N. 62 - Febbraio 2013 
                          
                          (XCIII)
																						L'Olocausto dimenticato
																						i molti eroi dimenticati e il genocidio delle minoranze durante il nazismo
																						di Christian Vannozzi
																			 
																			
																			
																			
																			Con 
																			il 
																			termine 
																			"Olocausto", 
																			si 
																			indica 
																			lo 
																			sterminio 
																			di 
																			circa 
																			6 
																			milioni 
																			di 
																			civili ebrei 
																			da 
																			parte 
																			del 
																			regime 
																			nazista 
																			che 
																			aveva 
																			conquistato 
																			l'Europa 
																			negli 
																			anni 
																			che 
																			vanno 
																			dal 
																			1938 
																			al 
																			1945. 
																			Il 
																			termine 
																			deriva 
																			dalla 
																			parola 
																			greca Olòkayston, 
																			che 
																			esprimeva 
																			il 
																			sacrifico 
																			di 
																			espiazione 
																			nel 
																			quale 
																			la 
																			vittima 
																			veniva 
																			interamente 
																			bruciata 
																			a 
																			favore 
																			degli 
																			dei. 
																			La 
																			pratica 
																			era 
																			anche 
																			eseguita 
																			dai 
																			sacerdoti 
																			ebraici 
																			che 
																			sacrificavano 
																			animali 
																			in 
																			olocausto 
																			per 
																			il 
																			loro 
																			Dio 
																			Yahweh.
																			
																			 
																			
																			
																			
																			I 
																			nazisti 
																			sterminarono 
																			gli 
																			ebrei 
																			in 
																			maniera 
																			sistematica, 
																			sotto 
																			le 
																			indicazioni 
																			del 
																			governo 
																			presieduto 
																			da 
																			Adolf 
																			Hitler, 
																			che 
																			era 
																			ossessionato 
																			dalla 
																			razza 
																			ebraica 
																			e la 
																			temeva 
																			a 
																			tal 
																			punto 
																			che 
																			arrivò 
																			a 
																			desiderare 
																			la 
																			sua 
																			totale 
																			estinzione, 
																			cosa 
																			che 
																			fortunatamente 
																			non 
																			accadde 
																			grazie 
																			all'opera 
																			di 
																			diversi 
																			oppositori 
																			al 
																			regime 
																			che 
																			rischiarono 
																			la 
																			loro 
																			vita 
																			per 
																			salvare 
																			il 
																			popolo 
																			di 
																			Israele. 
																			 
																			
																			
																			
																			Il 
																			più 
																			famoso 
																			di 
																			questi 
																			eroi 
																			fu 
																			senza 
																			dubbio 
																			Oskar 
																			Schindler, 
																			imprenditore 
																			boemo 
																			affiliato 
																			di 
																			fatto 
																			al 
																			partito 
																			nazista 
																			ma 
																			contrario 
																			allo 
																			sterminio 
																			di 
																			gente 
																			innocente, 
																			che 
																			si 
																			oppose 
																			alle 
																			deportazioni 
																			riuscendo 
																			a 
																			ottenere 
																			dal 
																			governo 
																			che 
																			gli 
																			ebrei 
																			della 
																			sua 
																			fabbrica 
																			continuassero 
																			a 
																			lavorare 
																			per 
																			lui 
																			invece 
																			che 
																			essere 
																			deportati 
																			nei 
																			campi 
																			di 
																			concentramento.
																			 
																			
																			
																			
																			Schindler, 
																			che 
																			era 
																			un 
																			opportunista 
																			e un 
																			imprenditore 
																			si 
																			trovò 
																			così 
																			coinvolto 
																			nella 
																			tragedia 
																			ebraica, 
																			tanto 
																			da 
																			tramutare 
																			il 
																			suo 
																			scopo 
																			speculatorio 
																			nella 
																			salvezza 
																			degli 
																			ebrei 
																			che 
																			lavoravano 
																			per 
																			lui.
																			 
