N. 42 - Giugno 2011 
                          
                          (LXXIII)
																						CROLLO DELL’ECONOMIA SOVIETICA
																						qualche riflessione
																						di Roberto Rota & Biagio Nuciforo
																			 
																			
																			
																			Nonostante 
																			la 
																			decadenza, 
																			sin 
																			dalla 
																			fine 
																			degli 
																			anni 
																			‘70, 
																			del 
																			sistema 
																			economico 
																			sovietico 
																			e 
																			nonostante 
																			il 
																			fallimento 
																			del 
																			sogno 
																			comunista, 
																			la 
																			caduta 
																			dell’Unione 
																			Sovietica 
																			fu 
																			un 
																			evento 
																			inaspettato. 
																			E 
																			ciò 
																			è 
																			vero 
																			non 
																			tanto 
																			per 
																			l’esito 
																			a 
																			cui 
																			portarono 
																			gli 
																			eventi, 
																			e 
																			cioè 
																			la 
																			disgregazione 
																			del 
																			sistema, 
																			ma 
																			per 
																			la 
																			rapidità 
																			e 
																			imprevedibilità 
																			del 
																			fenomeno 
																			stesso.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Paradossalmente 
																			le 
																			cause 
																			immediate 
																			del 
																			crollo 
																			devono 
																			essere 
																			rintracciate 
																			nei 
																			tentativi 
																			di 
																			riforma 
																			dello 
																			stesso 
																			segretario 
																			del 
																			PCUS 
																			Mikhail 
																			Gorbaciov, 
																			il 
																			quale 
																			dopo 
																			i 
																			lunghi 
																			anni 
																			della 
																			reggenza 
																			brezneviana, 
																			dinanzi 
																			alla 
																			stagnazione 
																			(zastoi) 
																			del 
																			paese, 
																			cercò 
																			di 
																			risollevare 
																			la 
																			situazione 
																			con 
																			tutta 
																			una 
																			serie 
																			di 
																			riforme 
																			che, 
																			involontariamente, 
																			portarono 
																			al 
																			crollo 
																			del 
																			sistema.
																			 
																			
																			
																			Il 
																			problema 
																			principale 
																			dell’economia 
																			del 
																			paese 
																			era 
																			data 
																			dalla 
																			sua 
																			stessa 
																			natura: 
																			si 
																			trattava 
																			di 
																			un 
																			economia 
																			centralmente 
																			pianificata, 
																			senza 
																			nessun 
																			collegamento 
																			con 
																			il 
																			sistema 
																			globale 
																			che, 
																			soprattutto 
																			dopo 
																			gli 
																			anni 
																			‘70, 
																			diventava 
																			sempre 
																			più 
																			interconnesso 
																			e 
																			transnazionale. 
																			Il 
																			sistema 
																			sovietico 
																			di 
																			basava 
																			su 
																			una 
																			serie 
																			di 
																			agenzie 
																			statali 
																			che 
																			regolamentavano 
																			sin 
																			nei 
																			minimi 
																			dettagli 
																			ogni 
																			particolare 
																			dell’economia.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Il 
																			Gosplan, 
																			(abbreviazione 
																			di
																			
