N. 106 - Ottobre 2016 
                          
                          (CXXXVII)
																			
                          
							
							
							Lo stato moderno
																			
                          
							
							dalle 
							costituzioni per ceti alle nazioni
																			
																			
							
							
																			di 
							Marco Fossati
																			 
																			
																			Lo Stato, istituzione fondamentale del 
																			mondo 
																			contemporaneo, 
																			è il 
																			risultato 
																			di 
																			un 
																			lungo 
																			processo 
																			di 
																			formazione 
																			che 
																			ha 
																			la 
																			sua 
																			fase 
																			essenziale 
																			tra 
																			XIV 
																			e 
																			XVIII 
																			secolo. 
																			Prima 
																			di 
																			tale 
																			periodo 
																			era 
																			inconcepibile 
																			sia 
																			la 
																			funzione 
																			che 
																			l’idea 
																			stessa 
																			di 
																			Stato; 
																			anche 
																			il 
																			termine 
																			latino 
																			originario,
																			
																			
																			status, 
																			assumeva 
																			un 
																			diverso 
																			significato.
																			
																			 
																			
																			L’Occidente medievale era caratterizzato da due 
																			poteri 
																			universali: 
																			l’Impero 
																			e la
																			
																			Chiesa. 
																			Semplificando 
																			possiamo 
																			considerarli 
																			al 
																			vertice 
																			di 
																			quel 
																			complesso 
																			sistema 
																			feudale 
																			costituito 
																			da 
																			un 
																			intrico 
																			di 
																			rapporti 
																			personali, 
																			in 
																			cui 
																			il 
																			potere 
																			(considerato 
																			emanazione 
																			di 
																			Dio) 
																			e 
																			quindi 
																			le 
																			funzioni 
																			di 
																			governo 
																			discendevano 
																			verso 
																			il 
																			“basso”. 
																			In 
																			altre 
																			parole, 
																			l’amministrazione, 
																			ovvero 
																			tutto 
																			quello 
																			che 
																			oggi 
																			individuiamo 
																			come 
																			tipica 
																			espressione 
																			dello 
																			Stato, 
																			era 
																			dispersa 
																			in 
																			una 
																			moltitudine 
																			di 
																			soggetti. 
																			Conti, 
																			marchesi 
																			ma 
																			anche 
																			vescovi 
																			o 
																			abati 
																			(la 
																			nobiltà), 
																			controllavano 
																			territori 
																			più 
																			o 
																			meno 
																			vasti 
																			e 
																			gestivano 
																			poteri 
																			statuali 
																			quali 
																			la 
																			giustizia, 
																			la 
																			difesa, 
																			la 
																			gestione 
																			delle 
																			risorse 
																			finanziarie. 
																			In 
																			teoria 
																			essi 
																			erano 
																			parte 
																			ovvero 
																			sottomessi 
																			(vassalli), 
																			sia 
																			all’Impero 
																			che 
																			alla 
																			Chiesa, 
																			ai 
																			quali 
																			dovevano 
																			fare 
																			riferimento 
																			per 
																			ottenere 
																			legittimazione 
																			al 
																			proprio 
																			governo. 
																			Il 
																			secolare 
																			scontro 
																			tra 
																			i 
																			due 
																			poteri 
																			universali 
																			determina 
																			per 
																			entrambi 
																			un 
																			lento 
																			declino 
																			in 
																			termini 
																			di 
																			forza 
																			reale, 
																			che 
																			allenta 
																			sempre 
																			più 
																			i 
																			legami 
																			con 
																			i 
																			vassalli 
																			e 
																			disgrega 
																			la 
																			struttura 
																			feudale. 
																			Tale 
																			situazione 
																			favorisce, 
																			a 
																			partire 
																			dal 
																			XII 
																			secolo, 
																			il 
																			graduale 
																			sviluppo 
																			delle 
																			monarchie 
																			europee.
																			
																			
																			
																			 
																			
																			In molte zone d’Europa, il titolo di Re, 
																			che 
																			all’interno 
																			del 
																			sistema 
																			feudale 
																			aveva 
																			avuto 
																			scarso 
																			valore 
																			pratico, 
																			riprende 
																			vigore 
																			grazie 
																			a 
																			soggetti 
																			che, 
																			per 
																			tradizione 
																			o 
																			carisma 
																			personale, 
																			iniziano 
																			a 
																			diventare 
																			i 
																			punti 
																			di 
																			riferimento 
																			dei 
																			nobili 
																			locali. 
																			Di 
																			conseguenza, 
																			sebbene 
																			senza 
																			un 
																			progetto 
																			consapevole 
																			e 
																			programmato, 
																			intorno 
																			al 
																			monarca 
																			si 
																			forma 
																			lentamente 
																			un 
																			organismo 
																			– 
																			
																			consilum,
																			
																			
																			curia,
																			
																			
																			parlamentum, 
																			ecc 
																			– 
																			che 
																			richiama 
																			i 
																			potenti 
																			laici 
																			ed 
																			ecclesiastici 
																			di 
																			un 
																			determinato 
																			territorio, 
																			a 
																			prestare sostegno al 
																			governo 
																			del 
																			re. 
																			Possiamo 
																			citare
																			
																			Pietro 
																			III 
																			il 
																			Grande 
																			che 
																			convoca 
																			le
																			
