[ISSN 1974-028X]

[REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA N° 577/2007 DEL 21 DICEMBRE] *

 

N° 205 / GENNAIO 2025 (CCXXXVI)


turismo storico

SULLa Repubblica di San Marino
UNA TERRA libertà

di Sara Fresi

 

San Marino è la più antica repubblica d'Europa, circondata in ogni suo lato dal territorio italiano; è ubicata tra la Romagna e le Marche e si trova fra le valli della Marecchia a nord e del Conca a sud. E' dominata dal Monte Titano che si erge fino a 739 metri di altitudine e il territorio è attraversato dai torrenti Ausa, Marano e San Marino, affluente del Marecchia.

La storia dell'antica comunità di San Marino fa emergere il valore di libertà radicato nel pensiero e nella cultura dei suoi abitanti. Nel 301 d.C. venne fondata da Marino, uno scalpellino nativo dell'Isola dalmata di Rab (Croazia) che si recò sul Monte Titano, dove lavorò per l'estrazione della pietra e, contestualmente, diffuse la religione cristiana. Intorno alla sua figura crebbe un gruppo di fedeli cristiani ed egli, prima della sua morte, disse:

 

"Figli miei, vi lascio liberi".

 

Quando l'esarcato di Ravenna passo al dominio della Chiesa di Roma, San Marino ricevette l'indipendenza con il Placito Feretrano (20 febbraio 885 d.C.) che rappresenta il più antico documento attestante l'esistenza di una "civitas" libera e organizzata sul Monte Titanio. Venne scoperto dall'archeologo e bibliofilo Annibale degli Abati Olivieri presso l’Archivio della Repubblica di San Marino (1749). Nella pergamena è riportata una controversia fra Deltone, vescovo di Rimini, e Stefano, prete e abate del monastero di San Marino. Deltone sosteneva che Stefano avesse usurpato alla Chiesa riminese alcune terre sul versante occidentale del monte Titano. La decisione della causa fu affidata a Giovanni, vescovo del Montefeltro, affiancato da una trentina di giuristi e magistrati, che dopo lunga disputa, assegnò la vittoria all’abate sammarinese, il quale riuscì a provare che la Chiesa riminese non era mai stata in possesso di quei beni. Venne così riconosciuto che i fondi di Casole, Ravellino, Fabbrica, Petroniano, Pignaria, Griziano, Erviano, Laritiniano, Fiorentino, Silvole e Flagellaria appartenessero al monastero di San Marino.

 

Nel periodo medievale furono ripetuti i tentativi di invasione da parte di ungari, saraceni e normanni che costrinsero i Sammarinesi a costruire fortificazioni e i castelli sul monte Titano.

 

L’ordinamento di San Marino era basato sugli antichi statuti (prime norme risalenti al 1263) e dei loro successivi aggiornamenti.

 

In San Marino non si avvicendarono dominatori stranieri e nonostante i complotti dei vescovi limitrofi e della famiglia Malatesta, riuscì ad essere indipendente anche con la protezione dei conti di Montefeltro e dei privilegi papali. La comunità era dotata di mezzi di difesa modesti e al minimo evento di attacco esterno vi fu compattezza tra gli abitanti, utile a infondere nella popolazione sentimenti di attaccamento agli ideali di libertà e a conservare l'indipendenza. Questo senso di difesa della libertà portò gli abitanti ad avere alta l'attenzione da eventuali attacchi esterni ma anche all'isolamento culturale, sebbene la visibile magnificenza di edifici pubblici siti in San Marino possa dimostrare il contrario. Rileggendo i fatti storici quello che emerge, non sono le mire espansionistiche dei Sammarinesi e, contestualmente, neanche la volontà dei potenti vicini di negare loro la libertà: nel periodo medievale il ducato di Urbino non esercitò una politica oppressiva ma di buon vicinato, tanto che quando il suo ultimo signore morì fece testamento lasciando alla Chiesa di Roma il dominio nel ducato disponendo che la Repubblica di San Marino doveva ottenere protezione per il mantenimento della propria indipendenza. La continua attività diplomatica preservò l'antica repubblica da contrasti con altre potenze. Nel 1797 Napoleone Bonaparte propose ai Sammarinesi di ampliare i loro confini territoriali fino al mare ma, essi ringraziarono e rifiutarono la proposta francese a causa delle difficoltà di controllare un territorio così esteso. Lo stesso Napoleone ammirò il modello di libertà di San Marino, assicurando la pace e l'amicizia della Francia.

 

Un altro caso storico fu la fuga da Roma di Giuseppe Garibaldi e di alcuni suoi compagni d'armi inseguiti dalle truppe pontificie e austriache: nel 1849 l'eroe dei due mondi chiese asilo alla Repubblica di San Marino, ma l'accoglienza avrebbe significato inimicarsi le predette due potenze, quindi per evitare invasioni fu concesso a Garibaldi di attraversare il territorio, ristorarsi per alcune ore, sciogliere la sua milizia e ripartire di nascosto. La sua vita fu salva ed egli successivamente scrisse ai Capitani Reggenti:

 

"Sono orgoglioso di essere cittadino di questa virtuosa Repubblica! Tra i tanti atti di generosità che la resero rispettabile e generosa per secoli, figura la più recente e per la quale avrò eterna gratitudine, per l'ospitalità che diede a me e ai miei compagni d'armi durante la ritirata di Roma nell'anno 1849".

 

Nel 1861 Abraham Lincoln, sedicesimo Presidente degli Stati Uniti d'America, affermò:

 

"Anche se il vostro territorio è piccolo, è pur vero che il vostro paese è uno dei più onorati di tutta la storia. Con la sua esperienza ha dimostrato la verità piena di incoraggiamento per gli amici dell'umanità, che un governo basato sui principi repubblicani è capaci di essere sicuro e duraturo".

 

Nel 1861 venne proclamata l'Unità d'Italia e, attraverso l'attività diplomatica, la Repubblica di San Marino venne riconosciuta dal Regno d'Italia (1862), con il quale stipulò un'unione doganale e, successivamente, l'unione monetaria (1939). Dopo i due conflitti mondiali la Repubblica di San Marino passò dalla politica di isolamento ad interessarsi in modo diretto, attraverso accordi e convenzioni sovrannazionali, ai grandi temi mondiali.

 

 

Riferimenti bibliografici :

 

AA.VV. Grande dizionario enciclopedico, UTET, Torino 1994.

Archivio di Stato della Repubblica di San Marino. Antichi documenti: http://bit.ly/2PZiPSN.

De Montalbo L., Dizionario bibliografico iconografico della Repubblica di San Marino, Parigi 1898.

Fattori M., Ricordi storici della Repubblica di San Marino condotti fino ai giorni nostro dal figlio Onofrio, Felice Le Monnier, Firenze 1956.

Stolfi A., San Marino. Storia della Repubblica più antica del mondo, Youcanprint 2022.

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[ iscrizione originaria (aggiornata 2007) al tribunale di Roma (editore eOs): n° 215/2005 del 31 maggio ]