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attualità


N. 105 - Settembre 2016 (CXXXVI)

la storia di internet

da arpanet al word wide web
di Antonio Coppola

 

Quest’anno, 2016, cade il venticinquesimo anniversario della nascita di internet così come lo conosciamo (più o meno), ma se vogliamo essere pignoli e meticolosi, non è del tutto esatto, la storia di Internet inizia molto prima e venticinque anni fa.


Il 6 agosto 1991 nasceva ufficialmente, presso il CERN di Ginevra il Web, inizialmente riservato alla ricerca scientifica, la comunicazione e lo scambio di informazioni ad altissima velocità, ed il 26 aprile del 1993 il Web si aprì al pubblico diventando il nucleo embrionale del più grande, vasto e selvaggio World Wide Web (WWW).


Potremmo quindi dire che nel aprile del 1993 nasceva ufficialmente Internet, così come lo conosciamo (più o meno) grazie alla pubblicazione del Web e la diffusione ormai capillare di personal computer in quasi ogni casa.


Per circa un decennio, tra il 1993 e il 2004 assistiamo di fatto a quella che verrà definita dagli analisti e dagli storici come “rivoluzione informatica” che avrebbe catapultato il mondo nell’era digitale, ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire da dove arriva il Web e in che direzione punta.

Se il World Wide Web rappresenta per certi aspetti il punto di partenza di Internet, è anche vero che il “web” è alla base del World Wide Web e che ARPANET è alla base del Web. Non resta quindi che da chiederci che cos’è Arpanet?

 
Arpanet rappresenta la prima embrionale forma di rete informatica realizzata fisicamente ed inaugurata nel 1969, il progetto costituisce la realizzazione di una visione di Joseph C.R. Licklider e Welden E.Clark, due informatici statunitensi, ricercatori del MIT che nell’agosto del 1992 pubblicarono un articolo intitolato On-line man computer communication con cui teorizzavano la Intergalactic Computer Network, si trattava di una rete informatica che permetteva la comunicazione tra computer distanti tra loro.

 

La teoria di Licklider e Clark fu tradotta immediatamente in un progetto reale dal Defence Advanced Research Projects Agency (Agenzia per i Progetti di ricerca avanzata per la Difesa), meglio noto come DARPA, che finanziò la ricerca volta a collegare tutti i computer e i sistemi di time-sharing in una rete continentale. Purtroppo Licklider non vide la realizzazione della sua visione dall’interno perché nel 1994 lasciò il mondo accademico ed il progetto ARPANET per accettare un lavoro alla IBM.

 

Come dicevamo, la rete ARPANET fu concretizzata nel 1969 con la realizzazione di quattro nodi che collegavano insieme , l’università di Los Angeles, l’università di Santa Barbara, l’SRI di Stanford e l’università dello Utah. Appena qualche anno più tardi, non molto tempo dopo nacquero i primi sistemi di trasferimento dati ovvero (File Transfert Protocol) più noto come protocollo FTP e nel 1971 Ray Tomlinson della BBN inventò la posta elettronica, un innovazione che avrebbe gettato le basi per la comunicazione nell’età digitale.

 

Agli inizi degli anni settanta c’erano tutti gli ingredienti per la realizzazione di una rete globale, ARPANET era stata presentata al pubblico nel 1972, anche se bisognerò aspettare più di un decennio prima di vedere “un computer in ogni casa” e la rete iniziò ad espandersi anche oltreoceano, colonizzando da prima il Regno Unito, la Norvegia e l’Italia. A tal proposito, l’Italia fu il terzo paese europeo a collegarsi alla rete Arpanet, la connessione avvenne circa trenta anni fa, il 30 aprile 1986, ad opera del CNR, dalla sala macchine del Cnuce in via Santa Maria 26 a Pisa.

 

Tornando agli anni settanta, il 1976 fu un anno importante per internet, da una parte la prima connessione ad internet dei primi paesi europei e dall’altra un evento iconico nella storia di Internet, il 26 marzo del 1976 la regina Elisabetta II fu la prima inglese a spedire un’e-mail (fu inviata alla sede del Royal Signals and Radar Establishment).