																			
																			
																			
																			Le 
																			sue 
																			gesta 
																			sono 
																			state 
																			immortalate 
																			dal 
																			film 
																			di 
																			Spielberg 
																			interpretato 
																			da 
																			Liam 
																			Neeson. 
																			Acconto 
																			a 
																			Schindler 
																			però 
																			ci 
																			sono 
																			altri 
																			eroi, 
																			sconosciuti 
																			per 
																			non 
																			essere 
																			stati 
																			utilizzati 
																			per 
																			fare 
																			film 
																			di 
																			successo 
																			ma 
																			che 
																			hanno 
																			salvato 
																			migliaia 
																			di 
																			ebrei 
																			tanto 
																			da 
																			essere 
																			stati 
																			giudicati 
																			dal 
																			governo 
																			Israeliano 
																			'Giusti 
																			tra 
																			le 
																			Nazioni', 
																			termine 
																			che 
																			viene 
																			utilizzato 
																			per 
																			onorare 
																			i 
																			non 
																			ebrei 
																			che 
																			hanno 
																			rischiato 
																			la 
																			loro 
																			vita 
																			per 
																			salvare 
																			dall'olocausto 
																			degli 
																			israeliti.
																			 
																			
																			
																			
																			Questi 
																			eroi 
																			sconosciuti 
																			sono 
																			rimasti 
																			tali 
																			anche 
																			per 
																			il 
																			loro 
																			atteggiamento 
																			schivo, 
																			e 
																			per 
																			il 
																			loro 
																			desiderio 
																			di 
																			rimanere 
																			nell'ombra 
																			riguardo 
																			questa 
																			vicenda 
																			considerando 
																			un 
																			dovere 
																			verso 
																			l'umanità 
																			quello 
																			che 
																			hanno 
																			fatto 
																			e 
																			non 
																			un 
																			motivo 
																			di 
																			vanto 
																			o 
																			speculazione.
																			 
																			
																			
																			
																			Gli 
																			stessi 
																			individui 
																			che 
																			sono 
																			scampati 
																			all'Olocausto 
																			non 
																			amano 
																			parlare 
																			delle 
																			loro 
																			vicissitudini 
																			durante 
																			la 
																			prigionia 
																			e di 
																			come 
																			sono 
																			riusciti 
																			a 
																			salvarsi, 
																			perché 
																			la 
																			Shoah, 
																			che 
																			significa 
																			in 
																			ebraico 
																			tragedia, 
																			è 
																			qualcosa 
																			che 
																			vogliono 
																			dimenticare 
																			per 
																			la 
																			quantità 
																			tremenda 
																			di 
																			loro 
																			amici 
																			e 
																			familiari 
																			che 
																			sono 
																			stati 
																			sterminati 
																			e 
																			per 
																			il 
																			fatto 
																			di 
																			sentirsi 
																			quasi 
																			in 
																			colpa 
																			per 
																			non 
																			aver 
																			seguito 
																			le 
																			persone 
																			a 
																			loro 
																			care 
																			nel 
																			destino 
																			comune.
																			 
																			
																			
																			
																			Questi 
																			'Giusti', 
																			poterono 
																			però 
																			godere 
																			della 
																			pace 
																			della 
																			loro 
																			coscienza 
																			e 
																			dell'amicizia 
																			e 
																			fratellanza 
																			di 
																			coloro 
																			che 
																			avevano 
																			salvato, 
																			che 
																			non 
																			li 
																			avrebbero 
																			mai 
																			dimenticati. 
																			La 
																			loro 
																			vittoria 
																			e la 
																			loro 
																			ricompensa 
																			sta 
																			in 
																			questo 
																			ed è 
																			una 
																			cosa 
																			che 
																			nessuna 
																			onore 
																			statale 
																			o 
																			medaglia 
																			può 
																			eguagliare.
																			 
																			
																			
																			
																			Vogliamo 
																			ricordare 
																			tra 
																			questi 
																			Georg 
																			Calmeyer, 
																			un 
																			avvocato 
																			tedesco 
																			affiliato 
																			al 
																			nazismo 
																			che 
																			preferì 
																			tradire 
																			Hitler 
																			piuttosto 
																			che 
																			la 
																			sua 
																			coscienza. 
																			Questo 
																			uomo, 
																			che 
																			è 
																			ancora 
																			oggi 
																			quasi 
																			del 
																			tutto 
																			sconosciuto 
																			nella 
																			sua 
																			nazione, 
																			la 
																			Germania, 
																			salvò 
																			più 
																			del 
																			doppio 
																			delle 
																			persone 
																			che 
																			ha 
																			salvato 
																			Schindler. 
																			Ebbe 
																			la 
																			sua 
																			gratificazione 
																			solo 
																			venti 
																			anni 
																			dopo 
																			la 
																			sua 
																			morte, 
																			ma 
																			non 
																			dalla 
																			Repubblica 
																			Federale 
																			Tedesca 
																			ma 
																			dallo 
																			stato 
																			di 
																			Israele.
																			 
