N. 140 - Agosto 2019 
                          
                          (CLXXI)
																						il regno di bretagna
																			
																			
																			La 
																			spina 
																			nel 
																			fianco 
																			della 
																			Francia 
																			carolingia 
																			- 
																			Parte 
																			I
																			
																			
																			di 
																			Roberto 
																			Conte  
																			 
																			
																			
																			In 
																			una 
																			nazione 
																			dallo 
																			spirito 
																			centralizzatore 
																			e 
																			culturalmente 
																			egemone 
																			come 
																			la 
																			Francia 
																			è 
																			difficile, 
																			al 
																			giorno 
																			d’oggi, 
																			trovare 
																			traccia 
																			di 
																			comunità 
																			alloglotte: 
																			l’esempio 
																			più 
																			evidente 
																			è 
																			quello 
																			dei 
																			Corsi, 
																			che 
																			sono 
																			riusciti 
																			a 
																			mantenere 
																			la 
																			loro 
																			identità 
																			etnica 
																			grazie 
																			soprattutto 
																			alla 
																			loro 
																			insularità.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Oltre 
																			a 
																			essi, 
																			e ai 
																			Baschi 
																			dell’estremità 
																			sud-occidentale 
																			della 
																			repubblica 
																			transalpina, 
																			gli 
																			unici 
																			a 
																			aver 
																			conservato 
																			caratteristiche 
																			etniche 
																			e 
																			linguistiche 
																			peculiari 
																			sono 
																			gli 
																			abitanti 
																			della 
																			Bretagna, 
																			dove 
																			ancor 
																			oggi 
																			è 
																			parlato 
																			un 
																			idioma 
																			appartenente 
																			al 
																			ramo 
																			brittonico 
																			del 
																			celtico, 
																			simile 
																			al 
																			gallese.
																			 
																			
																			
																			Anche 
																			all’epoca 
																			della 
																			dominazione 
																			romana 
																			la 
																			Bretagna, 
																			denominata 
																			allora 
																			Armorica, 
																			era 
																			stata 
																			una 
																			delle 
																			zone 
																			della 
																			Gallia 
																			in 
																			cui 
																			la 
																			latinizzazione 
																			aveva 
																			trovato 
																			più 
																			difficoltà 
																			per 
																			affermarsi. 
																			Prova 
																			ne 
																			sia 
																			il 
																			fatto 
																			che 
																			le 
																			città 
																			ivi 
																			fondate 
																			dai 
																			Romani 
																			mutarono 
																			presto 
																			il 
																			loro 
																			nome, 
																			adottando 
																			quello 
																			degli 
																			abitanti 
																			originari: 
																			così 
																			Condate 
																			divenne 
																			Rennes 
																			dalla 
																			tribù 
																			dei 
																			Redoni, 
																			Darioritum 
																			Vannes 
																			da 
																			quella 
																			dei 
																			Veneti, 
																			Condevincum 
																			Nantes 
																			da 
																			quella 
																			dei 
																			Namneti.
																			 
																			
																			