																			Cortes
																			
																			catalane 
																			a 
																			Barcellona 
																			nel 
																			1283 
																			o 
																			Filippo 
																			IV 
																			che 
																			nel 
																			1301 
																			riunisce 
																			a 
																			Parigi 
																			gli 
																			Stati 
																			generali 
																			francesi, 
																			quali 
																			primi 
																			esempi 
																			concreti 
																			di 
																			assemblee 
																			parlamentari 
																			ormai 
																			formalizzate. 
																			Inoltre, 
																			tra 
																			XIII 
																			e XIV 
																			secolo 
																			si 
																			moltiplicano 
																			documenti 
																			che 
																			definiscono 
																			ufficialmente 
																			tali 
																			situazioni. 
																			Atti 
																			redatti 
																			sotto 
																			forma 
																			di 
																			contratti 
																			di 
																			tipo 
																			feudale 
																			(contratti 
																			di 
																			signoria 
																			basati 
																			su 
																			legami 
																			personali), 
																			nei 
																			quali 
																			i 
																			gruppi 
																			sociali 
																			(ceti), 
																			espressione 
																			dei 
																			poteri 
																			locali, 
																			concordano 
																			con 
																			il 
																			rispettivo 
																			sovrano 
																			i 
																			propri 
																			diritti, 
																			doveri 
																			e i 
																			limiti 
																			del 
																			potere 
																			monarchico. 
																			La
																			
																			
																			Magna 
																			Charta 
																			inglese 
																			del 
																			1215 
																			è 
																			forse 
																			il 
																			più 
																			famoso 
																			di 
																			tali 
																			documenti.
																			
																			 
																			
																			Si concretizza così un primo stadio nella formazione 
																			dello 
																			Stato 
																			quello 
																			che 
																			gli 
																			storici 
																			chiamano
																			
																			stato 
																			per 
																			ceti, 
																			o 
																			costituzione 
																			per 
																			ceti. 
																			Un’organizzazione 
																			del 
																			potere 
																			che 
																			inizialmente 
																			mette 
																			sullo 
																			stesso 
																			piano 
																			re e 
																			potentati 
																			locali 
																			in 
																			una 
																			situazione 
																			di 
																			equilibrio 
																			ma 
																			in 
																			realtà 
																			nasconde 
																			un 
																			lento 
																			movimento 
																			di 
																			sovrapposizione 
																			del 
																			sovrano 
																			ai 
																			ceti 
																			stessi. 
																			Un 
																			movimento 
																			sicuramente 
																			influenzato 
																			dai 
																			forti 
																			mutamenti 
																			economico-sociali 
																			che 
																			compaiono 
																			negli 
																			ultimi 
																			secoli 
																			del 
																			Medioevo 
																			e 
																			che 
																			generano 
																			una 
																			conflittualità 
																			diffusa, 
																			di 
																			conseguenza 
																			l’emergere 
																			delle 
																			monarchie 
																			avviene 
																			quasi 
																			sempre 
																			in 
																			modo 
																			violento: 
																			“Quella 
																			militare 
																			resta 
																			sempre 
																			una 
																			funzione 
																			decisiva 
																			del 
																			sovrano, 
																			è 
																			dunque 
																			conseguente 
																			che 
																			la 
																			guerra 
																			e 
																			l’amministrazione 
																			militare 
																			fungano 
																			da 
																			primo 
																			motore 
																			e 
																			volano 
																			di 
																			tutto 
																			il 
																			processo 
																			di 
																			affermazione 
																			del 
																			governo 
																			monarchico 
																			e di 
																			espansione 
																			e 
																			rafforzamento 
																			della 
																			macchina 
																			statale” 
																			(Ortu).
																			
																			
																			
																			 
																			
																			Pertanto, se la Guerra dei Cent’anni 
																			(1337-1453) 
																			vede 
																			definirsi 
																			il
																			
																			Regno 
																			di 
																			Francia 
																			intorno 
																			alla 
																			dinastia
																			
																			Valois, 
																			in
																			
																			Inghilterra 
																			i 
																			conflitti 
																			della
																			
																			Guerra 
																			delle 
																			Due 
																			Rose 
																			(1455-1485) 
																			favoriscono 
																			l’ascesa 
																			al 
																			trono 
																			della 
																			famiglia
																			
																			Tudor. 
																			In
																			
																			Spagna 
																			l’unione 
																			matrimoniale 
																			tra 
																			i 
																			sovrani 
																			d’Aragona 
																			e 
																			Castiglia 
																			(1469) 
																			blocca 
																			le 
																			ambizioni 
																			dell’aristocrazia, 
																			sarà 
																			poi 
																			la 
																			guerra 
																			di
																			
																			
																			Reconquista 
																			dei 
																			territori 
																			islamici 
																			a 
																			consolidare 
																			il 
																			regno 
																			iberico. 
																			In
																			
																			Germania 
																			e 
																			soprattutto 
																			in
																			
																			Italia 
																			tale 
																			fenomeno 
																			di 
																			accentramento 
																			del 
																			potere 
																			avviene 
																			in 
																			modo 
																			frammentario, 
																			dato 
																			che 
																			in 
																			queste 
																			regioni 
																			era 
																			particolarmente 
																			diffuso 
																			e 
																			radicato 
																			il
																			
																			fenomeno 
																			comunale. 
																			Iniziato 
																			nel 
																			XI 
																			secolo 
																			era 
																			l’esempio 
																			di 
																			una 
																			riorganizzazione 
																			del 
																			potere 
																			dal 
																			“basso” 
																			che 
																			si 
																			inseriva 
																			nel 
																			sistema 
																			feudale 
																			dei 
																			legami 
																			gerarchici; 
																			apportava 
																			elementi 
																			importanti 
																			(che 
																			saranno 
																			ripresi 
																			secoli 
																			dopo) 
																			come 
																			la 
																			condivisione 
																			di 
																			diritti 
																			e 
																			doveri 
																			(statuti), 
																			base 
																			delle 
																			comunità 
																			cittadine, 
																			richiamando 
																			la 
																			gestione 
																			del 
																			“bene 
																			pubblico” 
																			di 
																			tradizione 
																			romana 
																			ed 
																			introducendo 
																			un 
																			principio 
																			di 
																			spersonalizzazione 
																			del 
																			potere.
																			