																			
																			
																			
																			Quest'uomo 
																			visse 
																			la 
																			sua 
																			vita 
																			in 
																			silenzio 
																			su 
																			questa 
																			vicenda, 
																			continuando 
																			la 
																			sua 
																			opera 
																			di 
																			legale 
																			e 
																			visto 
																			con 
																			sospetto 
																			da 
																			alcuni 
																			suo 
																			connazionali 
																			che 
																			lo 
																			consideravano 
																			un 
																			sabotatore 
																			per 
																			aver 
																			tradito 
																			il 
																			regime.
																			 
																			
																			
																			
																			La 
																			sua 
																			opera 
																			durante 
																			il 
																			nazismo 
																			riguardò 
																			il 
																			giudicare 
																			i 
																			casi 
																			dubbi 
																			sulla 
																			razza 
																			di 
																			alcune 
																			persone 
																			che 
																			si 
																			riteneva 
																			fossero 
																			di 
																			discendenza 
																			ebraica. 
																			Il 
																			suo 
																			ufficio 
																			era 
																			ubicato 
																			in 
																			Olanda, 
																			e 
																			tolse 
																			la 
																			stella 
																			gialla, 
																			che 
																			identifica 
																			la 
																			popolazione 
																			giudaica, 
																			a 
																			diversi 
																			ebrei 
																			facendoli 
																			diventare 
																			ariani. 
																			Quelli 
																			che 
																			non 
																			riuscì 
																			a 
																			salvare 
																			li 
																			avvisò 
																			per 
																			tempo 
																			in 
																			modo 
																			che 
																			potessero 
																			scappare. 
																			Quello 
																			che 
																			più 
																			lo 
																			rattristò 
																			durante 
																			la 
																			guerra 
																			non 
																			fu 
																			la 
																			possibilità 
																			di 
																			essere 
																			scoperto 
																			e 
																			quindi 
																			fucilato 
																			per 
																			tradimento, 
																			ma 
																			il 
																			fatto 
																			che 
																			non 
																			riuscì 
																			a 
																			salvare 
																			abbastanza 
																			persone.
																			 
																			
																			
																			
																			Parliamo 
																			ora 
																			di 
																			Anton 
																			Schmid, 
																			maresciallo 
																			dell'armata 
																			tedesca 
																			e 
																			comandante 
																			di 
																			un 
																			campo 
																			di 
																			concentramento 
																			in 
																			cui 
																			gli 
																			ebrei 
																			erano 
																			destinati 
																			ai 
																			lavori 
																			forzati. 
																			Nonostante 
																			disprezzasse 
																			i 
																			nazisti 
																			sapeva 
																			bene 
																			che 
																			era 
																			impossibile 
																			opporvisi. 
																			Corrompendo 
																			alcuni 
																			esponenti 
																			del 
																			partito 
																			riuscì 
																			però 
																			a 
																			far 
																			fuggire 
																			circa 
																			300 
																			ebrei 
																			dalla 
																			prigionia, 
																			azione 
																			che 
																			purtroppo 
																			pagò 
																			a 
																			caro 
																			prezzo, 
																			perché 
																			scoperto 
																			fu 
																			fucilato 
																			la 
																			mattina 
																			del 
																			2 
																			aprile 
																			1942, 
																			come 
																			traditore 
																			della 
																			patria.
																			 
																			
																			
																			
																			Maria 
																			Helena 
																			Francoise 
																			Isabel 
																			von 
																			Maltzan 
																			era 
																			figlia 
																			di 
																			una 
																			famiglia 
																			nobile 
																			tedesco-svedese, 
																			nascose 
																			in 
																			un 
																			convoglio 
																			carico 
																			di 
																			mobili 
																			di 
																			nobili 
																			svedesi 
																			che 
																			andavano 
																			dalla 
																			Germania 
																			alla 
																			Svezia 
																			un 
																			discreto 
																			numero 
																			di 
																			ebrei. 
																			Nonostante 
																			la 
																			sua 
																			famiglia 
																			favorisse 
																			il 
																			regime 
																			nazista 
																			lei 
																			decise 
																			di 
																			ribellarsi 
																			e 
																			sfidare 
																			il 
																			suo 
																			Governo 
																			e i 
																			suoi 
																			genitori.
																			 
																			
																			
																			
																			La 
																			contessa 
																			von 
																			Maltzan 
																			ci 
																			insegna 
																			a 
																			capire 
																			che 
																			non 
																			sempre 
																			dobbiamo 
																			fare 
																			quello 
																			che 
																			la 
																			nostra 
																			famiglia 
																			ci 
																			impone 
																			se 
																			questo 
																			è 
																			moralmente 
																			sbagliato 
																			ed è 
																			un 
																			ottimo 
																			esempio 
																			per 
																			tutti 
																			coloro 
																			che 
																			intendono 
																			ribellarsi 
																			dal 
																			proprio 
																			destino 
																			e 
																			dai 
																			propri 
																			legami 
																			di 
																			parentela.
																			 