																			Questa 
																			tenace 
																			resistenza 
																			celtica 
																			a 
																			influssi 
																			esterni 
																			venne 
																			potentemente 
																			rinforzata 
																			tra 
																			la 
																			fine 
																			del 
																			IV e 
																			l’inizio 
																			del 
																			V 
																			secolo 
																			da 
																			costanti 
																			e 
																			considerevoli 
																			flussi 
																			migratori 
																			dalle 
																			coste 
																			della 
																			Gran 
																			Bretagna 
																			sud-occidentale 
																			da 
																			parte 
																			di 
																			genti 
																			molto 
																			affini 
																			agli 
																			indigeni 
																			armoricani. 
																			Secondo 
																			fonti 
																			medievali 
																			gallesi 
																			e 
																			anche 
																			francesi 
																			tale 
																			afflusso 
																			di 
																			Britanni 
																			ebbe 
																			origine 
																			già 
																			nel 
																			corso 
																			della 
																			rivolta 
																			di 
																			Magno 
																			Massimo 
																			contro 
																			l’imperatore 
																			Graziano, 
																			nel 
																			383, 
																			quando 
																			un 
																			certo 
																			Conan 
																			Meriadoc 
																			seguì 
																			l’usurpatore 
																			in 
																			Gallia 
																			a 
																			capo 
																			di 
																			un 
																			grosso 
																			contingente 
																			britanno, 
																			stanziandosi 
																			nell’Armorica.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Sia 
																			vera 
																			o 
																			meno 
																			tale 
																			tradizione, 
																			certamente 
																			questa 
																			migrazione 
																			si 
																			accrebbe, 
																			sino 
																			a 
																			divenire 
																			una 
																			diaspora, 
																			all’inizio 
																			del 
																			V 
																			secolo, 
																			all’indomani 
																			dell’invasione 
																			anglosassone 
																			della 
																			Britannia, 
																			per 
																			quanto 
																			alcuni 
																			studiosi, 
																			basandosi 
																			sulla 
																			provenienza 
																			geografica 
																			dei 
																			fuggiaschi, 
																			ne 
																			indichino 
																			la 
																			causa 
																			piuttosto 
																			nelle 
																			incursioni 
																			degli 
																			Scoti 
																			sulle 
																			coste 
																			occidentali 
																			dell’Inghilterra.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Grandi 
																			ondate 
																			di 
																			profughi 
																			in 
																			fuga 
																			dalla 
																			furia 
																			germanica 
																			(o 
																			gaelica) 
																			si 
																			riversarono 
																			sulle 
																			coste 
																			dell’Armorica, 
																			non 
																			senza 
																			il 
																			beneplacito 
																			del 
																			morente 
																			Impero 
																			d’Occidente, 
																			che 
																			sperava 
																			di 
																			attingere 
																			da 
																			questo 
																			materiale 
																			umano 
																			le 
																			forze 
																			necessarie 
																			per 
																			continuare 
																			a 
																			difendere 
																			la 
																			Gallia 
																			dalle 
																			orde 
																			barbariche, 
																			e 
																			soprattutto 
																			dai 
																			Visigoti.
																			 
																			
																			
																			Verso 
																			il 
																			470, 
																			a 
																			questo 
																			riguardo, 
																			tanto 
																			Sidonio 
																			Apollinare 
																			(Epistulae, 
																			III, 
																			9) 
																			quanto 
																			Giordane 
																			(Getica, 
																			237-238) 
																			ricordano 
																			l’arrivo 
																			sul 
																			continente 
																			del 
																			dinasta 
																			britanno 
																			Riotamo 
																			alla 
																			testa 
																			di 
																			12.000 
																			guerrieri, 
																			chiamato 
																			dallo 
																			stesso 
																			imperatore 
																			Antemio 
																			Procopio 
																			per 
																			rafforzare 
																			le 
																			difese 
																			della 
																			Gallia 
																			settentrionale. 
																			Riotamo 
																			riuscì 
																			a 
																			occupare 
																			Bourges, 
																			ma 
																			venne 
																			poi 
																			probabilmente 
																			tradito 
																			dal
																			
																			praefectus 
																			praetoris 
																			Galliarum 
																			Arvando, 
																			e a 
																			Deols 
																			cadde 
																			in 
																			un’imboscata 
																			tesagli 
																			dal 
																			re 
																			visigoto 
																			Eurico, 
																			venendo 
																			sconfitto 
																			dopo 
																			un’aspra 
																			battaglia. 
																			I 
																			superstiti 
																			del 
																			suo 
																			esercito 
																			trovarono 
																			rifugio 
																			a 
																			Avallon, 
																			nell’attuale 
																			Svizzera, 
																			e 
																			secondo 
																			alcuni 
																			alla 
																			sua 
																			figura 
																			ci 
																			si 
																			sarebbe 
																			ispirati, 
																			almeno 
																			in 
																			parte, 
																			per 
																			creare 
																			il 
																			leggendario 
																			personaggio 
																			di 
																			re 
																			Artù.
																			 
