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N. 25 - Giugno 2007

Le verità relative

Padroni o servi della tecnologia?

di Sergio Sagnotti

Il processo tecnologico ha il fine di migliorare la qualità della vita oppure viene usato per altri scopi?

Se 1000 anni fa avessero potuto vedere, con una sfera di vetro, ciò che il processo tecnologico avrebbe riservato all’umanità, certamente la stupore e la meraviglia sarebbero state le prime reazioni…

Televisione, telefonini, internet rappresentano solamente alcune di quelle conquiste che hanno contribuito a far diventare il mondo più piccolo; sicuramente, posti in questo modo, i fatti sembrerebbero supportare la tesi che la tecnologia è al servizio dell’uomo per migliorarne le condizioni di vita; c’è però una cosa che ci sfugge, una particolarità intrinseca che questi mezzi posseggono e cioè che oltre ad essere beni di “prima necessità”, hanno anche il potere di fungere da mezzo di propaganda e di divulgazione.

A chi per esempio non è arrivato sul cellulare tempo fa un sms di propaganda politica o pubblicitaria? Oppure quante volte in televisione vediamo film o programmi che in realtà hanno la funzione di “indottrinare” o far conoscere in maniera spudoratamente di parte degli avvenimenti politici, storici, sportivi o culturali?

Provate per esempio a vedere il servizio di una partita di calcio commentato e realizzato da un telecronista palesemente di parte, quale sarebbe il risultato?

Altro fattore è quello della pubblicità, che usufruisce del mezzo televisivo e che spinge l’utente verso l’acquisto di uno o dell’altro prodotto; se la televisione indica un percorso molta gente lo segue, tramite essa si può far cambiare idea a molte persone su avvenimenti che in realtà sono andati in maniera totalmente diversa, dettare mode e tendenze nonché canoni di bellezza…

In passato, in un epoca molto remota, l'emblema della bellezza femminile era rappresentata dalla donna grassa, in quanto, con una costituzione così prorompente, metteva in risalto agli occhi degli altri le grandi doti di cacciatore del compagno; più avanti nel tempo, negli anni '50 e '60 il sogno erotico di molti uomini veniva rappresentato dalla donna giunonica, simile alla modella della pubblicità della Coca Cola che faceva sognare migliaia di uomini.

Nei tempi moderni il gusto collettivo è cambiato ma i motivi sono vaghi; forse i mezzi di comunicazione sono riusciti ad influenzaree e variare i gusti di migliaia di persone? oppure noi siamo completamente cambiati rispetto ai nostri nonni? e quale è la causa di questo?

In passato cambiava il mezzo di propaganda come poteva essere il teatro, oppure le opere letterarie come la Divina Commedia di Dante Alighieri, in cui svariati avversari politici e uomini del tempo venivano collocati nei più disperati luoghi di sofferenza; ragionando sulla grande religiosità e superstizione caratterizzante quel tempo, figuriamoci cosa avranno pensato i lettori di allora a proposito di quelle persone!

La tecnologia nell'ultimo secolo è stata molto spesso piegata a voleri politici, usata como mezzo di diffusione di false verità o comunque di verità che tendevano a ricostruire i fatti con l'occhio partigiano.

Per fare un esempio, è sufficiente pensare ai danni che può causare un mezzo tecnologico che molti oggi considerano obsoleto, la radio.

Tramite la radio, in un paese non tanto distante da noi, in Africa nel Rwuanda, si è riusciti ad orchestrare uno dei più grandi crimini contro l'umanità di tutta la storia, un genocidio! si proprio così! con un piccolo mezzo tecnologicamente molto semplice, si davano le istruzioni per l'olocausto africano...figuriamoci cosa si può fare con una TV...

A riportarci un altro esempio della potenza del mezzo televisivo è il cinema stesso con il film "Sesso e Potere" di Barry Levinson.

Nel film, mancano due settimane alle elezioni per la presidenza degli Stati Uniti ed il presidente uscente è coinvolto in uno scandalo sessuale con una minorenne all'interno della stessa Casa Bianca; per coprire lo scandalo e distrarre l'opinione pubblica dall'accaduto, viene ingaggiato un esperto di mass-media con il compito di trovare una soluzione.

La soluzione è ben presto trovata, si manipolerà la stampa, la televisione e la popolazione ingaggiando un noto produttore e regista che avrà il compito di mettere in scena, con l'ausilio di tutti i mezzi tecnologici di divulgazione possibili, una finta guerra in Albania da parte degli USA.

La televisione crea per l'occasione finti reportage di guerra, pseudo eroi nazionali (attori) con tanto di funerali ufficiali, fino ad arrivare all' attacco terroristico di kamikaze albanesi (tema sempre di moda).

E' curioso notare, oltre all'attualità dei temi trattati, come il cinema yankee sia notevolmente legato alle vicende politiche del paese stesso; si può citare per esempio "Rocky IV"  in cui si facevano convergere le attenzioni di chi guardava sul tema della guerra fredda (film del 1985); altro esempio recente con annesse problematiche politiche più "fresche", che possiamo prendere in esame, è la pellicola "Attacco al Potere" di Edward Zwick; un gruppo di terroristi islamici "attenta" lo stile di vita americano, nel lungometraggio si evidenzia il dualismo feroce che è sullo sfondo della politica internazionale recente, il tema occidente-oriente ed il terrorismo di matrice islamica; il suddetto film è uscito nelle sale nel 1998, tre anni prima degli attentati del 2001...

Sarebbe sufficiente comunque riportare un esempio su tutti, chi di noi da bambino guardando film e cartoni animati western non ha mai "odiato" gli indiani? tramite la televisione venivano rappresentati come sanguinari assassini senza scrupoli ma nella realtà storica la loro colpa era solamente quella di difendere le loro terre...

La tecnologia forse aiuta a vivere meglio anzi sicuramente è così ma è un bene preziosissimo che nelle mani sbagliate può creare più danni di un mondo senza di essa; è un mezzo per rendere il mondo più piccolo non più falso, è un mezzo per rendere il pianeta più colto non più ottuso, un mezzo per dare spazio a tutti e rendere le menti libere e non indottrinate.

La seconda rivoluzione industriale ha rappresentato per la storia contemporanea l'inizio di anni positivi come la "belle epoque" ma anche anni burrascosi, bellicosi e travagliati come le guerre mondiali pagate a caro prezzo dal genere umano; è la speranza di tutti che questa terza rivoluzione industriale non porti nuovi anni bui e non ci avvii ad un abuso violento delle innovazioni.

Si potrebbe andare oltre parlando per esempio dei cosiddetti “messaggi subliminali” propagati tramite le tecnologie audio e video…ma gli interrogativi non cambierebbero, è realmente questo il prezzo che dobbiamo pagare per vivere meglio? Ne vale la pena?

Noi consumatori siamo schiavi oppure padroni della tecnologia?

 

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