																			Gosudarstvenny 
																			Komitet 
																			po 
																			Planirovaniyu 
																			cioè 
																			la 
																			Commissione 
																			statale 
																			per 
																			la 
																			Pianificazione), 
																			aveva 
																			il 
																			compito 
																			di 
																			pianificare 
																			i 
																			piani 
																			quinquennali 
																			dello 
																			sviluppo 
																			economico 
																			sovietico, 
																			inoltre 
																			decideva 
																			i 
																			prezzi 
																			delle 
																			singole 
																			merci 
																			in 
																			circolazione; 
																			il 
																			Gossnap 
																			cioè 
																			l’ufficio 
																			statale 
																			per 
																			la 
																			fornitura 
																			di 
																			materiali 
																			e 
																			macchinari, 
																			esso 
																			aveva 
																			il 
																			compito 
																			di 
																			controllare 
																			tutte 
																			le 
																			transazioni 
																			commerciali 
																			interne 
																			all’Unione 
																			Sovietica 
																			e 
																			quindi, 
																			in 
																			pratica, 
																			controllava 
																			effettivamente 
																			la 
																			circolazione 
																			dei 
																			beni 
																			e 
																			delle 
																			forniture. 
																			Infine 
																			vi 
																			era 
																			la 
																			Gosbank, 
																			la 
																			banca 
																			centrale, 
																			quale, 
																			però, 
																			doveva 
																			sottostare 
																			ai 
																			piani 
																			della 
																			Commissione 
																			per 
																			la 
																			Pianificazione.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Un 
																			sistema 
																			così 
																			centralizzato 
																			non 
																			permetteva 
																			ai 
																			prezzi 
																			e 
																			alle 
																			merci 
																			di 
																			“autoregolarsi” 
																			in 
																			base 
																			al 
																			meccanismo 
																			della 
																			domanda 
																			e 
																			dell’offerta, 
																			per 
																			questo 
																			quasi 
																			sempre 
																			ci 
																			si 
																			ritrovava 
																			in 
																			una 
																			situazione 
																			di 
																			scarsità, 
																			anche 
																			perché, 
																			come 
																			vedremo, 
																			la 
																			precedenza 
																			veniva 
																			data 
																			all’industria 
																			militare 
																			e 
																			non 
																			a 
																			quella 
																			dei 
																			beni 
																			di 
																			consumo.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			La 
																			scarsità 
																			delle 
																			merci 
																			contribuì 
																			alla 
																			creazione 
																			di 
																			un 
																			mercato 
																			parallelo 
																			(mercato 
																			nero) 
																			che 
																			cercava 
																			di 
																			sopperire 
																			all’inefficienza 
																			del 
																			sistema 
																			e 
																			paradossalmente, 
																			permettendo 
																			all’economia 
																			centralizzata 
																			di 
																			sopravvivere, 
																			non 
																			permise 
																			al 
																			sistema 
																			stesso 
																			di 
																			rendersi 
																			pienamente 
																			consapevole 
																			dei 
																			suoi 
																			difetti. 
																			Molto 
																			spesso 
																			erano 
																			gli 
																			stessi 
																			funzionari 
																			di 
																			partito, 
																			arricchitisi 
																			con 
																			il 
																			“contrabbando”, 
																			a 
																			permettere 
																			la 
																			sopravvivenza 
																			dell’economia 
																			parallela 
																			e la 
																			disgregazione 
																			di 
																			quella 
																			centralizzata.
																			 
																			
																			