																			
																			
																			Gli 
																			immigrati 
																			dalla 
																			Bretagna 
																			ebbero 
																			un 
																			ruolo 
																			fondamentale 
																			anche 
																			nel 
																			completamento 
																			dell’evangelizzazione 
																			dell’Armorica, 
																			all’epoca 
																			del 
																			loro 
																			arrivo 
																			ancora 
																			prevalentemente 
																			pagana, 
																			soprattutto 
																			nelle 
																			aree 
																			rurali. 
																			In 
																			questa 
																			prospettiva 
																			si 
																			innesta 
																			la 
																			leggenda 
																			dei 
																			sette 
																			santi 
																			fondatori 
																			della 
																			Bretagna. 
																			Secondo 
																			questa 
																			tradizione, 
																			questi 
																			uomini 
																			di 
																			chiesa 
																			provenienti 
																			da 
																			Oltremanica 
																			avrebbero 
																			stabilito 
																			le 
																			sette 
																			diocesi 
																			in 
																			cui 
																			fu 
																			poi 
																			divisa 
																			la 
																			regione 
																			sino 
																			all’epoca 
																			della 
																			Rivoluzione 
																			Francese, 
																			con 
																			l’esclusione 
																			di 
																			quelle 
																			di 
																			Nantes 
																			e di 
																			Rennes, 
																			che 
																			erano 
																			allora 
																			abitate 
																			per 
																			lo 
																			più 
																			da 
																			Gallo-romani. 
																			Così 
																			san 
																			Maclovio 
																			avrebbe 
																			fondato 
																			Saint 
																			Malo, 
																			san 
																			Sansone 
																			Dol-de-Bretagne, 
																			san 
																			Brieuc 
																			Saint 
																			Brieuc, 
																			san 
																			Tugdual 
																			Treguier, 
																			san 
																			Corentino 
																			Quimper, 
																			san 
																			Paolo 
																			Aureliano 
																			Saint-Paul-de-Leon 
																			e 
																			san 
																			Paterno 
																			Vannes.
																			 
																			
																			
																			Dal 
																			punto 
																			di 
																			vista 
																			politico, 
																			i 
																			Bretoni 
																			furono 
																			per 
																			lungo 
																			tempo 
																			travagliati, 
																			come 
																			i 
																			loro 
																			confratelli 
																			delle 
																			isole, 
																			dalle 
																			divisioni 
																			interne: 
																			esistevano 
																			diversi 
																			potentati, 
																			definiti 
																			un 
																			po’ 
																			troppo 
																			enfaticamente
																			
																			regna 
																			da 
																			Gregorio 
																			di 
																			Tours, 
																			spesso 
																			in 
																			lotta 
																			tra 
																			loro, 
																			e 
																			tra 
																			di 
																			essi 
																			i 
																			più 
																			importanti 
																			erano 
																			quelli 
																			di 
																			Dumnonia, 
																			a 
																			nord, 
																			Cornovaglia, 
																			a 
																			sud-ovest, 
																			e 
																			Gwened 
																			o 
																			Broërec, 
																			a 
																			sud-est. 
																			I 
																			capi 
																			di 
																			queste 
																			entità 
																			erano 
																			chiamati
																			
