattezze e la splendida vista che si gode nella piazza antistante. Le viste e gli squarci di orizzonte che si godono nel resto della città, si schiudono in angoli strategici, ma qui il panorama si impone e si offre immenso nello spazio pacifico della piazza.

 

Il palazzo, costruito su una pianta rettangolare, presenta un’architettura complessa quanto affascinante. La facciata, ha nella parte superiore sei finestre con arco a tutto centro a coppie di due, divise da lesene, mentre la merlatura è sostenuta da archetti ogivali. La parte inferiore presenta due bifore che fanno da cornice al portale in stile gotico, preceduto da una splendida scalinata a ventaglio.

 

Il palazzo è sede del museo civico e della pinacoteca comunale. Racchiude al suo interno inoltre le preziose tavole eugubine, sette tavole bronzee sulle quali è iscritto un testo in umbro, e che rappresentano un documento di inestimabile valore per la conoscenza delle origini della città.

 

Dalla piazza e dal Palazzo le vie si snodano silenziose verso l’alto e verso l’interno del borgo, nel cuore di Gubbio, camminare su e giù per le strette strade della città da un senso di fascino e di testimonianza storica, che vi riempirà quando vi ritroverete in uno degli spazi aperti che si schiudono ogni tanto lungo la via.

 

Altra tappa obbligata è il palazzo Ducale. Detto anche Corte Nuova esso fronteggia il duomo di Gubbio, e venne fatto costruire dal duca di Urbino Federico da Montefeltro nel 1470, in stile rinascimentale, su preesistenti edifici medioevali. Il palazzo nasce da un progetto dell’architetto senese Francesco di Giorgio Martini, ed è realizzato in due corpi, uno orientato verso la vallata e l’altro verso la montagna, uniti tra loro dal pregevole cortile centrale.

 

Dal cortile si accede all’interno dell’edificio, che conserva diversi elementi decorativi originali. Appaiono inoltre degni di nota due armadi lignei settecenteschi, i battenti del portone intarsiati con stemmi dei Montefeltro, e la serie degli angeli musicanti. I saloni invece sono caratterizzati dai monumentali camini, ma l’arredo originale è purtroppo scomparso, come il prezioso studiolo di Guidobaldo da Montefeltro, venduto nel 1939 al Metropolitan Museum di New York.

 

Proprio di fronte a palazzo Ducale si erge la cattedrale di Gubbio, dedicata ai santi Mariano e Giacomo. L’aspetto attuale è in stile gotico. La costruzione, fu iniziata verso la fine del XII secolo per iniziativa del vescovo Bentivoglio, sulle basi del Duomo precedente, costruzione antecedente all’anno mille.

 

La facciata presenta un portale a sesto acuto, sopra il quale capeggia una grande finestra contornata da cinque bassorilievi del XIII secolo, rappresentati gli evangelisti e l’Agnus Dei. L’interno invece è costituito da un’unica navata con abside rettangolare, soffitto a capriate, con dieci archi a sesto acuto che sorreggono il soffitto.

 

Da qui non perdetevi lo splendido giardino alle spalle di Palazzo Ducale, al quale si giunge attraversando dei suggestivi e silenzioso portici. Dal tranquillo giardino la vista di aprirà ancora più vasta e ampia che sulla piazza principale e vi sembrerà di poter toccare la merlatura del Palazzo dei Consoli semplicemente allungando la mano.

 

Se la giornata vi invita a proseguire con il cammino potete dirigervi verso la basilica di Sant’Ubaldo, la quale è comunque raggiungibile tramite funivia. La costruzione del santuario iniziò nel 1513, sovvenzionata dalla duchesse di Urbino, Elisabetta ed Eleonora Gonzaga, e da papa Giulio II.

 

L’esterno della basilica è molto sobrio, un’ampia scala ed un portale introducono all’interno, dove si offre alla vista un ampio chiostro in laterizi, con arcate a volte a crociera, nelle cui lunette vi sono resti di affreschi cinquecenteschi. Cinque porte introducono all’interno della chiesa, di cui le tre centrali presentano i portali in pietra serena scolpita ed i battenti originali in legno intagliato.

 

Lo spazio interno è suddiviso in cinque navate, dominate da un altare in stile neogotico con decorazioni a finto mosaico. Nella parte superiore dell’altare è posizionata l’urna che custodisce il corpo di Sant’Ubaldo. Degni di nota anche i finestroni con le vetrate istoriate che raccontano gli episodi della vita del santo.

 

Scendendo dalla basilica si può prendere il suggestivo percorso lungo le mura urbiche. Da qui potrete spaziare con la vista sulla valle e sulle piantagioni di ulivi sottostanti. Prendetevi il tempo necessario per assaporare il paesaggio e non perdervi le bellissime viste che si offrono allo sguardo.

 

Nel calpestio dei vostri passi sentirete risuonare quelli del poverello di Assisi che forse avrà percorso le stesse strade e sentirete dentro di voi tutto il valore di questo borgo pieno di storia.



 

 

COLLABORA


scrivi per InStoria



 

EDITORIA


GBe edita e pubblica:

.

- Archeologia e Storia

.

- Architettura

.

- Edizioni d’Arte

.

- Libri fotografici

.

- Poesia

.

- Ristampe Anastatiche

.

- Saggi inediti

.

catalogo

.

pubblica con noi



 

links


 

pubblicità


 

InStoria.it

 


by FreeFind

 

 

 

 

 

 

 

 


[REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA N° 577/2007 DEL 21 DICEMBRE]


 

.