																			La 
																			maggior 
																			parte 
																			delle 
																			risorse 
																			statali 
																			era 
																			indirizzata 
																			all’industria, 
																			a 
																			discapito 
																			dell’agricoltura, 
																			e in 
																			particolare 
																			all’industria 
																			mineraria 
																			e 
																			pesante 
																			(per 
																			poter 
																			rendere 
																			il 
																			sistema 
																			autosufficiente). 
																			L’industria, 
																			a 
																			sua 
																			volta, 
																			era 
																			subordinata 
																			alla 
																			produzione 
																			bellica. 
																			Il 
																			primo, 
																			fondamentale, 
																			difetto 
																			del 
																			sistema 
																			era 
																			dunque 
																			quello 
																			di 
																			orientare 
																			le 
																			maggiori 
																			risorse, 
																			le 
																			migliori 
																			menti 
																			e le 
																			più 
																			avanzate 
																			tecnologie 
																			verso 
																			la 
																			produzione 
																			militare, 
																			la 
																			quale 
																			difficilmente 
																			era 
																			convertibile 
																			per 
																			l’uso 
																			civile, 
																			soprattutto 
																			per 
																			un 
																			sistema 
																			chiuso 
																			che 
																			non 
																			doveva 
																			affrontare 
																			la 
																			concorrenza.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Le 
																			industrie, 
																			preoccupate 
																			esclusivamente 
																			si 
																			esaudire 
																			i 
																			desideri 
																			del 
																			Ministero 
																			della 
																			Guerra, 
																			non 
																			erano 
																			orientale 
																			alla 
																			produzione 
																			per 
																			il 
																			consumo. 
																			Chiaramente 
																			anche 
																			l’isolamento 
																			del 
																			sistema 
																			contribuì 
																			alla 
																			decadenza 
																			dello 
																			stesso, 
																			perché 
																			non 
																			essendo 
																			la 
																			produzione 
																			orientata 
																			all’esportazione, 
																			essa 
																			non 
																			era 
																			necessariamente 
																			all’avanguardia. 
																			Proprio 
																			per 
																			questo 
																			quando 
																			l’Unione 
																			Sovietica 
																			fu 
																			costretta 
																			ad 
																			importare 
																			derrate 
																			alimentari, 
																			a 
																			causa 
																			della 
																			sua 
																			agricoltura 
																			costantemente 
																			in 
																			crisi, 
																			fu 
																			costretta 
																			a 
																			controbilanciare 
																			tali 
																			importazioni 
																			non 
																			con 
																			i 
																			propri 
																			manufatti, 
																			per 
																			nulla 
																			competitivi, 
																			ma 
																			con 
																			le 
																			materie 
																			prime, 
																			soprattutto 
																			petrolio.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Il 
																			sistema 
																			funzionò 
																			finché 
																			il 
																			prezzo 
																			delle 
																			materie 
																			prime 
																			si 
																			mantenne 
																			alto 
																			(si 
																			pensi 
																			alla 
																			crisi 
																			del 
																			1973), 
																			ma 
																			quando 
																			nel 
																			1986 
																			il 
																			prezzo 
																			del 
																			petrolio 
																			crollò 
																			il 
																			sistema 
																			ne 
																			risentì 
																			profondamente.
																			 
																			
																			