																			
																			
																			
																			Un 
																			uomo 
																			che 
																			passò 
																			inosservato 
																			nonostante 
																			abbia 
																			salvato 
																			un 
																			numero 
																			elevatissimo 
																			di 
																			ebrei 
																			fu 
																			poi 
																			il 
																			console 
																			svedese 
																			Raoul 
																			Gustav 
																			Wallenberg 
																			che 
																			pur 
																			essendo 
																			un 
																			aristocratico 
																			e un 
																			diplomatico 
																			di 
																			un 
																			Paese 
																			neutrale 
																			non 
																			chiuse 
																			gli 
																			occhi 
																			davanti 
																			allo 
																			sterminio 
																			del 
																			popolo 
																			ebraico 
																			quando 
																			fu 
																			inviato 
																			dal 
																			suo 
																			governo 
																			in 
																			missione 
																			a 
																			Budapest, 
																			nell'Ungheria 
																			dominata 
																			dalle 
																			croci 
																			frecciate.
																			
																			
																			
																			 
																			
																			
																			
																			Wallenberg 
																			arrivò 
																			a 
																			Budapest 
																			con 
																			una 
																			precisa 
																			intenzione: 
																			trarre 
																			in 
																			salvo 
																			il 
																			maggior 
																			numero 
																			possibile 
																			di 
																			ebrei. 
																			Ottene 
																			il 
																			suo 
																			scopo 
																			grazie 
																			alla 
																			sua 
																			strategia 
																			basata 
																			sull’assegnazione 
																			di 
																			'passaporti 
																			di 
																			protezione' 
																			a 
																			ogni 
																			ebreo 
																			in 
																			grado 
																			di 
																			attestare 
																			un 
																			legame 
																			con 
																			la 
																			Svezia, 
																			anche 
																			se 
																			il 
																			più 
																			delle 
																			volte 
																			questo 
																			legame 
																			fu 
																			inventato 
																			di 
																			sana 
																			pianta. 
																			L'opera 
																			di 
																			questo 
																			eroe 
																			spesso 
																			dimenticata 
																			ha 
																			salvato 
																			la 
																			vita 
																			di 
																			100.000 
																			ebrei, 
																			ed è 
																			raccontata 
																			dal 
																			libro 
																			edito 
																			dalla 
																			GB 
																			EditoriA
																			
																			Raoul 
																			Wallenberg, 
																			l'uomo 
																			che 
																			salvò 
																			100000 
																			ebrei, 
																			scritto 
																			dal 
																			diplomatico 
																			Domenico 
																			Vecchioni.
																			 
																			
																			
																			
																			La 
																			stesso 
																			stratagemma 
																			di 
																			Wallemberg 
																			fu 
																			adoperato 
																			dall'italiano 
																			Giorgio 
																			Perlasca, 
																			funzionario 
																			italiano 
																			aderente 
																			al 
																			partito 
																			fascista 
																			che 
																			combattè 
																			con 
																			i 
																			franchisti 
																			per 
																			Spagna 
																			assicurandosi 
																			la 
																			simpatia 
																			del 
																			governo 
																			spagnolo.
																			
																			
																			
																			 
																			
																			
																			
																			Quando 
																			scoppiò 
																			la 
																			seconda 
																			guerra 
																			mondiale 
																			si 
																			trovava 
																			per 
																			lavoro 
																			a 
																			Budapest, 
																			quando 
																			si 
																			trovò 
																			nello 
																			stato 
																			di 
																			arresto 
																			a 
																			causa 
																			dell'armistizio 
																			che 
																			il 
																			re 
																			Vittorio 
																			Emanuele 
																			aveva 
																			firmato 
																			con 
																			gli 
																			Alleati. 
																			A 
																			quel 
																			punto 
																			gli 
																			venne 
																			in 
																			mente 
																			della 
																			riconoscenza 
																			che 
																			poteva 
																			vantare 
																			da 
																			parte 
																			del 
																			governo 
																			spagnolo, 
																			e 
																			portò 
																			all'ambasciata 
																			di 
																			Spagna 
																			a 
																			Budapest 
																			una 
																			lettera 
																			di 
																			encomio 
																			che 
																			aveva 
																			ricevuto 
																			dal 
																			generale 
																			Franco, 
																			capo 
																			del 
																			governo 
																			spagnolo. 
																			L'ambasciata 
																			di 
																			Spagna 
																			gli 
																			diede 
																			quindi 
																			un 
																			passaporto 
																			spagnolo 
																			e il 
																			nuovo 
																			nome 
																			di 
																			Jorge 
																			Perlasca, 
																			oltre 
																			a 
																			una 
																			lettera 
																			di 
																			incarico 
																			come 
																			funzionario 
																			di 
																			ambasciata.
																			