																			
																			
																			 
																			
																			Non è un caso che il termine “Stato” inizi a 
																			circolare 
																			proprio 
																			nell’Italia 
																			del 
																			Trecento 
																			per 
																			indicare 
																			le 
																			organizzazioni 
																			politiche 
																			che 
																			caratterizzano 
																			la 
																			realtà 
																			urbana 
																			della 
																			Penisola. 
																			Comunque, 
																			tra 
																			XIV 
																			e XV 
																			secolo, 
																			anche 
																			nell’area 
																			italiana 
																			e in 
																			quella 
																			germanica, 
																			le 
																			numerose 
																			guerre 
																			polarizzano 
																			il 
																			potere 
																			intorno 
																			ai 
																			centri 
																			urbani 
																			più 
																			grandi 
																			che 
																			iniziano 
																			a 
																			dominare 
																			il 
																			territorio 
																			circostante. 
																			Si 
																			formano 
																			così 
																			repubbliche 
																			guidate 
																			da 
																			un’oligarchia 
																			di 
																			patriziato 
																			cittadino 
																			(è 
																			il 
																			caso 
																			di 
																			Genova 
																			e 
																			Venezia) 
																			o 
																			principati 
																			(monarchie 
																			in 
																			“formato 
																			ridotto”) 
																			retti 
																			da 
																			una 
																			dinastia 
																			(ad 
																			esempio 
																			la 
																			Toscana 
																			con 
																			i 
																			Medici, 
																			gli 
																			Asburgo 
																			in 
																			Austria, 
																			gli 
																			Hohenzollern 
																			nel 
																			Brandeburgo). 
																			In 
																			questo 
																			periodo 
																			l’aspetto 
																			militare 
																			cambia 
																			profondamente; 
																			non 
																			solo 
																			iniziano 
																			a 
																			comparire 
																			armamenti 
																			particolari 
																			come 
																			la 
																			polvere 
																			da 
																			sparo 
																			e il 
																			cannone 
																			ma 
																			si 
																			diffonde 
																			anche 
																			l’utilizzo 
																			di 
																			eserciti 
																			formati 
																			da 
																			migliaia 
																			di 
																			uomini 
																			(in 
																			gran 
																			parte 
																			mercenari); 
																			elementi 
																			che 
																			fanno 
																			aumentare 
																			notevolmente 
																			i 
																			costi 
																			delle 
																			guerre, 
																			favorendo 
																			pure 
																			l’accentramento 
																			del 
																			potere. 
																			Il 
																			rafforzamento 
																			delle 
																			monarchie 
																			rimane 
																			comunque 
																			limitato 
																			fino 
																			al 
																			Cinquecento, 
																			quando 
																			emergono 
																			con 
																			maggiore 
																			evidenza 
																			i 
																			primi 
																			caratteri 
																			di 
																			quelle 
																			che, 
																			ai 
																			nostri 
																			giorni, 
																			potremmo 
																			definire 
																			strutture 
																			statali.
																			
																			 
																			
																			Il rapido aumento demografico, accompagnato dal 
																			notevole 
																			incremento 
																			degli 
																			scambi 
																			commerciali 
																			e 
																			l’enorme 
																			afflusso 
																			di 
																			metalli 
																			preziosi 
																			dal 
																			continente 
																			americano, 
																			sono 
																			alcuni 
																			dei 
																			fattori 
																			che 
																			determinano, 
																			nel 
																			XVI 
																			secolo, 
																			un 
																			radicale 
																			cambiamento 
																			negli 
																			assetti 
																			economici 
																			europei; 
																			di 
																			fatto, 
																			l’avvio 
																			di 
																			un’economia 
																			pre-capitalistica. 
																			La 
																			società 
																			è 
																			profondamente 
																			scossa 
																			da 
																			tali 
																			cambiamenti 
																			che 
																			si 
																			sommano 
																			alle 
																			contrapposizioni 
																			religiose 
																			seguite 
																			alla
																			
																			Riforma 
																			luterana 
																			e 
																			alla 
																			successiva
																			
																			Controriforma 
																			cattolica. 
																			Iniziano 
																			quasi 
																			due 
																			secoli 
																			di 
																			conflitti 
																			religiosi, 
																			economici 
																			e 
																			politici 
																			che 
																			si 
																			sovrappongono, 
																			con 
																			il 
																			risultato 
																			di 
																			un 
																			ulteriore 
																			e 
																			sensibile 
																			aumento 
																			di 
																			guerre 
																			e 
																			spese 
																			militari. 
																			Se 
																			in 
																			precedenza 
																			il 
																			re 
																			copriva 
																			tali 
																			spese 
																			con 
																			i 
																			propri 
																			beni 
																			o 
																			con 
																			il 
																			ricorso 
																			alle 
																			assemblee 
																			dei 
																			ceti 
																			(chiedendo 
																			l’autorizzazione 
																			per 
																			nuove 
																			tasse 
																			o 
																			finanziamenti), 
																			già 
																			dalla 
																			metà 
																			del 
																			Cinquecento 
																			tale 
																			pratica 
																			risulta 
																			inadeguata.
																			