																			Il 
																			secondo 
																			problema 
																			fondamentale 
																			dell’economia 
																			sovietica 
																			risiedeva 
																			della 
																			sua 
																			eccessiva 
																			burocratizzazione 
																			e 
																			centralizzazione. 
																			Un 
																			sistema 
																			del 
																			genere 
																			non 
																			poteva, 
																			per 
																			sua 
																			stessa 
																			natura, 
																			favorire 
																			l’innovazione. 
																			Un 
																			esempio 
																			su 
																			tutti 
																			è 
																			dato 
																			dai 
																			piani 
																			quinquennali. 
																			Tali 
																			piani 
																			erano 
																			rigidamente 
																			stilati 
																			in 
																			base 
																			alle 
																			tecnologie 
																			presenti 
																			e 
																			non 
																			potevano 
																			prevedere 
																			le 
																			future 
																			innovazioni, 
																			ma 
																			d’altronde 
																			le 
																			tecnologie 
																			prese 
																			in 
																			considerazione 
																			erano 
																			esse 
																			stesse 
																			arretrate 
																			in 
																			quanto 
																			quelle 
																			all’avanguardia 
																			erano 
																			destinate 
																			alle 
																			ricerche 
																			militari. 
																			Un 
																			sistema 
																			pianificato 
																			non 
																			poteva 
																			prevedere 
																			le 
																			innovazioni 
																			future 
																			e 
																			per 
																			cinque 
																			anni 
																			(alla 
																			volta) 
																			bloccava 
																			qualsiasi 
																			rinnovamento, 
																			anche 
																			perché 
																			adottare 
																			nuove 
																			tecnologie 
																			poteva 
																			essere 
																			pericoloso, 
																			perché 
																			avrebbe 
																			potuto 
																			portare 
																			al 
																			non 
																			raggiungimento 
																			degli 
																			obiettivi 
																			del 
																			piano.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Se 
																			il 
																			sitema 
																			prevedeva 
																			delle 
																			quote 
																			di 
																			produzione, 
																			calcolate 
																			in 
																			base 
																			alle 
																			vecchie 
																			tecnologie, 
																			era 
																			inutile 
																			cercare 
																			di 
																			migliorare 
																			e 
																			velocizzare 
																			la 
																			produzione, 
																			il 
																			piano 
																			non 
																			lo 
																			prevedeva. 
																			Quando, 
																			negli 
																			anni 
																			‘60 
																			Aleksej 
																			Kosygin 
																			cercò 
																			di 
																			migliorare 
																			il 
																			sistema, 
																			dando 
																			maggiore 
																			libertà 
																			di 
																			azione 
																			alle 
																			aziende, 
																			il 
																			sistema 
																			dimostrò 
																			la 
																			sua 
																			incoerenza. 
																			Secondo 
																			il 
																			principio 
																			della 
																			pianificazione 
																			le 
																			aziende 
																			che 
																			riuscivano 
																			ad 
																			aumentare 
																			la 
																			propria 
																			produzione 
																			non 
																			venivano 
																			premiate 
																			ma 
																			vedevano 
																			aumentare 
																			i 
																			proprio 
																			obiettivi 
																			per 
																			il 
																			piano 
																			successivo. 
																			Era 
																			meglio, 
																			quindi, 
																			continuare 
																			nella 
																			propria 
																			mediocrità 
																			che 
																			rischiare 
																			di 
																			lavorare 
																			di 
																			più.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Terzo 
																			problema 
																			fondamentale 
																			era 
																			dato 
																			dall’isolamento 
																			del 
																			sistema 
																			sovietico. 
																			Oltre 
																			ai 
																			problemi 
																			connessi 
																			con 
																			le 
																			esportazioni 
																			e le 
																			importazioni, 
																			l’isolamento 
																			si 
																			ripercuoteva 
																			sull’innovazione 
																			e 
																			sulla 
																			ricerca. 
																			Un 
																			sistema 
																			chiuso 
																			non 
																			poteva 
																			connettersi 
																			con 
																			l’estero 
																			e 
																			confrontare 
																			le 
																			proprie 
																			ricerche. 
																			Non 
																			solo 
																			all’interno 
																			dello 
																			stato 
																			la 
																			ricerca 
																			era 
																			scollegata 
																			dall’industria 
																			e 
																			ogni 
																			centro 
																			di 
																			ricerca 
																			tendeva 
																			ad 
																			essere 
																			il 
																			più 
																			autonomo 
																			possibile 
																			per 
																			ottenere 
																			singolarmente 
																			i 
																			premi 
																			di 
																			produzione, 
																			ma 
																			gli 
																			scienziati 
																			russi 
																			erano 
																			strettamente 
																			controllati 
																			e 
																			emarginati 
																			rispetto 
																			alla 
																			comunità 
																			internazionale.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Tale 
																			auto 
																			emarginazione 
																			portò 
																			a 
																			scelte 
																			paradossali. 
																			In 
																			alcuni 
																			campi, 
																			fortemente 
																			all’avanguardia, 
																			come 
																			quello 
																			delle 
																			tecnologie 
																			informatiche, 
																			poiché 
																			non 
																			era 
																			possibile 
																			confrontare 
																			le 
																			proprie 
																			ricerche, 
																			si 
																			pensò 
																			bene 
																			si 
																			copiare 
																			quelle 
																			straniere. 
																			Sarebbe 
																			stato 
																			catastrofico, 
																			per 
																			l’apparato 
																			militare, 
																			restare 
																			indietro 
																			nel 
																			campo 
																			della 
																			tecnologia 
																			informatica 
																			e 
																			così, 
																			per 
																			non 
																			rischiare 
																			di 
																			perdere 
																			il 
																			passo 
																			con 
																			il 
																			resto 
																			del 
																			mondo 
																			(soprattutto 
																			Giappone 
																			e 
																			USA), 
																			non 
																			potendo 
																			collaborare 
																			per 
																			la 
																			ricerca 
																			si 
																			pensò 
																			bene 
																			di 
																			copiare 
																			quella 
																			straniera.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Ma 
																			il 
																			processo 
																			di
																			