																			
																			
																			 
																			
																			
																			
																			Una 
																			volta 
																			visti 
																			i 
																			rastrellamenti 
																			degli 
																			ebrei 
																			e le 
																			uccisioni 
																			a 
																			sangue 
																			freddo 
																			perpetuate 
																			dai 
																			nazisti 
																			e 
																			dalle 
																			croci 
																			frecciate, 
																			decise 
																			di 
																			iniziare 
																			a 
																			salvare 
																			lui 
																			stesso 
																			gli 
																			ebrei 
																			proteggendoli 
																			con 
																			passaporti 
																			e 
																			lettere 
																			di 
																			protezione 
																			spagnole. 
																			Quando 
																			l'ambasciatore 
																			spagnolo, 
																			seguendo 
																			l'ordine 
																			del 
																			generale 
																			Franco, 
																			lasciò 
																			Budapest 
																			per 
																			non 
																			riconoscere 
																			il 
																			governo 
																			criminale 
																			nazista 
																			rappresentato 
																			dalle 
																			croci 
																			frecciate, 
																			per 
																			non 
																			abbandonare 
																			gli 
																			ebrei 
																			ungheresi 
																			al 
																			loro 
																			destino, 
																			Giorgio 
																			Perlasca, 
																			si 
																			finse 
																			console 
																			di 
																			Spagna 
																			a 
																			Budapest, 
																			continuando 
																			le 
																			attività 
																			delle 
																			case 
																			protette.
																			
																			
																			
																			 
																			
																			
																			
																			Si 
																			unì 
																			così 
																			all'opera 
																			dello 
																			svedese 
																			Wallemberg 
																			e 
																			salvò 
																			circa 
																			5.000 
																			ebrei 
																			trasformandoli 
																			in 
																			ebrei 
																			sefarditi, 
																			cioè 
																			ebrei 
																			di 
																			Spagna, 
																			che 
																			potevano 
																			quindi 
																			godere 
																			della 
																			protezione 
																			del 
																			regime 
																			di 
																			Franco 
																			(sefard 
																			significa 
																			infatti 
																			in 
																			ebraico 
																			Spagno). 
																			Pur 
																			essendo 
																			un 
																			regime 
																			fascista, 
																			e 
																			quindi 
																			affiliato 
																			a
																			
																			
																			
																			
																			Mussolini 
																			e 
																			Hitler, 
																			quello 
																			di 
																			Franco 
																			in 
																			Spagna 
																			non 
																			emanò 
																			mai 
																			leggi 
																			razziali 
																			e 
																			quindi 
																			in 
																			Spagna 
																			gli 
																			ebrei 
																			non 
																			vennero 
																			toccati.
																			
																			
																			
																			 
																			
																			
																			
																			Finita 
																			la 
																			guerra 
																			Perlasca 
																			tornò 
																			in 
																			Italia 
																			e 
																			non 
																			reclamizzò 
																			questa 
																			storia, 
																			solo 
																			nel 
																			1987, 
																			quando 
																			gli 
																			ebrei 
																			che 
																			aveva 
																			salvato 
																			riuscirono 
																			a 
																			rintracciarlo, 
																			Perlasca 
																			ebbe 
																			la 
																			sua 
																			giusta 
																			onorificenza. 
																			Gli 
																			ebrei 
																			da 
																			lui 
																			salvati 
																			non 
																			riuscivano 
																			infatti 
																			a 
																			trovarlo 
																			perchè 
																			pensavano 
																			fosse 
																			spagnolo.
																			 
																			
																			
																			
																			Questi 
																			giusti 
																			non 
																			ebbero 
																			forse, 
																			come 
																			spiegato 
																			prima, 
																			il 
																			loro 
																			onore 
																			dal 
																			proprio 
																			stato, 
																			ma 
																			possono 
																			rintracciare 
																			la 
																			loro 
																			vittoria 
																			negli 
																			sguardi 
																			sorridenti 
																			dei 
																			figli 
																			di 
																			coloro 
																			che 
																			hanno 
																			salvato. 
																			Come 
																			recita 
																			il 
																			Talmud, 
																			il 
																			libro 
																			sacro 
																			ebraico, 
																			'chi 
																			salva 
																			la 
																			una 
																			vita 
																			salva 
																			il 
																			mondo 
																			intero'.
																			 
