N. 31 - Luglio 2010 
                          
                          (LXII)
																						PENSIERI, PENSIERI, PENSIERi
																						Pane & acqua, nucleare & giustizia
																						di Giovanna D'Arbitrio
																			
																			 
																			
																			
																			I 
																			pensieri 
																			scorrono 
																			liberamente 
																			nella 
																			mente 
																			e mi 
																			fermo 
																			a 
																			considerare 
																			come 
																			essi 
																			passino 
																			velocemente 
																			da 
																			un 
																			soggetto 
																			all’altro, 
																			per 
																			associazioni 
																			di 
																			idee, 
																			similitudini, 
																			ricordi.
																			 
																			
																			
																			Arrivano 
																			così 
																			frammenti 
																			di 
																			poesie 
																			e 
																			prose, 
																			frasi 
																			di 
																			persone 
																			comuni 
																			o di 
																			grandi 
																			personaggi, 
																			eventi 
																			passati 
																			e 
																			presenti, 
																			in 
																			una 
																			sorta 
																			di 
																			“stream 
																			of 
																			consciousness” 
																			alla 
																			James 
																			Joyce.
																			 
																			
																			
																			Ascolto 
																			distrattamente 
																			la 
																			TV e 
																			tra 
																			le 
																			tante 
																			notizie 
																			che 
																			come 
																			sempre 
																			massacrano 
																			Napoli.
																			
																			
 
																			
																			
																			Ebbene 
																			sì, 
																			anche 
																			il 
																			pane 
																			qui 
																			viene 
																			prodotto 
																			in 
																			modo 
																			illegale 
																			con 
																			forni 
																			improvvisati 
																			e 
																			poco 
																			puliti, 
																			venduto 
																			qua 
																			e là 
																			senza 
																			alcun 
																			rispetto 
																			di 
																			norme 
																			igieniche, 
																			ma a 
																			prezzo 
																			tanto 
																			basso 
																			da 
																			attirare 
																			molte 
																			famiglie 
																			che 
																			sono 
																			in 
																			difficoltà 
																			per 
																			l’attuale 
																			crisi 
																			e 
																			per 
																			l’Euro, 
																			moneta 
																			sfuggita 
																			ad 
																			ogni 
																			controllo, 
																			che 
																			ha 
																			dimezzato 
																			stipendi, 
																			risparmi 
																			e 
																			potere 
																			d’acquisto.
																			
																			
																			 
																			
																			“Pane 
																			ti 
																			spezzan 
																			gli 
																			umili 
																			ogni 
																			giorno, 
																			lieti 
																			se 
																			già 
																			non 
																			manchi 
																			alla 
																			lor 
																			mensa….” 
																			recita 
																			la 
																			mia 
																			mente 
																			rivedendo 
																			la 
																			poesia 
																			di 
																			Pastonchi 
																			scritta 
																			con 
																			bella 
																			grafia 
																			sul 
																			quaderno 
																			delle 
																			elementari 
																			e 
																			poi 
																			ecco 
																			i 
																			libri 
																			di 
																			storia 
																			dove 
																			spesso 
																			leggevo 
																			di 
																			tumulti 
																			e 
																			violenze 
																			causati 
																			da 
																			gente 
																			affamata 
																			che 
																			dava 
																			l’assalto 
																			ai 
																			forni 
																			per 
																			rubare 
																			pane 
																			e 
																			farina, 
																			come 
																			nel 
																			famoso 
																			episodio 
																			del 
																			1629 
																			descritto 
																			dal 
																			Manzoni 
																			nei 
																			“ 
																			Promessi 
																			Sposi” 
																			e in 
																			tanti 
																			altri, 
																			in 
																			periodi 
																			di 
																			crisi 
																			e 
																			carestia 
																			lungo 
																			il 
																			percorso 
																			storico 
																			dell’umanità 
																			fino 
																			ai 
																			nostri 
																			giorni.
																			
																			
 
																			
																			
																			Come 
																			non 
																			pensare 
																			a 
																			grano 
																			e 
																			riso 
																			che 
																			cominciano 
																			a 
																			scarseggiare 
																			in 
																			alcuni 
																			paesi 
																			per 
																			diversi 
																			motivi: 
																			mutazioni 
																			climatiche, 
																			maggiore 
																			quantità 
																			di 
																			semi 
																			utilizzati 
																			per 
																			l’allevamento 
																			del 
																			bestiame 
																			o 
																			addirittura 
																			per 
																			la 
																			produzione 
																			di 
																			biocarburanti, 
																			ulteriore 
																			impennata 
																			dei 
																			prezzi 
																			dovuta 
																			alla 
																			crisi 
																			internazionale, 
																			impiego 
																			di 
																			OGM 
																			nell’agricoltura 
																			con 
																			speculazioni 
																			di 
																			tutti 
																			i 
																			tipi...
 
																			
																			
																			E 
																			d’inverno 
																			piove, 
																			piove, 
																			piove 
																			in 
																			Italia, 
																			paese 
																			ricco 
																			di 
																			fiumi, 
																			laghi 
																			e 
																			cascate. 
																			Quanta 
																			acqua! 
																			Ma 
																			dove 
																			va a 
																			finire 
																			tutta 
																			quest’acqua 
																			se 
																			poi 
																			non 
																			ce 
																			n’è 
																			abbastanza 
																			e 
																			bisogna 
																			privatizzarne 
																			la 
																			gestione?
 
