Le foto pubblicate da una rivista del
suo ranch di lusso, che sembrava essere stato
ristrutturato estesamente, nonché costosamente, hanno
scatenato un fiume di domande sull’origine delle sue
ricchezze.
Secondo gli accusatori Vicente Fox,
ex Presidente del Messico, non avrebbe potuto
permettersi un'abitazione del genere con lo
stipendio che percepiva per la sua carica
istituzionale.
Un senatore messicano, Ricardo
Monreal, ha presentato una denuncia contro l'ex capo
dello Stato per vari reati, fra cui arricchimento
illecito e abuso di potere.
Eletto Presidente del Messico nel
2000 Vicente Fox, che in precedenza aveva ricoperto
anche la presidenza del gruppo Coca-Cola nello Stato
centro-americano, è rimasto in carica fino al
dicembre 2006.
Alla fine del suo mandato presidenziale venne
aspramente contestato dalle opposizioni e censurato
dalla Corte elettorale con l'accusa
di
aver favorito la campagna elettorale di Felipe
Calderón, suo compagno di partito, alla Presidenza
della Federazione messicana.
La Giunta di coordinamento politico
della Camera dei deputati messicana ha approvato
all'unanimità la costituzione di una commissione
speciale per investigare sull'origine del patrimonio
dell'ex Presidente Vicente Fox, sospettato di sottrazione di
denaro pubblico.
Oltre al voto favorevole alla
creazione della commissione parlamentare del Partito
della rivoluzione democratica (Prd), formazione di
sinistra, e dei centristi del Partito della
rivoluzione istituzionale (Pri), anche il Partito di
azione nazionale (Pan), attualmente al governo, al
quale
apparteneva Fox, ha approvato la proposta.
Il via libera del Partito di azione
nazionale è arrivato
nonostante il parere negativo del presidente della
giunta, Hector Larios.
Quest'utlimo, esponente autorevole
del Pan, ha infatti espresso le sue perplessità
affermando che “la Camera non è un pubblico
ministero”.
La commissione, che sarà costituita
la prossima settimana, analizzerà il controllo
svolto dall'Auditoria superiore della federazione
(un organismo analogo alla nostra Corte dei conti).
Questo controllo riguarda
le spese della presidenza Fox (servizi personali,
servizi generali, beni mobili e immobili) che furono
equivalenti, nel solo 2006, ad oltre 100 milioni di
euro.
In una lettera alla stampa, l'ex capo dello Stato ha
affermato di essere d'accordo che si indaghi a fondo sull'origine
del suo patrimonio perché “colui che non deve nulla, non
teme nulla”.