																			
																			
																			 
																			
																			Un secolo dopo, “le spese annuali dei principati 
																			del 
																			continente, 
																			dal 
																			Piemonte 
																			alla 
																			Svezia, 
																			erano 
																			dovunque 
																			dedicate 
																			in 
																			misura 
																			prevalente 
																			e 
																			ripetitiva 
																			alla 
																			preparazione 
																			della 
																			guerra 
																			o 
																			alla 
																			sua 
																			conduzione, 
																			ora 
																			enormemente 
																			più 
																			costosa 
																			che 
																			durante 
																			il 
																			Rinascimento” 
																			(Anderson). 
																			Le 
																			monarchie 
																			sono 
																			in 
																			pratica 
																			costrette 
																			a 
																			reperire 
																			ulteriori 
																			risorse 
																			attraverso 
																			il 
																			sistema 
																			fiscale; 
																			sia 
																			aumentando 
																			i 
																			dazi 
																			e le 
																			tasse 
																			sulle 
																			merci, 
																			sia 
																			introducendo 
																			un 
																			principio 
																			di 
																			imposizione 
																			diretta 
																			(sconosciuto 
																			nel 
																			Medioevo). 
																			Quest’ultimo 
																			aspetto, 
																			che 
																			ebbe 
																			tempi 
																			e 
																			metodi 
																			di 
																			applicazione 
																			diversi 
																			da 
																			una 
																			parte 
																			all’altra 
																			dell’Europa, 
																			introduceva 
																			un 
																			vincolo 
																			di 
																			dipendenza 
																			tra 
																			i 
																			membri 
																			della 
																			società 
																			con 
																			il 
																			concetto 
																			che 
																			tutti 
																			erano 
																			tenuti 
																			a 
																			contribuire 
																			alle 
																			spese 
																			generali 
																			(un 
																			primo 
																			reale 
																			tassello 
																			nella 
																			formazione 
																			dello 
																			Stato). 
																			Nell’Italia 
																			comunale 
																			l’imposizione 
																			diretta 
																			inizia 
																			a 
																			diffondersi 
																			già 
																			nel 
																			XIV 
																			secolo. 
																			In 
																			Francia, 
																			viene 
																			introdotta 
																			alla 
																			metà 
																			del 
																			Quattrocento 
																			la 
																			prima 
																			tassa 
																			applicata 
																			a 
																			tutto 
																			il 
																			Regno 
																			(la
																			
																			taille 
																			royal) 
																			per 
																			il 
																			finanziamento 
																			delle 
																			unità 
																			militari 
																			(compagnies 
																			d’ordonnance). 
																			In 
																			Spagna 
																			le 
																			imposte 
																			dirette 
																			sono 
																			applicate 
																			regolarmente 
																			dalla 
																			fine 
																			del 
																			XVI 
																			secolo 
																			ma 
																			solo 
																			in 
																			Castiglia. 
																			Mentre 
																			nella 
																			Prussia-Brandeburgo 
																			un 
																			vasto 
																			sistema 
																			fiscale 
																			(da 
																			cui 
																			era 
																			esentata 
																			la 
																			nobiltà) 
																			verrà 
																			introdotto 
																			solo 
																			dopo 
																			il 
																			1653.
																			
																			 
																			
																			Sia le funzioni di difesa che quelle finanziarie 
																			determinano 
																			un’estensione 
																			progressiva 
																			degli 
																			interessi 
																			del 
																			governo 
																			monarchico 
																			che 
																			inizia 
																			ad 
																			occuparsi 
																			anche 
																			di 
																			altri 
																			ambiti 
																			fino 
																			ad 
																			allora 
																			monopolio 
																			dei 
																			potentati 
																			locali: 
																			l’amministrazione 
																			della 
																			giustizia; 
																			la 
																			gestione 
																			delle 
																			risorse 
																			economiche 
																			e la 
																			monetazione; 
																			la 
																			produzione 
																			legislativa. 
																			Tali 
																			nuove 
																			funzioni 
																			vedono 
																			in 
																			tutte 
																			le 
																			monarchie 
																			europee 
																			la 
																			nascita 
																			di 
																			un 
																			apparato 
																			di 
																			funzionari 
																			che 
																			sono 
																			emanazione 
																			del 
																			governo 
																			del 
																			re e 
																			lo 
																			rappresentano 
																			fisicamente 
																			in 
																			tutto 
																			il 
																			territorio 
																			(commissari, 
																			governatori, 
																			magistrati, 
																			ecc.). 
																			Tutto 
																			questo 
																			mette 
																			ovviamente 
																			in 
																			crisi 
																			il 
																			modello 
																			dello 
																			“stato 
																			per 
																			ceti”, 
																			basato 
																			sull’equilibrio 
																			tra 
																			sovrano 
																			e 
																			gruppi 
																			sociali, 
																			che 
																			in 
																			pratica 
																			perde 
																			efficacia 
																			nel 
																			corso 
																			del 
																			XVII 
																			secolo: 
																			“I 
																			sistemi 
																			basati 
																			sugli 
																			stati-ceti 
																			declinarono 
																			mentre 
																			il 
																			potere 
																			di 
																			classe 
																			della 
																			nobiltà 
																			assumeva 
																			la 
																			forma 
																			di 
																			una 
																			dittatura 
																			centripeta 
																			messa 
																			in 
																			pratica 
																			sotto 
																			le 
																			insegne 
																			reali” 
																			(Anderson).
																			
																			
																			
																			 
																			
																			Il punto di svolta avviene quando i sovrani si 
																			appropriano 
																			della 
																			funzione 
																			legislativa 
																			esautorando 
																			lentamente 
																			i 
																			potentati 
																			locali. 
																			Inizia 
																			a 
																			prevalere 
																			il 
																			diritto 
																			regio 
																			scritto 
																			su 
																			tutto 
																			il 
																			complesso 
																			di 
																			norme 
																			di 
																			derivazione 
																			medievale 
																			al 
																			fine 
																			di 
																			conseguire 
																			una 
																			migliore 
																			uniformità 
																			territoriale. 
																			Uno 
																			dei 
																			maggiori 
																			scrittori 
																			politici 
																			del 
																			XVI 
																			secolo,
																			
