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N. 29 - Ottobre 2007

VICENTE FOX

Sotto inchiesta l'ex presidente messicano

di Stefano De Luca

 

Le foto pubblicate da una rivista del suo ranch di lusso, che sembrava essere stato ristrutturato estesamente, nonché costosamente, hanno scatenato un fiume di domande sull’origine delle sue ricchezze.

 

Secondo gli accusatori Vicente Fox, ex Presidente del Messico, non avrebbe potuto permettersi un'abitazione del genere con lo stipendio che percepiva per la sua carica istituzionale.

 

Un senatore messicano, Ricardo Monreal, ha presentato una denuncia contro l'ex capo dello Stato per vari reati, fra cui arricchimento illecito e abuso di potere.

  

Eletto Presidente del Messico nel 2000 Vicente Fox, che in precedenza aveva ricoperto anche la presidenza del gruppo Coca-Cola nello Stato centro-americano, è rimasto in carica fino al dicembre 2006.

 

Alla fine del suo mandato presidenziale venne aspramente contestato dalle opposizioni e censurato dalla Corte elettorale con l'accusa di aver favorito la campagna elettorale di Felipe Calderón, suo compagno di partito, alla Presidenza della Federazione messicana.

 

La Giunta di coordinamento politico della Camera dei deputati messicana ha approvato all'unanimità la costituzione di una commissione speciale per investigare sull'origine del patrimonio dell'ex Presidente Vicente Fox, sospettato di sottrazione di denaro pubblico.

 

Oltre al voto favorevole alla creazione della commissione parlamentare del Partito della rivoluzione democratica (Prd), formazione di sinistra, e dei centristi del Partito della rivoluzione istituzionale (Pri), anche il Partito di azione nazionale (Pan), attualmente al governo, al quale apparteneva Fox, ha approvato la proposta.

 

Il via libera del Partito di azione nazionale è arrivato nonostante il parere negativo del presidente della giunta, Hector Larios.

 

Quest'utlimo, esponente autorevole del Pan, ha infatti espresso le sue perplessità affermando che “la Camera non è un pubblico ministero”.

 

La commissione, che sarà costituita la prossima settimana, analizzerà il controllo svolto dall'Auditoria superiore della federazione (un organismo analogo alla nostra Corte dei conti).

 

Questo controllo riguarda le spese della presidenza Fox (servizi personali, servizi generali, beni mobili e immobili) che furono equivalenti, nel solo 2006, ad oltre 100 milioni di euro.


In una lettera alla stampa, l'ex capo dello Stato ha affermato di essere d'accordo che si indaghi a fondo sull'origine del suo patrimonio perché “colui che non deve nulla, non teme nulla”.

 

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