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attualità


N. 29 - Maggio 2010 (LX)

CONSAPEVOLI TRENTENNI
libertà vo cercando
ch’è sì cara...
di Giovanna D'Arbitrio

 

Il mio interesse per i giovani di oggi mi porta a cercare in loro quelle positività spesso non riconosciute dalla società all’attuale generazione, nella quale invece spesso si riscontrano grandi pregi e talenti.

 

Resto colpita soprattutto da quei valenti e colti “trentenni” che in ogni campo dello scibile umano si distinguono per capacità, serio impegno e spiccata personalità. Credo che siano particolarmente lodevoli i loro sforzi per sfuggire all’imperante omologazione di una cultura di massa nei paesi industrializzati, oppure nell’affrontare grandi difficoltà di accesso all’istruzione in quelli sottosviluppati.

 

Penso ai miei figli, ai loro amici, a tanti giovani che ho conosciuto , “cittadini del mondo” che affrontano con coraggio una dura realtà, viaggiando continuamente. Notevole il numero delle ragazze che si destreggiano, come equilibriste sulla corda, tra impegni familiari e incarichi lavorativi ad alta responsabilità...

 

Ho conosciuto a Londra, Giulia Crepaldi, seria giornalista italiana, scrittrice e aspirante scenografa, Claire Hornsby, abile avvocato, Suen Lyn, brillante manager di Singapore e tante altre in Italia e all’estero.


Ho pensato ancor più a tutto ciò quando mi è stato regalato un libro, scritto da un amico di mio figlio, Andrea Comincini, un ragazzo di Sabaudia, luogo molto amato dalla nostra famiglia. Ne faccio una sorta di recensione, ritenendolo quasi un emblema del desiderio di libertà di una fascia generazionale che si pone al di là di tutti gli schemi mentali precostituiti.


Sulla copertina c’è l’immagine di una catena spezzata, in alto titolo e sottotiolo, entrambi molto significativi: “Itinerari Filosofico - Letterati” (per una politica dell’emancipazione). Dalla breve biografia si apprende che Andrea Comincini, nato ad Alghero, laureato in filosofia, ha conseguito poi un dottorato di ricerca a Dublino nel Dipartimento di Italianistica, presso l’università UCD, dove ha lavorato anche in qualità di Senior Tutor, attualmente saggista e scrittore pubblicista, è apprezzato in particolare per i suoi testi sul filosofo e poeta C. Michelstaedter.


Nell’introduzione l’autore stesso descrive gli obiettivi che si propone, avvalendosi nella prima parte di opere di storia e filosofia e, nella seconda, di testi di romanzieri, scrittori e poeti che, sebbene di idee e spesso di posizioni politiche distanti, sono “ esemplari nel decifrare la grettezza di certi luoghi comuni, l’apatia delle classi dirigenti, il cinismo ipocrita delle credenze ufficiali”.


L’obiettivo finale è dunque quello di offrire dei percorsi critici al lettore, cioè “un po’ di acqua fresca nel deserto dell’informazione quotidiana”, come egli afferma.


Ho letto il libro in un paio di giorni, poiché malgrado la difficoltà dei temi trattati, è scritto in uno stile scorrevole, conciso, essenziale che, tenendo sempre vivo l’interesse, stimola il lettore ad arrivare in fretta alle ultime pagine.


Ho telefonato ad Andrea per congratularmi con lui, puntualizzando tuttavia il mio rifiuto verso tutte le dittature, non solo di destra, ma anche di sinistra. Mi ha risposto che è d’accordo con me e che ha le idee chiare in merito, pur schierandosi a sinistra in un modo “moderno”, cioè senza i dualistici schemi mentali del passato, i pregiudizi, le ipocrisie: l’obiettivo del libro è quello di lasciar libertà di scelta al lettore . Ha concluso dicendo: - Ho trattato le tesi di autori certamente distanti dalle mie idee politiche: - Pessoa per esempio era monarchico.

 

Credo, infatti, che l’opera preceda l’autore e le sue idee e che anche da un conservatore possano nascere intuizioni che rendano l’uomo più libero -. Ritengo che in fondo Andrea, come tanti giovani (e non solo giovani!),si chieda perché l’Umanità debba sempre ricadere negli stessi errori ed orrori, spesso senza alcun rispetto per la libertà e i diritti umani di tante persone, soprattutto di quelle più deboli.


In effetti, dialogando con maturi e consapevoli giovani della sua età dalla mentalità aperta, ho compreso che in loro sono vivi e presenti i valori di libertà e democrazia, nel rispetto dei diritti umani e civili, senza distinzioni di popoli e razze.


 

 

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