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N. 90 - Giugno 2015 (CXXI)

il piano Spagnolo per invadere l'Australia

rivalità SPAGNA-Gran Bretagna
di Fabio Foria

 

Alla fine del Settecento la Spagna era pronta ad attaccare l'Australia e aggiungere così un ulteriore tassello al suo vasto impero.

 

La clamorosa scoperta arriva direttamente dall'immensa isola oceaniana dove Chris Maxworthy, investigatore storico e vicepresidente dell'AAMH (Associazione Australiana di Storia Marittima), scavando tra gli archivi relativi all'Armada Española, si è imbattuto nelle carte di questo ambizioso piano del quale si è ipotizzata a lungo l’esistenza ma senza prove concrete.

 

Gli stessi storici spagnoli, notoriamente ben informati e documentati, non hanno mai disposto di elementi tali da sbilanciarsi con assoluta sicurezza sulla vicenda, a dimostrazione della tantissime lacune che ancora oggi, soprattutto per mancanza di fonti attendibili, impediscono di fare chiarezza su innumerevoli aspetti della straordinaria storia della Spagna.

 

«Il piano prevedeva di attaccare Sydney dalle colonie spagnole in Sud America con una gigantesca flotta di 100 navi di media grandezza equipaggiate con cannoni e bombe incendiarie. L'obiettivo era la resa dei britannici e la loro espulsione dall'Australia, con conseguente supremazia nel Pacifico», riferisce Maxworthy.

 

Le bombe incendiarie, come sostiene ancora lo studioso, servivano non solo per distruggere velocemente le modeste costruzioni australiane, fatte per lo più di legno, ma anche per scatenare un clima infernale di agitazione e panico al punto da obbligare i britannici ad alzare bandiera bianca e a lasciare volontariamente l'isola.

 

La Gran Bretagna giunse in Australia nel 1780 grazie alla spedizione della Royal Navy guidata dal leggendario capitano James Cook. Nel 1788, con Arthur Phillip governatore, si decise di renderla una colonia penale visto che la quantità di spazio a disposizione era perfetta per trasferire l'eccedente di prigionieri che ormai la madrepatria faceva fatica a ospitare.

 

La Spagna non gradì la mossa in quanto quel distaccamento rappresentava un pericolo reale per i suoi possedimenti in Sud America e nelle Filippine, facilmente raggiungibili (e attaccabili) partendo dall'Australia.

 

Il campanello d'allarme venne lanciato da Alessandro Malaspina, comandante italiano al servizio della marina spagnola, a capo della spedizione scientifica che visitò Port Jackson (l'odierno porto di Sydney) nel 1793. Nel suo report redatto dopo il viaggio si parlava specificatamente dell'intenzione dei britannici di utilizzare l'Australia anche per scopi commerciali che includevano, laddove ritenuto necessario in ottica espansionistica, l'assalto alle colonie spagnole più prossime.

 

Malaspina ricevette l'appoggio del suo secondo, José de Bustamante, che nel 1796 fu nominato governatore del Paraguay e di Argentina e Uruguay (in qualità di comandante generale della flotta del Río de la Plata, il fiume che delimita i due paesi).

 

In questa duplice veste da plenipotenziario sudamericano presentò a re Carlo IV il suo piano per attaccare l'Australia e sfidare la Gran Bretagna in una battaglia navale nel mezzo dell'oceano. Il sovrano approvò senza indugi il progetto, autorizzando immediatamente la costruzione dei 100 vascelli a Montevideo e il potenziamento delle difese dei domini latino-americani, conscio dei rischi che la vicinanza britannica avrebbe comportato.

 

Diversi storici sostengono che l'Armada Española riuscì effettivamente a conquistare l'Australia, ma si trattò di un'occupazione fugace: infatti i britannici, riluttanti a perdere il controllo di un'area così strategica per i loro affari, si riappropriarono rapidamente della colonia grazie alla loro superiorità militare.

 

Vero o meno, il piano del Bustamante subì prima un rinvio e poi fu abbandonato definitivamente nonostante l'irritazione che si registrava a Madrid per gli atteggiamenti arroganti della Gran Bretagna nel Pacifico.

 

Dopo il nulla di fatto al tramonto del Settecento, non andò meglio agli albori dell'XIX secolo: da lì a poco sarebbe scoppiata la Guerra d'Indipendenza Spagnola, con Napoleone Bonaparte a dirigere in prima persona l'avanzata delle truppe francesi in terra iberica, e le due protagoniste/antagoniste dell'affaire australiano, Spagna e Gran Bretagna, si allearono in funzione anti-napoleonica.

 

Il conflitto, protrattosi per sei anni (1808-1814), fu una delle cause, forse la principale, che evitò una successiva realizzazione del progetto.



 

 

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