																			Jean 
																			Bodin, 
																			nei
																			I 
																			sei 
																			libri 
																			della 
																			Repubblica 
																			del 
																			1576, 
																			aveva 
																			già 
																			inquadrato 
																			l’aspetto 
																			dal 
																			punto 
																			di 
																			vista 
																			teorico: 
																			“Il 
																			punto 
																			più 
																			alto 
																			della 
																			maestà 
																			sovrana 
																			sta 
																			nel 
																			dar 
																			legge 
																			ai 
																			sudditi 
																			in 
																			generale 
																			e in 
																			particolare 
																			senza 
																			bisogno 
																			del 
																			loro 
																			consenso”. 
																			Il
																			
																			
																			Code 
																			Henry 
																			III
																			
																			del 
																			1587 
																			in 
																			Francia,
																			
																			
																			La 
																			nueva 
																			Recopilacion 
																			de 
																			las 
																			Leyes 
																			de 
																			Espana 
																			emanata 
																			nel 
																			1567 
																			sotto 
																			il 
																			regno 
																			di 
																			Filippo 
																			II o 
																			i 
																			
																			Nuovi 
																			Ordini
																			
																			(1561-1566) 
																			nel 
																			Piemonte 
																			di 
																			Emanuele 
																			Filiberto 
																			di 
																			Savoia, 
																			sono 
																			i 
																			primi 
																			esempi 
																			di 
																			questo 
																			fenomeno 
																			generalizzato 
																			che 
																			sancisce 
																			l’avvio 
																			della 
																			seconda 
																			fase 
																			di 
																			formazione 
																			dello 
																			stato 
																			moderno: 
																			lo 
																			stato 
																			assoluto.
																			
																			 
																			
																			Esercito permanente, apparato fiscale e amministrativo, 
																			queste 
																			sono 
																			le 
																			caratteristiche 
																			di 
																			un’ 
																			organizzazione 
																			politica 
																			che 
																			si 
																			accentra 
																			sempre 
																			più 
																			intorno 
																			alla 
																			figura 
																			del 
																			sovrano; 
																			detentore 
																			di 
																			un 
																			potere 
																			senza 
																			vincoli 
																			e 
																			quindi 
																			assoluto. 
																			Ma 
																			l’affermazione 
																			dell’assolutismo 
																			si 
																			scontra 
																			inevitabilmente 
																			sia 
																			con 
																			la 
																			nobiltà 
																			che, 
																			decaduto 
																			il 
																			sistema 
																			assembleare, 
																			diviene 
																			subalterna 
																			al 
																			potere 
																			monarchico 
																			e 
																			minacciata 
																			nei 
																			suoi 
																			interessi 
																			dallo 
																			Stato-monarchia; 
																			sia 
																			con 
																			la 
																			popolazione, 
																			urbana 
																			e 
																			rurale, 
																			che 
																			non 
																			potendo 
																			più 
																			contrattare 
																			diritti 
																			e 
																			doveri 
																			come 
																			avveniva 
																			nel 
																			sistema 
																			feudale 
																			dei 
																			legami 
																			personali, 
																			è 
																			ridotta 
																			a 
																			semplice 
																			oggetto 
																			di 
																			esazioni 
																			fiscali.
																			
																			
																			
																			 
																			
																			Non sorprende individuare in tutta Europa, dalla 
																			fine 
																			del 
																			Cinquecento 
																			alla 
																			fine 
																			del 
																			Seicento, 
																			oltre 
																			a 
																			numerose 
																			sollevazioni 
																			popolari 
																			nate 
																			da 
																			rivendicazioni 
																			di 
																			natura 
																			economica 
																			(i
																			
																			Croquant 
																			in 
																			Francia, 
																			i 
																			Lazzari 
																			a 
																			Napoli, 
																			i 
																			cosacchi 
																			nell’Europa 
																			Orientale), 
																			anche 
																			rivolte 
																			aristocratiche 
																			o 
																			dei 
																			poteri 
																			locali 
																			(i 
																			patriziati 
																			cittadini) 
																			contro 
																			la 
																			monarchia, 
																			spesso 
																			confuse 
																			e 
																			nascoste 
																			dai 
																			conflitti 
																			religiosi. 
																			Dall’opposizione 
																			dell’aristocrazia 
																			boema 
																			al 
																			potere 
																			asburgico 
																			(1618-1620) 
																			o la 
																			Fronda 
																			dei 
																			nobili 
																			in 
																			Francia 
																			(1648-1652), 
																			alla 
																			rivolta 
																			della 
																			città 
																			di 
																			Konigsberg 
																			nella 
																			Prussia-Brandeburgo 
																			(1662-1674), 
																			passando 
																			per 
																			il 
																			tentativo 
																			di 
																			secessione 
																			della 
																			Catalogna 
																			(1640-1652). 
																			Brutali 
																			repressioni 
																			decretano 
																			la 
																			definitiva 
																			vittoria 
																			dell’assolutismo 
																			che 
																			nel 
																			XVII 
																			secolo 
																			diviene 
																			il 
																			modello 
																			di 
																			organizzazione 
																			del 
																			potere 
																			a 
																			cui 
																			tutto 
																			l’Occidente 
																			tende, 
																			pur 
																			con 
																			gradi 
																			di 
																			approssimazione 
																			diversi.
																			
