SULLa Repubblica di San Marino
UNA TERRA libertà
di Sara
Fresi
San Marino è la più antica
repubblica d'Europa, circondata in
ogni suo lato dal territorio
italiano; è ubicata tra la Romagna e
le Marche e si trova fra le valli
della Marecchia a nord e del Conca a
sud. E' dominata dal Monte Titano
che si erge fino a 739 metri di
altitudine e il territorio è
attraversato dai torrenti Ausa,
Marano e San Marino, affluente del
Marecchia.
La storia dell'antica comunità di
San Marino fa emergere il valore di
libertà radicato nel pensiero e
nella cultura dei suoi abitanti. Nel
301 d.C. venne fondata da Marino,
uno scalpellino nativo dell'Isola
dalmata di Rab (Croazia) che si recò
sul Monte Titano, dove lavorò per
l'estrazione della pietra e,
contestualmente, diffuse la
religione cristiana. Intorno alla
sua figura crebbe un gruppo di
fedeli cristiani ed egli, prima
della sua morte, disse:
"Figli miei, vi lascio liberi".
Quando l'esarcato di Ravenna passo
al dominio della Chiesa di Roma, San
Marino ricevette l'indipendenza con
il Placito Feretrano (20
febbraio 885 d.C.) che rappresenta
il più antico documento attestante
l'esistenza di una "civitas" libera
e organizzata sul Monte Titanio.
Venne scoperto dall'archeologo e
bibliofilo Annibale degli Abati
Olivieri presso l’Archivio della
Repubblica di San Marino (1749).
Nella pergamena è riportata una
controversia fra Deltone, vescovo di
Rimini, e Stefano, prete e abate del
monastero di San Marino. Deltone
sosteneva che Stefano avesse
usurpato alla Chiesa riminese alcune
terre sul versante occidentale del
monte Titano. La decisione della
causa fu affidata a Giovanni,
vescovo del Montefeltro, affiancato
da una trentina di giuristi e
magistrati, che dopo lunga disputa,
assegnò la vittoria all’abate
sammarinese, il quale riuscì a
provare che la Chiesa riminese non
era mai stata in possesso di quei
beni. Venne così riconosciuto che i
fondi di Casole, Ravellino,
Fabbrica, Petroniano, Pignaria,
Griziano, Erviano, Laritiniano,
Fiorentino, Silvole e Flagellaria
appartenessero al monastero di San
Marino.
Nel periodo medievale furono
ripetuti i tentativi di invasione da
parte di ungari, saraceni e normanni
che costrinsero i Sammarinesi a
costruire fortificazioni e i
castelli sul monte Titano.
L’ordinamento di San Marino era
basato sugli antichi statuti (prime
norme risalenti al 1263) e dei loro
successivi aggiornamenti.
In San Marino non si avvicendarono
dominatori stranieri e nonostante i
complotti dei vescovi limitrofi e
della famiglia Malatesta, riuscì ad
essere indipendente anche con la
protezione dei conti di Montefeltro
e dei privilegi papali. La comunità
era dotata di mezzi di difesa
modesti e al minimo evento di
attacco esterno vi fu compattezza
tra gli abitanti, utile a infondere
nella popolazione sentimenti di
attaccamento agli ideali di libertà
e a conservare l'indipendenza.
Questo senso di difesa della libertà
portò gli abitanti ad avere alta
l'attenzione da eventuali attacchi
esterni ma anche all'isolamento
culturale, sebbene la visibile
magnificenza di edifici pubblici
siti in San Marino possa dimostrare
il contrario. Rileggendo i fatti
storici quello che emerge, non sono
le mire espansionistiche dei
Sammarinesi e, contestualmente,
neanche la volontà dei potenti
vicini di negare loro la libertà:
nel periodo medievale il ducato di
Urbino non esercitò una politica
oppressiva ma di buon vicinato,
tanto che quando il suo ultimo
signore morì fece testamento
lasciando alla Chiesa di Roma il
dominio nel ducato disponendo che la
Repubblica di San Marino doveva
ottenere protezione per il
mantenimento della propria
indipendenza. La continua attività
diplomatica preservò l'antica
repubblica da contrasti con altre
potenze. Nel 1797 Napoleone
Bonaparte propose ai Sammarinesi di
ampliare i loro confini territoriali
fino al mare ma, essi ringraziarono
e rifiutarono la proposta francese a
causa delle difficoltà di
controllare un territorio così
esteso. Lo stesso Napoleone ammirò
il modello di libertà di San Marino,
assicurando la pace e l'amicizia
della Francia.
Un altro caso storico fu la fuga da
Roma di Giuseppe Garibaldi e di
alcuni suoi compagni d'armi
inseguiti dalle truppe pontificie e
austriache: nel 1849 l'eroe dei due
mondi chiese asilo alla Repubblica
di San Marino, ma l'accoglienza
avrebbe significato inimicarsi le
predette due potenze, quindi per
evitare invasioni fu concesso a
Garibaldi di attraversare il
territorio, ristorarsi per alcune
ore, sciogliere la sua milizia e
ripartire di nascosto. La sua vita
fu salva ed egli successivamente
scrisse ai Capitani Reggenti:
"Sono orgoglioso di essere
cittadino di questa virtuosa
Repubblica! Tra i tanti atti di
generosità che la resero
rispettabile e generosa per secoli,
figura la più recente e per la quale
avrò eterna gratitudine, per
l'ospitalità che diede a me e ai
miei compagni d'armi durante la
ritirata di Roma nell'anno 1849".
Nel 1861 Abraham Lincoln, sedicesimo
Presidente degli Stati Uniti
d'America, affermò:
"Anche se il vostro territorio è
piccolo, è pur vero che il vostro
paese è uno dei più onorati di tutta
la storia. Con la sua esperienza ha
dimostrato la verità piena di
incoraggiamento per gli amici
dell'umanità, che un governo basato
sui principi repubblicani è capaci
di essere sicuro e duraturo".
Nel 1861 venne proclamata l'Unità
d'Italia e, attraverso l'attività
diplomatica, la Repubblica di San
Marino venne riconosciuta dal Regno
d'Italia (1862), con il quale
stipulò un'unione doganale e,
successivamente, l'unione monetaria
(1939). Dopo i due conflitti
mondiali la Repubblica di San Marino
passò dalla politica di isolamento
ad interessarsi in modo diretto,
attraverso accordi e convenzioni
sovrannazionali, ai grandi temi
mondiali.
Riferimenti bibliografici :
AA.VV. Grande dizionario
enciclopedico, UTET, Torino
1994.
Archivio di Stato della Repubblica
di San Marino. Antichi documenti:
http://bit.ly/2PZiPSN.
De Montalbo L., Dizionario
bibliografico iconografico della
Repubblica di San Marino, Parigi
1898.
Fattori M., Ricordi storici della
Repubblica di San Marino condotti
fino ai giorni nostro dal figlio
Onofrio, Felice Le Monnier,
Firenze 1956.
Stolfi A., San Marino. Storia
della Repubblica più antica del
mondo, Youcanprint
2022.