																			mactyern, 
																			equiparabili 
																			probabilmente 
																			ai 
																			capi 
																			clan 
																			delle 
																			isole 
																			britanniche, 
																			e 
																			alcune 
																			volte 
																			uno 
																			di 
																			essi 
																			riusciva 
																			a 
																			estendere 
																			la 
																			sua 
																			autorità 
																			su 
																			un 
																			territorio 
																			maggiore, 
																			ma 
																			sempre 
																			alla 
																			sua 
																			morte 
																			esso 
																			tornava 
																			a 
																			frammentarsi 
																			a 
																			causa 
																			delle 
																			usanze 
																			ereditarie 
																			celtiche.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			È 
																			stato 
																			anche 
																			ipotizzato 
																			che 
																			esistesse 
																			presso 
																			questa 
																			popolazione 
																			la 
																			figura 
																			di 
																			un 
																			re 
																			supremo, 
																			simile 
																			all’ard 
																			righ 
																			irlandese, 
																			che 
																			avrebbe 
																			goduto 
																			di 
																			una 
																			certa 
																			autorità 
																			su 
																			tutti 
																			gli 
																			altri, 
																			anche 
																			se 
																			gli 
																			indizi 
																			in 
																			tal 
																			senso 
																			sono 
																			tutt’altro 
																			che 
																			chiari. 
																			La 
																			divisione 
																			politica 
																			metteva 
																			i 
																			Bretoni 
																			in 
																			una 
																			condizione 
																			di 
																			grave 
																			inferiorità 
																			rispetto 
																			al 
																			regno 
																			dei 
																			Franchi, 
																			lo 
																			stato 
																			romano-barbarico 
																			più 
																			potente 
																			tra 
																			tutti, 
																			ma 
																			questo 
																			non 
																			deve 
																			far 
																			credere 
																			che 
																			essi 
																			fossero 
																			delle 
																			vittime 
																			sacrificali 
																			del 
																			formidabile 
																			vicino. 
																			Anzi, 
																			per 
																			quanto 
																			i 
																			loro 
																			capi 
																			dovessero 
																			versare 
																			tributi 
																			e 
																			giurare 
																			fedeltà 
																			ai 
																			vari 
																			sovrani 
																			merovingi, 
																			spesso 
																			poi 
																			venivano 
																			meno 
																			ai 
																			propri 
																			obblighi 
																			e 
																			tormentavano 
																			con 
																			le 
																			loro 
																			incursioni 
																			le 
																			comunità 
																			gallo-romane, 
																			predominanti 
																			nei 
																			territori 
																			di 
																			Nantes 
																			e 
																			Rennes 
																			e 
																			anche 
																			nella 
																			città 
																			di 
																			Vannes.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Del 
																			resto, 
																			già 
																			all’epoca 
																			di 
																			Riotamo 
																			Sidonio 
																			Apollinare 
																			si 
																			era 
																			lamentato 
																			dei 
																			saccheggi 
																			che 
																			i 
																			nuovi 
																			venuti 
																			compivano 
																			ai 
																			danni 
																			degli 
																			indigeni, 
																			e i 
																			Gallo-romani 
																			restarono 
																			sempre 
																			ben 
																			distinti 
																			dai 
																			Bretoni: 
																			parlavano 
																			una 
																			lingua 
																			diversa, 
																			avevano 
																			differenti 
																			usanze 
																			religiose, 
																			consideravano 
																			quasi 
																			dei 
																			selvaggi 
																			i 
																			nuovi 
																			venuti, 
																			per 
																			quanto, 
																			in 
																			realtà, 
																			questi 
																			ultimi 
																			avessero 
																			semplicemente 
																			mantenuto 
																			più 
																			genuine 
																			le 
																			tradizioni 
																			celtiche 
																			comuni 
																			a 
																			entrambe 
																			le 
																			popolazioni.
																			 