																			 
																			
																			Alla metà del Seicento il concetto di una “persona 
																			unica” 
																			che 
																			detiene 
																			il 
																			potere 
																			supremo 
																			(le 
																			repubbliche 
																			oligarchiche 
																			tipo 
																			Genova 
																			o 
																			Venezia 
																			rappresentano 
																			eccezioni) 
																			è 
																			chiaramente 
																			associato 
																			al 
																			termine 
																			“Stato” 
																			divenuto 
																			ormai 
																			di 
																			uso 
																			comune; 
																			identificativo 
																			di 
																			un 
																			organismo 
																			politico 
																			originale 
																			anche 
																			per 
																			i 
																			contemporanei 
																			su 
																			cui 
																			si 
																			elaborano 
																			nuove 
																			riflessioni. 
																			Declinano 
																			i 
																			concetti 
																			circa 
																			il 
																			diritto 
																			divino 
																			del 
																			potere 
																			mentre 
																			prendono 
																			quota 
																			le 
																			concezioni 
																			riguardanti 
																			lo 
																			Stato 
																			come 
																			prodotto 
																			di 
																			un 
																			patto 
																			politico 
																			che 
																			ha 
																			come 
																			fine 
																			il 
																			“pubblico 
																			bene” 
																			(Grozio, 
																			Hobbes, 
																			Locke, 
																			ecc.). 
																			Ecco 
																			che 
																			si 
																			afferma 
																			una 
																			pervasività 
																			dell’autorità 
																			sovrana 
																			non 
																			solo 
																			limitata 
																			al 
																			controllo 
																			del 
																			territorio 
																			ma 
																			tendente 
																			a 
																			modellare 
																			l’intera 
																			vita 
																			sociale. 
																			Settori 
																			come 
																			la 
																			sanità, 
																			l’assistenza, 
																			l’istruzione 
																			e la 
																			cultura 
																			finiscono 
																			gradualmente 
																			sotto 
																			controllo 
																			statale 
																			esautorando 
																			o 
																			limitando 
																			l’azione 
																			di 
																			quei 
																			“corpi 
																			intermedi” 
																			che 
																			dal 
																			Medioevo 
																			svolgevano 
																			tali 
																			funzioni: 
																			Chiese, 
																			confraternite, 
																			poteri 
																			locali, 
																			corporazioni.
																			
																			
																			
																			 
																			
																			Se poi guardiamo alla Chiesa anglicana, al Gallicanesimo 
																			in 
																			Francia 
																			o 
																			alla 
																			chiesa 
																			regalista 
																			spagnola, 
																			notiamo 
																			il 
																			formarsi, 
																			tra 
																			Seicento 
																			e 
																			Settecento, 
																			di
																			
																			sistemi 
																			statali 
																			ecclesiastici, 
																			che 
																			in 
																			un 
																			certo 
																			senso 
																			piegano 
																			pure 
																			la 
																			religione 
																			alle 
																			esigenze 
																			dell’autorità. 
																			Inoltre: 
																			“Il 
																			problema 
																			del 
																			reperimento 
																			delle 
																			risorse 
																			finanziarie 
																			necessarie 
																			alla 
																			vita 
																			e 
																			alla 
																			crescita 
																			degli 
																			stati 
																			europei 
																			e lo 
																			sforzo 
																			connesso 
																			di 
																			migliorare 
																			il 
																			prelievo 
																			e il 
																			controllo 
																			fiscale, 
																			ispirano 
																			quell’insieme 
																			di 
																			pratiche 
																			di 
																			politica 
																			economica 
																			che 
																			va 
																			sotto 
																			il 
																			nome 
																			di 
																			mercantilismo” 
																			(Ortu). 
																			La 
																			creazione 
																			delle 
																			“manifatture 
																			reali” 
																			(anticipazione 
																			di 
																			un’industria 
																			di 
																			Stato) 
																			da 
																			parte 
																			del 
																			ministro 
																			Colbert 
																			nella 
																			Francia 
																			di 
																			Luigi 
																			XIV 
																			o il
																			
																			Navigation 
																			act 
																			emanato 
																			da 
																			Lord 
																			Cromwell, 
																			che 
																			disciplina 
																			il 
																			monopolio 
																			inglese 
																			sulle 
																			rotte 
																			commerciali 
																			atlantiche, 
																			sono 
																			solo 
																			alcuni 
																			esempi 
																			del 
																			tentativo 
																			da 
																			parte 
																			dei 
																			nascenti 
																			stati 
																			di 
																			tenere 
																			sotto 
																			controllo 
																			anche 
																			il 
																			campo 
																			economico 
																			e 
																			dell’assumere 
																			sempre 
																			più 
																			fisionomie 
																			di 
																			imprese, 
																			con 
																			il 
																			fine 
																			di 
																			favorire 
																			le 
																			esportazioni 
																			e 
																			penalizzare 
																			le 
																			importazioni 
																			mediante 
																			politiche 
																			protezionistiche. 
																			Nel 
																			Settecento, 
																			però, 
																			la 
																			rivoluzione 
																			industriale 
																			e il 
																			conseguente 
																			stravolgimento 
																			dei 
																			vecchi 
																			assetti 
																			economici, 
																			lo 
																			sviluppo 
																			dei 
																			mercati 
																			finanziari 
																			e 
																			l’inizio 
																			di 
																			un 
																			sistema 
																			capitalistico 
																			(che 
																			maturerà 
																			nel 
																			secolo 
																			successivo), 
																			la 
																			diffusione 
																			delle 
																			teorie 
																			liberiste 
																			che 
																			auspicano 
																			un 
																			limitato 
																			intervento 
																			dello 
																			Stato 
																			nell’economia 
																			(Smith), 
																			assestano 
																			un 
																			duro 
																			colpo 
																			all’assolutismo.
																			