																			reverse 
																			engineering, 
																			comporta 
																			necessariamente 
																			dei 
																			tempi 
																			lunghi 
																			e 
																			quindi 
																			si 
																			ottenne 
																			proprio 
																			quello 
																			che 
																			si 
																			voleva 
																			evitare: 
																			il 
																			sistema 
																			rimase 
																			arretrato 
																			rispetto 
																			alla 
																			tecnologia 
																			straniera. 
																			In 
																			un’epoca 
																			dove 
																			la 
																			tecnologia 
																			era 
																			ed è 
																			quella 
																			dell’informazione, 
																			proprio 
																			il 
																			controllo 
																			di 
																			quest’ultima 
																			da 
																			parte 
																			di 
																			un 
																			sistema 
																			centralizzato 
																			impedì 
																			l’innovazione. 
																			D’altronde 
																			lo 
																			stato 
																			sovietico 
																			non 
																			poteva 
																			fare 
																			altrimenti, 
																			il 
																			controllo 
																			politico-ideologico 
																			dei 
																			mezzi 
																			d’informazione 
																			era 
																			fondamentale 
																			per 
																			la 
																			sopravvivenza 
																			di 
																			un 
																			sistema 
																			che 
																			si 
																			basava 
																			su 
																			di 
																			un 
																			controllo 
																			centralizzato 
																			della 
																			società. 
																			Il 
																			problema 
																			era 
																			il 
																			sistema 
																			stesso, 
																			non 
																			le 
																			scelte 
																			sbagliate.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Infine 
																			il 
																			sistema 
																			aveva 
																			un 
																			difetto 
																			strutturale 
																			difficilmente 
																			risolvibile. 
																			L’economia 
																			sovietica 
																			era 
																			rimasta 
																			ai 
																			primi 
																			stadi 
																			dell’industrializzazione, 
																			questo 
																			vuol 
																			dire 
																			che 
																			seguiva 
																			un 
																			modello 
																			di 
																			accumulazione 
																			estensiva. 
																			Le 
																			economie 
																			di 
																			questo 
																			tipo 
																			connettono 
																			l’aumento 
																			della 
																			propria 
																			produttività 
																			all’aumento 
																			quantitativo 
																			dei 
																			fattori 
																			di 
																			produzione 
																			(manodopera, 
																			materie 
																			prime 
																			e 
																			capitali), 
																			per 
																			questo 
																			nel 
																			caso 
																			in 
																			cui 
																			l’offerta 
																			dei 
																			fattori 
																			di 
																			produzione 
																			diminuisce, 
																			diminuirà 
																			anche 
																			la 
																			produzione.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Le 
																			economie 
																			occidentali, 
																			invece, 
																			avevano 
																			adottato 
																			già 
																			da 
																			tempo 
																			un 
																			sistema 
																			diverso, 
																			basato 
																			sull’informazionalismo, 
																			il 
																			quale 
																			collegava 
																			l’aumento 
																			di 
																			produttività 
																			alla 
																			capacità 
																			qualitativa 
																			di 
																			ottimizzare 
																			le 
																			combinazioni 
																			e 
																			l’impiego 
																			dei 
																			fattori 
																			di 
																			produzione 
																			in 
																			base 
																			alla 
																			conoscenza 
																			e 
																			all’informazione. 
																			In 
																			altre 
																			parole 
																			anche 
																			se i 
																			fattori 
																			di 
																			produzione 
																			fossero 
																			diminuiti, 
																			le 
																			innovazioni 
																			tecnologiche 
																			avrebbero 
																			mantenuto 
																			o 
																			addirittura 
																			aumentato 
																			la 
																			produttività.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			L’economia 
																			sovietica 
																			entrò 
																			in 
																			crisi 
																			quando, 
																			tra 
																			gli 
																			anni 
																			‘70 
																			e 
																			‘80, 
																			perse 
																			il 
																			suo 
																			punto 
																			di 
																			forza: 
																			la 
																			grande 
																			disponibilità 
																			di 
																			fattori 
																			di 
																			produzione. 
																			La 
																			manodopera 
																			diminuì 
																			a 
																			causa 
																			del 
																			calo 
																			delle 
																			nascite, 
																			il 
																			costo 
																			di 
																			estrazione 