																			
																			
																			La 
																			prima 
																			rivolta 
																			di 
																			un 
																			certo 
																			rilievo 
																			di 
																			cui 
																			abbiamo 
																			notizia 
																			avvenne 
																			nel 
																			578, 
																			quando 
																			un 
																			capo 
																			del 
																			Gwened, 
																			Waroch 
																			(in 
																			bretone 
																			Gwereg), 
																			si 
																			impadronì 
																			di 
																			Vannes, 
																			città, 
																			come 
																			si è 
																			detto, 
																			a 
																			maggioranza 
																			gallo-romana, 
																			e 
																			rifiutò 
																			di 
																			rendere 
																			omaggio 
																			a 
																			Chilperico 
																			I, 
																			che 
																			gli 
																			inviò 
																			contro 
																			un 
																			esercito 
																			formato 
																			da 
																			contingenti 
																			provenienti 
																			dal 
																			Poitou, 
																			dalla 
																			Touraine, 
																			dall’Angiò, 
																			dal 
																			Maine 
																			e da 
																			Bayeux.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Contro 
																			i 
																			soldati 
																			provenienti 
																			da 
																			quest’ultima 
																			città 
																			(Baiocassensis), 
																			che 
																			erano 
																			di 
																			origine 
																			sassone, 
																			si 
																			concentrarono 
																			gli 
																			attacchi 
																			più 
																			furiosi 
																			dei 
																			Bretoni, 
																			che 
																			riuscirono 
																			a 
																			metterli 
																			in 
																			fuga, 
																			ma 
																			dopo 
																			una 
																			battaglia 
																			durata 
																			tre 
																			giorni 
																			sulle 
																			rive 
																			del 
																			Vilaine 
																			Waroch 
																			dovette 
																			infine 
																			sottomettersi 
																			e 
																			rendere 
																			omaggio 
																			al 
																			sovrano 
																			merovingio, 
																			cui 
																			diede 
																			in 
																			ostaggio 
																			il 
																			proprio 
																			figlio 
																			e 
																			promise 
																			di 
																			pagare 
																			un 
																			tributo 
																			annuo. 
																			Non 
																			mantenne 
																			tuttavia 
																			fede 
																			ai 
																			patti 
																			siglati, 
																			e 
																			nel 
																			587 
																			attaccò 
																			e 
																			saccheggiò 
																			il 
																			territorio 
																			di 
																			Nantes, 
																			subendo 
																			poi 
																			la 
																			ritorsione 
																			del 
																			nuovo 
																			re 
																			franco 
																			Gontrano, 
																			che 
																			invase 
																			i 
																			suoi 
																			domini 
																			e lo 
																			costrinse 
																			a 
																			promettere 
																			il 
																			pagamento 
																			di 
																			un’ammenda 
																			di 
																			1.000 
																			solidi. 
																			Ma 
																			ancora 
																			una 
																			volta 
																			questi 
																			accordi 
																			non 
																			vennero 
																			onorati 
																			e 
																			nel 
																			589/90 
																			la 
																			Bretagna 
																			subì 
																			una 
																			nuova 
																			invasione 
																			da 
																			parte 
																			di 
																			un 
																			esercito 
																			franco, 
																			guidato 
																			da 
																			Beppolem 
																			e 
																			Ebrachain.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Poiché 
																			questi 
																			due 
																			personaggi 
																			erano 
																			divisi 
																			da 
																			forti 
																			rivalità 
																			personali, 
																			operarono 
																			senza 
																			coordinamento, 
																			e 
																			Waroch, 
																			che 
																			aveva 
																			ottenuto 
																			anche 
																			l’aiuto 
																			dei 
																			Sassoni 
																			di 
																			Bayeux, 
																			su 
																			ordine 
																			della 
																			stessa 
																			moglie 
																			di 
																			Chilperico, 
																			Fredegonda, 
																			a 
																			sua 
																			volta 
																			nemica 
																			di 
																			Beppolem, 
																			riuscì 
																			a 
																			sconfiggere 
																			e 
																			uccidere 
																			quest’ultimo 
																			dopo 
																			una 
																			battaglia 
																			durata 
																			tre 
																			giorni.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Tuttavia 
																			in 
																			seguito, 
																			pressato 
																			da 
																			Ebrachain, 
																			che 
																			entrò 
																			a 
																			Vannes, 
																			tentò 
																			di 
																			fuggire 
																			sulle 
																			isole 
																			del 
																			canale, 
																			ma 
																			una 
																			tempesta 
																			provocò 
																			l’affondamento 
																			di 
																			tutte 
																			le 
																			sue 
																			navi 
																			e 
																			quindi 
																			fu 
																			costretto 
																			a 
																			accettare 
																			la 
																			pace, 
																			rinnovando 
																			il 
																			suo 
																			giuramento 
																			e 
																			consegnando 
																			suo 
																			nipote 
																			come 
																			ostaggio. 
																			Anche 
																			stavolta, 
																			tuttavia, 
																			non 
																			tenne 
																			fede 
																			alla 
																			parola 
																			data 
																			e 
																			inviò 
																			suo 
																			figlio 
																			Canao 
																			a 
																			attaccare 
																			quei 
																			Franchi 
																			che 
																			si 
																			erano 
																			attardati 
																			nel 
																			corso 
																			del 
																			ritorno 
																			in 
																			patria, 
																			uccidendone 
																			o 
																			catturandone 
																			parecchi.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Diversi 
																			anni 
																			più 
																			tardi 
																			fu 
																			la 
																			Dumnonia 
																			a 
																			stabilire 
																			una 
																			sorta 
																			di 
																			predominio 
																			sull’intera 
																			Bretagna 
																			con 
																			il 
																			suo 
																			sovrano 
																			Judicael, 
																			definito 
																			appunto 
																			re 
																			dei 
																			Bretoni 
																			nella
																			