																			
																			
																			
																			Come 
																			ci 
																			sono 
																			eroi 
																			dimenticati 
																			ci 
																			sono, 
																			per 
																			quanto 
																			riguarda 
																			l'Olocausto 
																			perpetuato 
																			dai 
																			nazisti, 
																			anche 
																			dei 
																			dimenticati 
																			tra 
																			le 
																			vittime. 
																			I 
																			campi 
																			di 
																			sterminio 
																			furono 
																			la 
																			tomba 
																			di 
																			circa 
																			6 
																			milioni 
																			di 
																			ebrei, 
																			praticamente 
																			una 
																			nazione, 
																			ma 
																			anche 
																			di 3 
																			milioni 
																			di 
																			prigionieri 
																			sovietici, 
																			4,5 
																			milioni 
																			di 
																			slavi, 
																			1,5 
																			milioni 
																			di 
																			dissidenti 
																			politici, 
																			500 
																			mila 
																			zingari, 
																			250 
																			mila 
																			disabili 
																			e 
																			pentecostali, 
																			200 
																			mila 
																			massoni, 
																			15 
																			mila 
																			omosessuali, 
																			5 
																			mila 
																			Testimoni 
																			di 
																			Geova, 
																			per 
																			un 
																			totale 
																			di 
																			più 
																			di 
																			17 
																			milioni 
																			di 
																			vittime, 
																			una 
																			vera 
																			e 
																			propria 
																			tragedia 
																			per 
																			l'umanità 
																			che 
																			speriamo 
																			non 
																			sia 
																			ripeta 
																			mai 
																			più.
																			 
																			
																			
																			
																			Nei 
																			campi 
																			di 
																			sterminio 
																			ognuna 
																			di 
																			queste 
																			categorie 
																			era 
																			riconosciuta 
																			da 
																			dei 
																			triangoli 
																			che 
																			dovevano 
																			portare 
																			sulla 
																			camicia. 
																			Gli 
																			ebrei, 
																			come 
																			sappiamo, 
																			portavano 
																			la 
																			stella 
																			di 
																			David 
																			gialla, 
																			i 
																			dissidenti 
																			politici 
																			avevano 
																			invece 
																			il 
																			triangolo 
																			rosso, 
																			gli 
																			omosessuali 
																			maschi 
																			lo 
																			avevano 
																			rosa, 
																			le 
																			lesbiche 
																			nero, 
																			gli 
																			zingari 
																			marrone, 
																			gli 
																			slavi 
																			blu, 
																			i 
																			Testimoni 
																			di 
																			Geova 
																			viola.
																			 
																			
																			
																			
																			Ognuna 
																			di 
																			queste 
																			categorie 
																			di 
																			persone 
																			aveva 
																			un 
																			qualcosa 
																			che 
																			per 
																			Hitler 
																			e la 
																			sua 
																			macchina 
																			di 
																			morte 
																			non 
																			andava, 
																			o da 
																			un 
																			punto 
																			di 
																			vista 
																			politico, 
																			o 
																			razziale 
																			o 
																			morale.
																			 
																			
																			
																			
																			Gli 
																			omosessuali, 
																			rifiutandosi 
																			di 
																			unirsi 
																			con 
																			le 
																			donne, 
																			se 
																			erano 
																			ariani 
																			venivano 
																			considerati 
																			traditori 
																			della 
																			patria, 
																			in 
																			quanto 
																			non 
																			si 
																			adoperavano 
																			per 
																			la 
																			crescita 
																			demografica 
																			dei 
																			tedeschi 
																			ariani. 
																			Solo 
																			gli 
																			omosessuali 
																			tedeschi 
																			vennero 
																			infatti 
																			internati 
																			nei 
																			campi 
																			di 
																			sterminio, 
																			mentre 
																			quelli 
																			degli 
																			altri 
																			popoli 
																			venivano 
																			lasciati 
																			stare.
																			 
