Tomás
Saraceno
UN PERCORSO Tra
arte e sostenibilità
di Francesco
Antinolfi
Tomás Saraceno nasce a San Miguel de
Tucuman, in Argentina, nel 1973,
studia architettura all’Università
di Buenos
Aires
e completa il suo percorso di studi
post-universitari oltreoceano, alla Staedelschule, a
Francoforte, dove conosce Daniel
Birnbaum, curatore della 53ª Biennale
di Venezia,
alla quale ebbe accesso diretto e
anche un’opportunità di esposizione.
Artista visionario e poliedrico, la
cui ricerca creativa unisce arte,
scienze naturali e sociali, Tomás
Saraceno invita a cambiare punto di
vista sulla realtà e a entrare in
connessione con elementi non umani,
che diventano protagonisti delle sue
installazioni.

Tomas Saraceno
Tra i suoi progetti più celebri,
entrambi di durata ultradecennale,
il primo di questi, nato nel 2002,
s’intitola Cloud Cities e si
compone di una serie di
installazioni, eseguite nel corso
degli anni, di cosiddette città e
luoghi fluttuanti che sfidano il
concetto di luogo, spazio e gravità,
spesso realizzati da gonfiabili
fatti in materiale riciclato con cui
lo spettatore può interagire.

Cloud cities
(2011)

3
Cloud
cities
(2011)
L’altra serie di installazioni nasce
invece con la comunità di
ricercatori internazionali
denominata Museo Aero Solar
con mostre e progetti in giro per il
mondo incentrati sulla
trasformazione di materiali di
plastica in sculture galleggianti
nell’aria.
Evoluzione di questo progetto è l’Aerocene
Foundation, iniziativa
inaugurata da Saraceno nel 2015. L’8
novembre dello stesso anno la
fondazione realizza il primo volo
certificato di un pallone
aerostatico completamente
sostenibile, che ha spiccato il volo
nel mezzo del suggestivo panorama
del Parco Nazionale delle sabbie
bianche in New Mexico.
Il
progetto Aerocene ha come
scopo quello di invitare alla
partecipazione e all’azione
collettiva unendo arte, scienza ed
educazione, realizzando così una
piattaforma di conoscenza condivisa
visionaria e aperta. Con l’obiettivo
di cercare una comprensione profonda
del nostro pianeta e di tutte le sue
complicazioni fisiche, naturali e
sociali per progettare nuovi modi di
muoversi, abitare e stare insieme
sul pianeta Terra, il lavoro indaga
e cerca risposte rispetto alla
contemporanea e problematica
dipendenza da combustibili fossili e
idrocarburi e all’inquinamento.

Aerocene, lancio Aerocene
Explorer, 2017

Aerocene,
2015
Oltre all’aspetto ambientale ed
etico, un’altra grande fonte
d’ispirazione artistica per Tomás
Saraceno è rappresentata da sempre
dai ragni. Anche in quest’ambito
l’artista argentino è riuscito a
costruire nel corso degli anni
svariate collaborazioni e progetti
che legano scienza, arte e
architettura, volti alla
ricostruzione dell’habitat creato
dai ragni realizzando ragnatele
tridimensionali, riunite sotto il
progetto denominato Arachnofilia
(2006) e parallelamente accompagnato
dal progetto Spider Music che
nasce dall’interesse di Saraceno
verso i suoni che producono i ragni
nei loro spostamenti, non udibili
dall’orecchio umano.
L’esposizione Arachnophilia è
stata presentata da Tomás Saraceno
durante la 58ª
Biennale Arte di Venezia con
la realizzazione di un microcosmo
all’interno di una struttura chiusa
fuori dal padiglione centrale nei
Giardini, dove venne installata una
grande ragnatela tessuta su
un’intelaiatura aperta.
3
Arachnophilia (2019)

Arachnophilia
Tra
le altre opere incluse nel progetto
Arachnophilia figurano: 14
billions 2010, installazione
eseguita tramite una stampa 3d di
una ragnatela di vedova nera. La
“stampa” così formata, colorata di
nero, inserita in una stanza bianca
crea un effetto di contrasto
attraverso i due colori, mentre del
2013 c’è il progetto In Orbit, opera
che l’artista argentino nella piazza
Ständehaus di Düsseldorf. Sviluppata
su diversi livelli di ragnatele,
impreziosite da morbide sfere
argentee, l’installazione invitava
il visitatore a salire sul viluppo
per godersi la vista della piazza
dall’alto.

14 billions
(2010)

3
In Orbit
(2013)
In
linea con la sua filosofia di vivere
“dentro e oltre il pianeta Terra”,
Saraceno cerca di sfruttare e
mettere in comunicazione diverse
discipline e forme di sapere per
abbattere le barriere geografiche,
fisiche, comportamentali e sociali.
Le sue opere consistono
principalmente in interventi
artistici di grande respiro, un
misto tra arte e architettura,
installazioni che si caratterizzano
per lo sfruttamento degli spazi
all’interno delle quali sono
inserite e che si basano su un
obiettivo preciso: una riconnessione
tra l’uomo e la natura, la ricerca
di nuovi modelli di sostenibilità,
il desiderio di ideare e progettare
strutture a basso impatto, abitabili
ed energicamente sufficienti.
Riferimenti bibliografici:
www.elledecor.com
www.inabottle.it/it/cultura/tomas-saraceno
www.domusweb.it
www.labiennale.org
www.arte-sur.org/home/tomas-saraceno-14-billions-working-title/
Le
immagini sono tratte da:
www.palazzostrozzi.org
www.domusweb.it
www.galleryhundai.com
www.labiennale.org
www.arte-sur.org/home/tomas-saraceno-14-billions-working-title/