																			delle 
																			materie 
																			prime 
																			aumentò 
																			a 
																			causa 
																			delle 
																			crescenti 
																			difficoltà 
																			per 
																			trovare 
																			nuovi 
																			giacimenti 
																			(i 
																			quali 
																			si 
																			trovavano 
																			in 
																			territori 
																			sempre 
																			più 
																			inaccessibili) 
																			e, 
																			infine, 
																			a 
																			parità 
																			di 
																			capitale 
																			si 
																			riusciva 
																			a 
																			produrre 
																			molto 
																			di 
																			meno.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			L’economia 
																			sovietica 
																			era 
																			rimasta 
																			indietro, 
																			ma 
																			abbiamo 
																			visto, 
																			ciò 
																			derivava 
																			soprattutto 
																			dai 
																			difetti 
																			intriseci 
																			del 
																			sistema 
																			centralizzato. 
																			Mentre 
																			l’occidente 
																			rinnovava 
																			le 
																			proprie 
																			econome 
																			entrando 
																			nell’epoca 
																			delle 
																			tecnologie 
																			informatiche 
																			e 
																			dell’innovazione 
																			produttiva, 
																			l’est 
																			sovietico 
																			restava 
																			legato 
																			ad 
																			un 
																			sistema 
																			arretrato 
																			di 
																			industrialismo 
																			figlio 
																			dello 
																			stato 
																			centralizzato. 
																			Va 
																			da 
																			se 
																			che 
																			le 
																			nuove 
																			tecnologie 
																			dell’informazione 
																			erano 
																			pericolose 
																			e 
																			distruttive 
																			per 
																			un 
																			sistema 
																			centralizzato, 
																			ma 
																			d’altronde 
																			il 
																			non 
																			adottarle 
																			condannò 
																			l’economia 
																			all’arretratezza.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Gorbaciov, 
																			consapevole 
																			dei 
																			difetti 
																			del 
																			sistema 
																			cercò 
																			di 
																			cambiare 
																			l’economia, 
																			ma 
																			proprio 
																			le 
																			sue 
																			riforme 
																			portarono 
																			al 
																			crollo 
																			del 
																			sistema. 
																			La 
																			ricostruzione 
																			(perestrojka) 
																			di 
																			Gorbaciov 
																			era 
																			indirizzata 
																			al 
																			disarmo 
																			e 
																			all’allentamento 
																			del 
																			controllo 
																			sovietico 
																			dell’Europa 
																			orientale, 
																			alla 
																			riforma 
																			economica 
																			e al 
																			decentramento 
																			del 
																			sistema 
																			politico.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			La 
																			supremazia 
																			del 
																			Partito 
																			Comunista, 
																			però, 
																			non 
																			era 
																			messa 
																			in 
																			discussione 
																			come 
																			nemmeno 
																			l’economia 
																			di 
																			comando, 
																			per 
																			questo 
																			l’opera 
																			di 
																			ricostruzione 
																			era 
																			debole 
																			poiché 
																			voleva 
																			risolvere 
																			la 
																			situazione 
																			sovietica 
																			partendo 
																			da 
																			quello 
																			stesso 
																			partito 
																			e da 
																			quello 
																			stesso 
																			sistema 
																			centralizzato 
																			che 
																			ne 
																			erano 
																			i 
																			maggiori 
																			mali.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			L’opera 
																			di 
																			riforma, 
																			quindi 
																			fu 
																			incostante 
																			e 
																			portò 
																			esclusivamente 
																			al 
																			crollo 
																			del 
																			sistema. 
																			Gorbaciov 
																			aveva 
																			grande 
																			fiducia 
																			nel 
																			sistema 
																			socialista, 
																			voleva 
																			risollevare 
																			il 
																			paese 
																			attraverso 
																			il 
																			partito, 
																			ma 
																			il 
																			partito 
																			era 
																			uno 
																			dei 
																			maggiori 
																			ostacoli 
																			per 
																			il 
																			cambiamento, 
																			anche 
																			perché 
																			la 
																			sua 
																			esistenza 
																			e il 
																			suo 
																			potere 
																			erano 
																			strettamente 
																			collegati 
																			con 
																			il 
																			sistema 
																			di 
																			controllo 
																			centralizzato.
																			 
