[ISSN 1974-028X]

[REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA N° 577/2007 DEL 21 DICEMBRE] *

 

N° 205 / GENNAIO 2025 (CCXXXVI)


arte

Tomás Saraceno

UN PERCORSO Tra arte e sostenibilità
di Francesco Antinolfi

 

Tomás Saraceno nasce a San Miguel de Tucuman, in Argentina, nel 1973, studia architettura all’Università di Buenos Aires e completa il suo percorso di studi post-universitari oltreoceano, alla Staedelschule, a Francoforte, dove conosce Daniel Birnbaum, curatore della 53ª Biennale di Venezia, alla quale ebbe accesso diretto e anche un’opportunità di esposizione.

 

Artista visionario e poliedrico, la cui ricerca creativa unisce arte, scienze naturali e sociali, Tomás Saraceno invita a cambiare punto di vista sulla realtà e a entrare in connessione con elementi non umani, che diventano protagonisti delle sue installazioni.

 

 

Tomas Saraceno

 

Tra i suoi progetti più celebri, entrambi di durata ultradecennale, il primo di questi, nato nel 2002, s’intitola Cloud Cities e si compone di una serie di installazioni, eseguite nel corso degli anni, di cosiddette città e luoghi fluttuanti che sfidano il concetto di luogo, spazio e gravità, spesso realizzati da gonfiabili fatti in materiale riciclato con cui lo spettatore può interagire.

 

 

 

Cloud cities (2011)

 

3

 Cloud cities (2011)

 

L’altra serie di installazioni nasce invece con la comunità di ricercatori internazionali denominata Museo Aero Solar con mostre e progetti in giro per il mondo incentrati sulla trasformazione di materiali di plastica in sculture galleggianti nell’aria.

 

Evoluzione di questo progetto è l’Aerocene Foundation, iniziativa inaugurata da Saraceno nel 2015. L’8 novembre dello stesso anno la fondazione realizza il primo volo certificato di un pallone aerostatico completamente sostenibile, che ha spiccato il volo nel mezzo del suggestivo panorama del Parco Nazionale delle sabbie bianche in New Mexico.

 

Il progetto Aerocene ha come scopo quello di invitare alla partecipazione e all’azione collettiva unendo arte, scienza ed educazione, realizzando così una piattaforma di conoscenza condivisa visionaria e aperta. Con l’obiettivo di cercare una comprensione profonda del nostro pianeta e di tutte le sue complicazioni fisiche, naturali e sociali per progettare nuovi modi di muoversi, abitare e stare insieme sul pianeta Terra, il lavoro indaga e cerca risposte rispetto alla contemporanea e problematica dipendenza da combustibili fossili e idrocarburi e all’inquinamento. 

 

 Aerocene, lancio Aerocene Explorer, 2017

 

 Aerocene, 2015

 

Oltre all’aspetto ambientale ed etico, un’altra grande fonte d’ispirazione artistica per Tomás Saraceno è rappresentata da sempre dai ragni. Anche in quest’ambito l’artista argentino è riuscito a costruire nel corso degli anni svariate collaborazioni e progetti che legano scienza, arte e architettura, volti alla ricostruzione dell’habitat creato dai ragni realizzando ragnatele tridimensionali, riunite sotto il progetto denominato Arachnofilia (2006) e parallelamente accompagnato dal progetto Spider Music che nasce dall’interesse di Saraceno verso i suoni che producono i ragni nei loro spostamenti, non udibili dall’orecchio umano.

 

L’esposizione Arachnophilia è stata presentata da Tomás Saraceno durante la 58ª Biennale Arte di Venezia con la realizzazione di un microcosmo all’interno di una struttura chiusa fuori dal padiglione centrale nei Giardini, dove venne installata una grande ragnatela tessuta su un’intelaiatura aperta.

 

 3

Arachnophilia (2019)

 

Arachnophilia

 

Tra le altre opere incluse nel progetto Arachnophilia figurano: 14 billions 2010, installazione eseguita tramite una stampa 3d di una ragnatela di vedova nera. La “stampa” così formata, colorata di nero, inserita in una stanza bianca crea un effetto di contrasto attraverso i due colori, mentre del 2013 c’è il progetto In Orbit, opera che l’artista argentino nella piazza Ständehaus di Düsseldorf. Sviluppata su diversi livelli di ragnatele, impreziosite da morbide sfere argentee, l’installazione invitava il visitatore a salire sul viluppo per godersi la vista della piazza dall’alto.

 

 

14 billions (2010)

 

3

In Orbit (2013)

 

In linea con la sua filosofia di vivere “dentro e oltre il pianeta Terra”, Saraceno cerca di sfruttare e mettere in comunicazione diverse discipline e forme di sapere per abbattere le barriere geografiche, fisiche, comportamentali e sociali. Le sue opere consistono principalmente in interventi artistici di grande respiro, un misto tra arte e architettura, installazioni che si caratterizzano per lo sfruttamento degli spazi all’interno delle quali sono inserite e che si basano su un obiettivo preciso: una riconnessione tra l’uomo e la natura, la ricerca di nuovi modelli di sostenibilità, il desiderio di ideare e progettare strutture a basso impatto, abitabili ed energicamente sufficienti.

 

 

Riferimenti bibliografici:

 

www.elledecor.com

www.inabottle.it/it/cultura/tomas-saraceno

www.domusweb.it

www.labiennale.org

www.arte-sur.org/home/tomas-saraceno-14-billions-working-title/

 

Le immagini sono tratte da:

 

www.palazzostrozzi.org

www.domusweb.it

www.galleryhundai.com

www.labiennale.org

www.arte-sur.org/home/tomas-saraceno-14-billions-working-title/ 

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[ iscrizione originaria (aggiornata 2007) al tribunale di Roma (editore eOs): n° 215/2005 del 31 maggio ]