																			
																			“Laudato
																			
																			sì,
																			
																			mì
																			
																			Signore
																			
																			per
																			
																			sor
																			
																			Acqua,
																			
																			la
																			
																			quale 
																			è 
																			multo
																			
																			utile
																			
																			et 
																			humile 
																			et 
																			pretiosa 
																			et 
																			casta”.
																			 
																			
																			
																			Caro 
																			San 
																			Francesco, 
																			avevi 
																			proprio 
																			ragione 
																			tu, 
																			ma 
																			oggi 
																			“non 
																			c’è 
																			più 
																			religione!”, 
																			come 
																			diceva 
																			talvolta 
																			Totò 
																			nei 
																			suoi 
																			film.
																			 
																			
																			
																			Il 
																			Tg 
																			va 
																			avanti 
																			ed 
																			ecco 
																			il 
																			petrolio 
																			che 
																			insozza 
																			i 
																			mari 
																			e 
																			causa 
																			immani 
																			danni 
																			all’ambiente 
																			e 
																			ancora 
																			la 
																			guerra 
																			in 
																			Afghanistan 
																			con 
																			altri 
																			morti, 
																			le 
																			tensioni 
																			in 
																			Medio 
																			Oriente, 
																			l’Iran 
																			e il 
																			pericolo 
																			di 
																			armi 
																			nucleari…
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Aveva 
																			ragione 
																			Celentano 
																			quando 
																			cantava 
																			“Ogni 
																			atomica 
																			è 
																			una 
																			boccia 
																			e i 
																			birilli 
																			son 
																			l’Umanità. 
																			Il 
																			capriccio 
																			di 
																			un
																			
																			capoccia 
																			e 
																			il 
																			mondo 
																			in 
																			aria 
																			salterà”.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Speriamo 
																			proprio 
																			di 
																			no.
																			 
																			
																			
																			È 
																			strano 
																			poi 
																			che 
																			nessuno 
																			pensi 
																			ai 
																			pericoli 
																			delle 
																			centrali 
																			nucleari, 
																			soprattutto 
																			su 
																			territori 
																			ad 
																			alto 
																			rischio 
																			sismico, 
																			come 
																			l’Italia. 
																			Ce 
																			ne 
																			dovessero 
																			regalare 
																			qualcuna 
																			anche 
																			in 
																			Campania?
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Tra 
																			Vesuvio, 
																			Epomeo 
																			e 
																			Campi 
																			Flegrei, 
																			non 
																			so 
																			se 
																			mi 
																			spiego!
																			
																			
																			 
																			
																			
																			I 
																			rifiuti 
																			tossici 
																			già 
																			ci 
																			sono, 
																			magari 
																			possiamo 
																			aggiungere 
																			anche 
																			un 
																			po’ 
																			di 
																			scorie 
																			radioattive.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Perché 
																			no?!
																			 
																			
																			
																			Ah 
																			giustizia, 
																			giustizia, 
																			dove 
																			sei?
																			 
																			
																			
																			L’impunità 
																			dei 
																			potenti 
																			è 
																			una 
																			costante 
																			nella 
																			storia 
																			del 
																			pianeta 
																			Terra.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Caro 
																			Martin 
																			Luther 
																			King, 
																			fosti 
																			davvero 
																			saggio 
																			nell’affermare 
																			che 
																			“l’ingiustizia 
																			in 
																			qualsiasi 
																			luogo 
																			è 
																			una 
																			minaccia 
																			alla 
																			giustizia
																			
																			ovunque”, 
																			poiché 
																			davvero 
																			i 
																			cattivi 
																			esempi 
																			si 
																			possono 
																			espandere 
																			a 
																			macchia 
																			d’olio.
																			 
																			
																			
																			Allora 
																			che 
																			fare?
																			 
																			
																			
																			Non 
																			ci 
																			resta 
																			che 
																			lottare 
																			per 
																			i 
																			nostri 
																			ideali 
																			e 
																			sperare, 
																			come 
																			il 
																			poeta 
																			J. 
																			Carrera 
																			Andrade 
																			che 
																			scrisse: 
																			“Verrà 
																			un 
																			giorno 
																			più 
																			puro 
																			degli 
																			altri:/ 
																			scoppierà 
																			la 
																			pace 
																			sulla 
																			Terra/ 
																			come 
																			un 
																			sole 
																			di 
																			cristallo… 
																			Nessuno 
																			verserà 
																			più 
																			il 
																			sangue 
																			del 
																			fratello... / 
																			Il 
																			mondo 
																			apparterrà 
																			alle 
																			fonti 
																			e 
																			alle 
																			spighe/ 
																			che 
																			imporranno 
																			il 
																			loro 
																			impero/ 
																			di
																			
																			abbondanza 
																			e 
																			freschezza,/ 
																			senza 
																			frontiere”.
																							
																			 
																			
																			