																			
																			
																			Nella 
																			sua 
																			opera 
																			di 
																			riforma 
																			il 
																			presidente 
																			era 
																			riuscito 
																			ad 
																			avere 
																			l’appoggio 
																			dell’esercito 
																			e 
																			del 
																			KGB 
																			(i 
																			servizi 
																			segreti) 
																			anche 
																			perché 
																			era 
																			drammatico 
																			lo 
																			stato 
																			di 
																			arretratezza 
																			delle 
																			truppe, 
																			lo 
																			aveva 
																			dimostrato 
																			la 
																			campagna 
																			in 
																			Afghanistan. 
																			I 
																			generali, 
																			gelosi 
																			del 
																			proprio 
																			prestigio, 
																			appoggiarono 
																			le 
																			riforme 
																			soprattutto 
																			per 
																			ammodernare 
																			e 
																			ridimensionare 
																			efficacemente 
																			l’esercito. 
																			I 
																			servizi 
																			segreti, 
																			vicini 
																			alla 
																			realtà 
																			quotidiana, 
																			si 
																			resero 
																			conto 
																			che 
																			la 
																			situazione 
																			della 
																			popolazione 
																			era 
																			drammatica 
																			e 
																			che, 
																			d’altronde, 
																			schierarsi 
																			contro 
																			il 
																			nuovo 
																			corso 
																			del 
																			presidente 
																			esponeva 
																			il 
																			paese 
																			a 
																			preoccupanti 
																			divisioni 
																			e 
																			quindi 
																			al 
																			rischio 
																			di 
																			una 
																			guerra 
																			civile. 
																			Le 
																			resistenze 
																			maggiori 
																			provenivano 
																			invece, 
																			dagli 
																			apparati 
																			dello 
																			stato 
																			e 
																			del 
																			partito 
																			e 
																			dal 
																			mondo 
																			economico.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			La
																			
																			nomenklatura 
																			dello 
																			stato 
																			e il 
																			comitato 
																			centrale 
																			del 
																			partito 
																			non 
																			volevano 
																			diminuire 
																			il 
																			proprio 
																			controllo 
																			del 
																			paese 
																			e, 
																			d’altronde, 
																			i 
																			dirigenti 
																			delle 
																			imprese 
																			di 
																			stato 
																			si 
																			opponevano 
																			a 
																			qualsiasi 
																			processo 
																			di 
																			parziale 
																			privatizzazione. 
																			C’è 
																			da 
																			dire 
																			anche 
																			che 
																			sia 
																			i 
																			primi 
																			che 
																			i 
																			secondi 
																			si 
																			erano 
																			fortemente 
																			arricchiti 
																			grazie 
																			a 
																			quel 
																			mercato 
																			nero 
																			frutto 
																			dell’inefficienza 
																			di 
																			quello 
																			centralizzato. 
																			Ma 
																			tale 
																			sfruttamento 
																			poteva 
																			continuare 
																			solo 
																			se 
																			si 
																			conservava 
																			un 
																			sistema 
																			economico 
																			centralmente 
																			inefficiente. 
																			Riformare 
																			voleva 
																			dire 
																			cambiare 
																			troppo 
																			cose 
																			in 
																			un 
																			paese 
																			dove 
																			gli 
																			interessi 
																			della 
																			classe 
																			dirigente 
																			erano 
																			profondamente 
																			adattati 
																			alle 
																			falle 
																			e 
																			alle 
																			inefficienze 
																			dell’economia.
																			 