																			
																			
																			
																			Il 
																			numero 
																			di 
																			omosessuali 
																			ariani 
																			sterminati 
																			dai 
																			nazisti 
																			si 
																			aggira 
																			sui 
																			15 
																			mila, 
																			anche 
																			se 
																			per 
																			alcuni 
																			storici 
																			ne 
																			furono 
																			sterminati 
																			molti 
																			di 
																			più. 
																			La 
																			difficoltà 
																			nel 
																			riuscire 
																			a 
																			scoprirne 
																			il 
																			numero 
																			esatto 
																			sta 
																			nel 
																			fatto 
																			che 
																			gli 
																			omosessuali 
																			potevano 
																			anche 
																			essere 
																			ebrei, 
																			dissidenti 
																			politici, 
																			slavi, 
																			sovietici 
																			ecc, 
																			e 
																			questo 
																			potrebbe 
																			averli 
																			fatti 
																			confluire 
																			negli 
																			altri 
																			gruppi.
																			 
																			
																			
																			
																			Non 
																			ebbero 
																			migliore 
																			fortuna 
																			i 
																			popoli 
																			zingari, 
																			specialmente 
																			Rom 
																			e 
																			Sinti, 
																			per 
																			cui 
																			il 
																			regime 
																			di 
																			Hitler 
																			non 
																			ebbe 
																			pietà 
																			e 
																			iniziò, 
																			come 
																			faceva 
																			con 
																			gli 
																			ebrei, 
																			una 
																			grossa 
																			campagna 
																			che 
																			avrebbe 
																			portato 
																			alla 
																			loro 
																			estinzione. 
																			La 
																			loro 
																			colpa 
																			ricadeva 
																			sul 
																			fatto 
																			che 
																			pur 
																			essendo 
																			di 
																			origine 
																			ariana, 
																			quindi 
																			provenienti 
																			da 
																			quel 
																			ceppo 
																			asiatico 
																			che 
																			aveva 
																			conquistato 
																			l'Europa 
																			sia 
																			linguisticamente 
																			che 
																			razzialmente, 
																			si 
																			erano 
																			però 
																			mischiati 
																			con 
																			le 
																			popolazioni 
																			natie, 
																			diventando 
																			meticci 
																			e 
																			quindi 
																			tradendo 
																			la 
																			loro 
																			razza 
																			pura.
																			 
																			
																			
																			
																			I 
																			Testimoni 
																			di 
																			Geova, 
																			avendo 
																			la 
																			loro 
																			sede 
																			mondiale 
																			negli 
																			Stati 
																			Uniti, 
																			paese 
																			che 
																			condannava 
																			apertamente 
																			lo 
																			stato 
																			nazista, 
																			e 
																			dove 
																			si 
																			rifugiarono 
																			milioni 
																			di 
																			ebrei, 
																			furono 
																			presi 
																			fin 
																			da 
																			subito 
																			di 
																			mira 
																			dalle 
																			SS 
																			naziste 
																			che 
																			li 
																			consideravano 
																			spie. 
																			Furono 
																			quindi 
																			dai 
																			primi 
																			deportati 
																			nei 
																			campi 
																			di 
																			concentramento, 
																			anche 
																			perché 
																			si 
																			rifiutavano 
																			di 
																			prestare 
																			il 
																			servizio 
																			militare, 
																			di 
																			entrare 
																			a 
																			far 
																			parte 
																			del 
																			partito 
																			nazista 
																			e di 
																			salutare 
																			la 
																			bandiera 
																			del 
																			Reich 
																			e il
																			
																			
																			
																			
																			Führer.
																			 
																			
																			
																			
																			Immediatamente 
																			nel 
																			1933 
																			la 
																			comunità 
																			religiosa 
																			fu 
																			messa 
																			al 
																			bando 
																			e la 
																			loro 
																			opera 
																			di 
																			predicazione 
																			contrastata 
																			in 
																			ogni 
																			modo. 
																			Hitler 
																			aveva 
																			infatti 
																			annunciato 
																			alla 
																			nazione 
																			che 
																			ben 
																			presto 
																			non 
																			ci 
																			sarebbe 
																			stato 
																			nessun
																			
																			
																			
																			Bibelforscher, 
																			studente 
																			biblico, 
																			cioè 
																			il 
																			nome 
																			con 
																			cui 
																			venivano 
																			chiamati 
																			i 
																			Testimoni 
																			di 
																			Geova 
																			a 
																			quel 
																			tempo.
																			
																			
																			
																			
																			 
																			
																			
																			
																			Mentre 
																			le 
																			chiese 
																			della 
																			cristianità 
																			presenti 
																			in 
																			Germania 
																			non 
																			osteggiarono 
																			Hitler 
																			al 
																			momento 
																			del 
																			suo 
																			insediamento, 
																			i 
																			Bibelforscher 
																			da 
																			subito 
																			mostrarono 
																			ostilità 
																			al 
																			regime 
																			nei 
																			modi 
																			che 
																			abbiamo 
																			spiegato 
																			prima, 
																			rischiando 
																			la 
																			loro 
																			stessa 
																			vita.
																			 