																			 
																			
																			Il XVIII secolo rappresenta l’affermazione dello 
																			stato 
																			assoluto 
																			in 
																			gran 
																			parte 
																			d’Europa 
																			ma  
																			segna 
																			anche 
																			l’inizio 
																			del 
																			suo 
																			declino; 
																			un 
																			declino 
																			per 
																			la 
																			verità 
																			già 
																			iniziato 
																			con 
																			le 
																			rivoluzioni 
																			inglesi 
																			del 
																			secolo 
																			precedente. 
																			Infatti 
																			l’esecuzione 
																			di 
																			Carlo 
																			I 
																			Stuart 
																			nel 
																			1649 
																			determina, 
																			sia 
																			praticamente 
																			sia 
																			simbolicamente, 
																			la 
																			prima 
																			vera 
																			sconfitta 
																			di 
																			una 
																			monarchia 
																			assoluta. 
																			Sconfitta 
																			che 
																			si 
																			concretizza 
																			con 
																			l’introduzione 
																			del
																			
																			Bill 
																			of 
																			Right 
																			nel 
																			1688; 
																			con 
																			cui 
																			si 
																			introducono 
																			forti 
																			limitazioni 
																			al 
																			potere 
																			monarchico 
																			e si 
																			riafferma 
																			la 
																			forza 
																			dell’assemblea 
																			parlamentare, 
																			definita: 
																			“organo 
																			pienamente 
																			e 
																			liberamente 
																			rappresentativo 
																			di 
																			questa 
																			nazione”. 
																			Un 
																			principio 
																			di 
																			rappresentanza 
																			popolare 
																			che 
																			pone 
																			le 
																			basi 
																			per 
																			una 
																			monarchia 
																			costituzionale 
																			con 
																			al 
																			centro 
																			appunto 
																			il 
																			parlamento. 
																			L’esempio 
																			inglese 
																			sarà 
																			solo 
																			un 
																			primo 
																			tassello 
																			di 
																			un 
																			quadro 
																			che 
																			verrà 
																			a 
																			formarsi 
																			nel 
																			corso 
																			del 
																			Settecento 
																			con 
																			lo 
																			sviluppo 
																			di 
																			nuove 
																			concezioni 
																			politiche 
																			condizionate 
																			dal 
																			pensiero 
																			illuminista.
																			
																			
																			 
																			
																			Ne Lo spirito delle leggi del 1748, Montesquieu 
																			scrive: 
																			“Non 
																			vi è 
																			libertà 
																			se 
																			il 
																			potere 
																			giudiziario 
																			non 
																			è 
																			separato 
																			dal 
																			potere 
																			legislativo 
																			e da 
																			quello 
																			esecutivo 
																			[...] 
																			Tutto 
																			sarebbe 
																			perduto 
																			se 
																			la 
																			stessa 
																			persona, 
																			o lo 
																			stesso 
																			corpo 
																			di 
																			grandi, 
																			o di 
																			nobili, 
																			o di 
																			popolo 
																			esercitasse 
																			questi 
																			tre 
																			poteri”. 
																			Una 
																			separazione 
																			dei 
																			poteri 
																			in 
																			netta 
																			contrapposizione 
																			all’assolutismo. 
																			Mentre 
																			Jean 
																			Jaque 
																			Rousseau 
																			nel 
																			Contratto 
																			sociale, 
																			del 
																			1762, 
																			tratteggia 
																			gli 
																			elementi 
																			essenziali 
																			delle 
																			future 
																			democrazie: 
																			“Una 
																			forma 
																			di 
																			associazione 
																			che 
																			difenda 
																			e 
																			protegga 
																			con 
																			tutta 
																			la 
																			forza 
																			comune 
																			la 
																			persona 
																			e i 
																			beni 
																			di 
																			ciascun 
																			associato, 
																			e 
																			per 
																			la 
																			quale 
																			ciascuno, 
																			unendosi 
																			a 
																			tutti, 
																			non 
																			obbedisca 
																			tuttavia 
																			che 
																			a se 
																			stesso, 
																			e 
																			resti 
																			libero 
																			come 
																			prima 
																			[...] 
																			quest’atto 
																			di 
																			associazione 
																			produce 
																			subito 
																			un 
																			corpo 
																			morale 
																			e 
																			collettivo 
																			[…] 
																			Questa 
																			persona 
																			pubblica 
																			prendeva 
																			una 
																			volta 
																			il 
																			nome 
																			di 
																			città, 
																			e 
																			adesso 
																			quella 
																			di 
																			repubblica 
																			o 
																			corpo 
																			politico, 
																			il 
																			quale 
																			a 
																			sua 
																			volta 
																			è 
																			chiamato 
																			dai 
																			suoi 
																			membri 
																			Stato”.
																			
																			
																			
																			 
																			
																			Siamo di fronte ad una nuova evoluzione nella 
																			concezione 
																			del 
																			potere 
																			che 
																			subirà 
																			un’accelerazione 
																			attraverso 
																			due 
																			eventi 
																			epocali. 
																			Prima 
																			la 
																			Rivoluzione 
																			americana 
																			con 
																			la
																			
																			
																			Dichiarazione 
																			d’indipendenza 
																			del 
																			1776: 
																			“Tutti 
																			gli 
																			uomini 
																			sono 
																			stati 
																			creati 
																			uguali, 
																			essi 
																			sono 
																			stati 
																			dotati 
																			dal 
																			loro 
																			creatore 
																			di 
																			alcuni 
																			diritti 
																			inalienabili 
																			[...] 
																			allo 
																			scopo 
																			di 
																			garantire 
																			questi 
																			diritti 
																			sono 
																			stati 
																			creati 
																			tra 
																			gli 
																			uomini 
																			i 
																			governi, 
																			i 
																			quali 
																			derivano 
																			i 
																			loro 
																			giusti 
																			poteri 
																			dal 
																			consenso 
																			dei 
																			governati”. 
																			La 
																			messa 
																			in 
																			pratica 
																			delle 
																			dottrine 
																			giusnaturalistiche 
																			(ogni 
																			uomo 
																			è 
																			titolare 
																			di 
																			diritti 
																			innati, 
																			appunto 
																			di 
																			natura) 
																			che 
																			ormai 
																			da 
																			un 
																			secolo 
																			circolano 
																			in 
																			Europa 
																			e 
																			che 
																			iniziano 
																			a 
																			logorare 
																			la 
																			base 
																			aristocratica 
																			delle 
																			monarchie 
																			assolute. 
																			Successivamente 
																			è la 
																			Rivoluzione 
																			francese 
																			che 
																			ribadisce 
																			e 
																			rielabora 
																			tali 
																			concetti 
																			con 
																			la
																			