																			
																			
																			Da 
																			questi 
																			contrasti 
																			nacque 
																			la 
																			coraggiosa 
																			scelta 
																			di 
																			Gorbaciov. 
																			La 
																			storia 
																			sovietica 
																			è 
																			stata 
																			continuamente 
																			caratterizzata 
																			dai 
																			tentativi 
																			di 
																			riformare 
																			il 
																			sistema, 
																			dalla 
																			NEP 
																			di 
																			Lenin 
																			alle 
																			riforme 
																			economiche 
																			di 
																			Nikita 
																			Chruščëv 
																			e 
																			Aleksej 
																			Kosygin. 
																			In 
																			ogni 
																			caso 
																			il 
																			partito 
																			era 
																			sempre 
																			riuscito 
																			a 
																			riportare 
																			il 
																			sistema 
																			nell’ortodossia 
																			e 
																			sotto 
																			il 
																			suo 
																			controllo. 
																			Gorbaciov, 
																			consapevole 
																			di 
																			ciò, 
																			scavalcando 
																			il 
																			partito, 
																			si 
																			appellò 
																			direttamente 
																			all’opinione 
																			pubblica 
																			per 
																			far 
																			appoggiare 
																			le 
																			sue 
																			riforme.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Era 
																			necessario, 
																			però, 
																			liberalizzare 
																			l’informazione 
																			e i 
																			media 
																			per 
																			poter 
																			avere 
																			l’appoggio 
																			della 
																			popolazione. 
																			La
																			
																			perestrojka 
																			aveva 
																			bisogno 
																			di 
																			un 
																			appoggio 
																			forte, 
																			questo 
																			non 
																			poteva 
																			essere 
																			dato 
																			dal 
																			partito 
																			ma 
																			solo 
																			dell’opinione 
																			pubblica, 
																			per 
																			questo 
																			il 
																			presidente 
																			pose 
																			alla 
																			base 
																			della 
																			sua 
																			azione 
																			riformatrice 
																			la
																			
																			glasnost 
																			“la 
																			trasparenza” 
																			o 
																			meglio 
																			la 
																			“pubblicità” 
																			nel 
																			senso 
																			di 
																			“dominio 
																			pubblico”.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Solo 
																			il 
																			popolo 
																			poteva 
																			appoggiare 
																			il 
																			presidente 
																			contro 
																			le 
																			resistenze 
																			e 
																			gli 
																			interessi 
																			della
																			
																			nomenklatura. 
																			Ma 
																			la 
																			liberalizzazione 
																			dell’opinione 
																			pubblica 
																			si 
																			rivelò 
																			pericolosa 
																			in 
																			un 
																			paese 
																			che 
																			da 
																			più 
																			di 
																			settant’anni 
																			si 
																			trovava 
																			sotto 
																			lo 
																			stretto 
																			controllo 
																			del 
																			partito. 
																			Essa 
																			liberò 
																			forze 
																			centrifughe 
																			che 
																			distrussero 
																			l’Unione 
																			Sovietica, 
																			quali 
																			e 
																			soprattutto 
																			le 
																			forze 
																			nazionaliste 
																			che, 
																			spesso, 
																			si 
																			identificavano 
																			con 
																			quelle 
																			democratiche.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Non 
																			si 
																			vuole 
																			qui 
																			raccontare 
																			la 
																			storia 
																			degli 
																			ultimi 
																			giorni 
																			dell’unione 
																			sovietica, 
																			ma è 
																			bene 
																			ricordare 
																			che 
																			non 
																			furono 
																			esclusivamente 
																			le 
																			forze 
																			nazionali 
																			e 
																			indipendentistiche 
																			a 
																			portare 
																			al 
																			crollo.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			L’Unione 
																			Sovietica, 
																			esempio 
																			originale, 
																			cedette 
																			sotto 
																			il 
																			peso 
																			dei 
																			difetti 
																			intrinseci 
																			al 
																			suo 
																			sistema 
																			economico-politico. 
																			Era 
																			quest’ultimo 
																			ad 
																			aver 
																			fallito, 
																			il 
																			crollo 
																			era 
																			solo 
																			una 
																			questione 
																			di 
																			tempo.
																			 
																			
																			 
                          
                          Riferimenti 
                          bibliografici:
                           
																			
																			
																			Manuel 
																			Castells, 
																			Volgere 
																			di 
																			Millennio, 
																			Università 
																			Bocconi, 
																			Milano 
																			2008.
																							
																			
																			
																			
																			
																							
																			 
																			
																			