																			
																			
																			
																			Ciò 
																			che 
																			sorprende 
																			ancora 
																			oggi 
																			gli 
																			storici 
																			è il 
																			fatto 
																			che 
																			se 
																			avessero 
																			voluto, 
																			avrebbero 
																			potuto 
																			in 
																			ogni 
																			momento 
																			lasciare 
																			il 
																			campo 
																			di 
																			concentramento, 
																			riconoscendo 
																			Hitler 
																			come 
																			capo 
																			supremo 
																			e 
																			rinnegando 
																			il 
																			loro 
																			Dio. 
																			Quasi 
																			nessuno 
																			di 
																			loro 
																			accettò, 
																			e 
																			preferì 
																			soffrire 
																			piuttosto 
																			che 
																			commettere 
																			reati 
																			contro 
																			l'umanità 
																			che 
																			sarebbero 
																			stati 
																			puniti 
																			da 
																			Dio.
																			 
																			
																			
																			
																			Prima 
																			dell'avvento 
																			del 
																			nazismo 
																			c'erano 
																			in 
																			Germania 
																			25 
																			mila 
																			Bibelforscher, 
																			alla 
																			fine 
																			della 
																			guerra, 
																			tra 
																			sterminati 
																			e 
																			fuggiti 
																			in 
																			altri 
																			paesi 
																			in 
																			Germani 
																			ne 
																			rimasero 
																			7 
																			mila, 
																			che 
																			continuarono 
																			la 
																			loro 
																			opera 
																			di 
																			evangelizzazione. 
																			Alla 
																			fine 
																			il 
																			nazismo 
																			aveva 
																			fallito, 
																			i 
																			Bibelforscher 
																			erano 
																			rimasti 
																			mentre 
																			il 
																			nazismo 
																			era 
																			stato 
																			spazzato 
																			via.
																			 
																			
																			
																			
																			Un'altra 
																			confessione 
																			religiosa 
																			quasi 
																			del 
																			tutto 
																			sterminata 
																			in 
																			Germania 
																			fu 
																			rappresentata 
																			dai 
																			pentecostali 
																			tedeschi, 
																			considerati 
																			malati 
																			di 
																			mente 
																			per 
																			la 
																			loro 
																			capacità 
																			di 
																			parlare 
																			più 
																			lingue 
																			quando 
																			entravano 
																			in 
																			estasi 
																			religiosa. 
																			Il 
																			loro 
																			numero 
																			non 
																			può 
																			essere 
																			identificato 
																			appunto 
																			perché 
																			assimilati 
																			alla 
																			categoria 
																			dei 
																			malati 
																			di 
																			mente.
																			 
																			
																			
																			
																			Le 
																			popolazioni 
																			slave 
																			venivano 
																			invece 
																			semplicemente 
																			considerate 
																			un 
																			cancro 
																			per 
																			l'Europa 
																			e 
																			considerate 
																			una 
																			razza 
																			che 
																			aveva 
																			assorbito 
																			il 
																			sangue 
																			di 
																			troppi 
																			popoli 
																			contaminandosi. 
																			Per 
																			questa 
																			ragione 
																			doveva 
																			essere 
																			cancellata.
																			 
																			
																			
																			
																			Tutte 
																			queste 
																			persone, 
																			spesso 
																			dimenticate, 
																			se 
																			messe 
																			insieme 
																			sono 
																			più 
																			numerose 
																			degli 
																			ebrei. 
																			7 
																			milioni 
																			di 
																			esseri 
																			umani 
																			circa 
																			sono 
																			stati 
																			sterminati 
																			dal 
																			nazismo, 
																			questo 
																			speriamo 
																			riesca 
																			a 
																			insegnarci 
																			che 
																			l'orgoglio 
																			e il 
																			fanatismo 
																			possono 
																			raggiungere 
																			gradi 
																			di 
																			pazzia 
																			estrema 
																			e 
																			metterci 
																			in 
																			guardia 
																			contro 
																			atteggiamenti 
																			fanatici 
																			che 
																			possono 
																			portare 
																			l'umanità 
																			a 
																			compiere 
																			delitti 
																			del 
																			genere 
																			contro 
																			se 
																			stessa.
																							
																			
																			
																			
																			
																							
																			 
																			
																			