																			
																			Dichiarazione 
																			dei 
																			diritti 
																			dell’uomo: 
																			“Il 
																			principio 
																			di 
																			ogni 
																			sovranità 
																			risiede 
																			essenzialmente 
																			nella 
																			Nazione 
																			[…] 
																			La 
																			legge 
																			è 
																			espressione 
																			della 
																			volontà 
																			generale, 
																			tutti 
																			i 
																			cittadini 
																			hanno 
																			diritto 
																			di 
																			concorrere 
																			personalmente 
																			o 
																			mediante 
																			i 
																			loro 
																			rappresentanti 
																			alla 
																			sua 
																			formazione”. 
																			Inizia 
																			a 
																			prendere 
																			forma 
																			una 
																			prima 
																			idea 
																			di 
																			nazione 
																			di 
																			origine 
																			politica 
																			ovvero 
																			di 
																			una 
																			comunità 
																			(una 
																			popolazione) 
																			che 
																			si 
																			riconosce 
																			in 
																			determinati 
																			principi 
																			civili; 
																			nel 
																			caso 
																			francese 
																			le 
																			idee 
																			della 
																			Rivoluzione 
																			sulle 
																			quali 
																			si 
																			baserà, 
																			sebbene 
																			con 
																			molte 
																			contraddizioni, 
																			anche 
																			il 
																			periodo 
																			napoleonico. 
																			Nella 
																			prima 
																			parte 
																			dell’Ottocento 
																			si 
																			svilupperà 
																			inoltre 
																			il 
																			concetto 
																			di 
																			nazione 
																			(e 
																			di 
																			popolo) 
																			derivante 
																			da 
																			aspetti 
																			culturali, 
																			come 
																			storia, 
																			lingua 
																			e 
																			territorio. 
																			La 
																			nazione 
																			diventa 
																			“un 
																			surrogato 
																			laico” 
																			al 
																			principio 
																			di 
																			derivazione 
																			divina 
																			del 
																			potere.
																			
																			 
																			
																			Pertanto, nel corso del XIX secolo la legittimazione 
																			del 
																			potere 
																			si 
																			realizza 
																			sempre 
																			più 
																			attraverso 
																			la 
																			popolazione 
																			(dal 
																			“basso”) 
																			o 
																			meglio, 
																			attraverso 
																			la 
																			creazione 
																			di 
																			sistemi 
																			parlamentari 
																			che 
																			la 
																			rappresentino. 
																			L’allargamento 
																			del 
																			suffragio 
																			e la 
																			redazione 
																			di 
																			costituzioni, 
																			ovvero 
																			di 
																			leggi 
																			fondamentali 
																			dello 
																			Stato, 
																			contenenti 
																			quei 
																			principi 
																			teorici 
																			che 
																			si 
																			erano 
																			sviluppati 
																			nel 
																			secolo 
																			precedente 
																			(separazione 
																			dei 
																			poteri, 
																			eguaglianza 
																			dei 
																			cittadini 
																			di 
																			fronte 
																			alla 
																			legge, 
																			libertà 
																			di 
																			espressione, 
																			ecc.) 
																			fanno 
																			sì 
																			che 
																			il 
																			potere 
																			monarchico 
																			venga 
																			fortemente 
																			ridimensionato 
																			ma 
																			senza 
																			intaccare 
																			le 
																			strutture 
																			statali 
																			appena 
																			formatesi. 
																			In 
																			questo 
																			quadro 
																			prendono 
																			avvio 
																			i 
																			fermenti 
																			nazionalistici 
																			che 
																			attraversano 
																			l’Europa 
																			negli 
																			anni 
																			Venti 
																			del 
																			XIX 
																			secolo 
																			e 
																			che 
																			daranno 
																			vita 
																			ai 
																			movimenti 
																			di 
																			riunificazione 
																			nazionale 
																			(in 
																			Germania, 
																			Italia, 
																			Grecia). 
																			Una 
																			fase 
																			nuova 
																			dal 
																			punto 
																			di 
																			vista 
																			dell’organizzazione 
																			del 
																			potere 
																			che 
																			pone 
																			le 
																			basi 
																			per 
																			lo 
																			stato-nazione, 
																			prologo 
																			ai 
																			sistemi 
																			contemporanei 
																			e 
																			conclusione 
																			del 
																			lungo 
																			periodo 
																			di 
																			formazione 
																			dell’idea 
																			di 
																			Stato 
																			e 
																			delle 
																			sue 
																			funzioni 
																			e 
																			caratteristiche 
																			principali. 
																			Periodo 
																			che 
																			si 
																			può 
																			affermare 
																			venga 
																			efficacemente 
																			identificato 
																			con 
																			il 
																			concetto 
																			di 
																			stato 
																			moderno. 
																			Categoria 
																			storica 
																			che 
																			contiene 
																			tutte 
																			le 
																			trasformazioni 
																			avvenute 
																			nell’organizzazione 
																			del 
																			potere 
																			nelle 
																			società 
																			europee, 
																			dalla 
																			fine 
																			del 
																			Medioevo 
																			agli 
																			inizi 
																			dell’Età 
																			contemporanea; 
																			determinanti 
																			per 
																			gli 
																			attuali 
																			assetti 
																			politici 
																			e 
																			sociali. 
																			
																			
																			
																			
																			 
																			
																			 
																			
																			
																			Riferimenti 
																			Bibliografici:
																			
																			 
																			
																			
																			Anderson, Perry, Lo Stato assoluto, Mondadori, Milano 1980;
																			
																			
																			Ortu, 
																			Gian 
																			Giacomo, Lo 
																			Stato 
																			moderno, Laterza 
																			Editori, 
																			Roma-Bari, 
																			2001.
																							
																			
																			
																			
																							
																			 
																			
																			
																			