 

Il 12 aprile del 1979 Kevin MacKenzie suggerì di inserire nelle e-mail un immagine che indicasse gli stati d’animo, inventando così le Emoticon (fondamentali per il corretto funzionamento di internet).

 

Nel 1980 farà la sua apparizione il primo virus informatico che avrebbe fatto collassare l’intera arpanet, quel virus rese necessaria la creazione di un sistema di controllo, che permettesse di risolvere eventuali conflitti legati alla connessione di reti differenti, e così, dall’unione di Arpanet, la rete CYCLADES (progetto francese) e la rete DCA, con l’introduzione dei protocolli TCP e IP, questa primordiale “internet” si configurava come la prima rete di reti informatiche, un insieme di network e sistemi collegati tra e regolati da alcuni protocolli (i protocolli TCP/IP sono ancora oggi in uso).

 

Nel 1991 il ricercatore Tim Berners-Lee pubblicò il primo sito web della storia presso il CERN (ancora on-line) all’indirizzo http://info.cern.ch/hypertext/WWW/TheProject.html e progettò il protocollo HTTP (HyperText Transfer Protocol). Questo protocollo permetteva la lettura di file ipertestuali non sequenziali, che attraverso un sistema di rimandi chiamati hyperlink (meglio noti come link) permettevano di saltare da un punto all’altro saltando da un punto all'altro. Questi file erano consultabili attraverso un Browser, il primo (e all’epoca unico browser disponibile) è stato Mosaic sviluppato dal NCSA dal 1992 al 1997 quando uscì di scena lasciando il passo ai più fortunati Netscape ed Internet Explorer, protagonisti sul finire degli anni novanta di una vera e propria guerra informatica ribattezzata dalla stampa come “la battaglia dei Browser.

 

All’inizio e per gran parte degli anni novanta va precisato che internet era un luogo molto diverso da come siamo abituati a conoscerlo, decisamente più ostile e selvaggio, una vera e propria giungla digitale, popolata da link ipertestuali tra i quali era facile perdersi. Nel 1994 fecero la loro apparizione le prime directory di ricerca, si trattava di pagine web strutturate come dei veri e propri elenchi di siti, che riportavano in ordine alfabetico la maggior parte dei siti web noti agli autori delle varie directory, gli elenchi erano aggiornati manualmente e trovare qualcosa al loro interno era tutt’altro che facile, ma di certo non impossibile. La vera e propria rivoluzione di internet avvenne con il 1998 quando Larry Page e Sergey Brin, all’epoca due studenti della Stanford University, fondarono Google, il primo motore di ricerca, un sito web destinato a rivoluzionare internet in una maniera talmente profonda da legare il concetto stesso di motore di ricerca all’esistenza di Internet. E probabilmente monte start-up informatiche di successo, nate all’indomani del 1998 non si sarebbero imposte nelle nostre vite in maniera così forte e dirompente se non fossero esistiti Google ed i motori di ricerca.

 

Se quindi dovessimo ripercorrere in pochi passi la lunga storia di internet potremmo dire che, nel 1962 Joseph C.R. Licklider ipotizzò una rete informatica in grado di collegare insieme ogni computer del pianeta e tredici anni più tardi, nel 1975, Steve Wozniak Steve Jobs immaginarono un computer in ogni casa, queste due visioni complementari entrarono definitivamente in contatto quando nel 1993 il web, nato nel 1991 da Tim Berners-Lee in seguito alla pubblicazione della prima pagina web, divenne di pubblico dominio, permettendo ad ogni macchina/computer, presente in ogni casa, di accedere ad internet attraverso la linea telefonica. In fine, nel 1997 Larry Page e Sergey Brin con Google misero ordine in quel caotico mondo che era l’internet delle origini, spalancando definitivamente le porte dell’era digitale alle soglie del nuovo millennio.



 

 

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