																			Cronaca 
																			di 
																			Fredegario. 
																			Questo 
																			monarca 
																			si 
																			distinse 
																			per 
																			l’intensa 
																			opera 
																			di 
																			evangelizzazione 
																			delle 
																			sue 
																			terre, 
																			fondando 
																			tra 
																			l’altro 
																			il 
																			monastero 
																			di 
																			Primpont, 
																			tanto 
																			da 
																			essere 
																			canonizzato 
																			dopo 
																			la 
																			sua 
																			morte. 
																			Anch’egli 
																			fu 
																			costretto 
																			a 
																			rendere 
																			omaggio 
																			al 
																			re 
																			merovingio 
																			Dagoberto 
																			I, e 
																			verso 
																			il 
																			640 
																			si 
																			ritirò 
																			nel 
																			monastero 
																			di 
																			San 
																			Giovanni 
																			a 
																			Gwazel, 
																			lasciando 
																			il 
																			trono 
																			al 
																			figlio 
																			Alan 
																			II.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Pare 
																			che 
																			anche 
																			quest’ultimo 
																			mantenesse 
																			il 
																			titolo 
																			di 
																			re 
																			dei 
																			Bretoni, 
																			e di 
																			certo 
																			fu 
																			in 
																			stretta 
																			alleanza 
																			con 
																			l’ultimo 
																			sovrano 
																			dei 
																			Britanni, 
																			Cadwaldar, 
																			che 
																			per 
																			un 
																			certo 
																			periodo 
																			ospitò 
																			nella 
																			sua 
																			corte. 
																			Dopo 
																			la 
																			sua 
																			morte, 
																			nel 
																			690, 
																			non 
																			si 
																			hanno 
																			notizie 
																			di 
																			altri 
																			re 
																			supremi 
																			della 
																			Bretagna, 
																			che 
																			evidentemente 
																			tornò 
																			a 
																			dividersi 
																			in 
																			tanti 
																			staterelli 
																			satelliti 
																			dei 
																			re 
																			Franchi.
																			 
																			
																			
																			Questo 
																			non 
																			vuol 
																			dire 
																			che 
																			il 
																			dominio 
																			di 
																			questi 
																			ultimi 
																			fosse 
																			incontrastato: 
																			solo 
																			sotto 
																			il 
																			regno 
																			di 
																			Carlo 
																			Magno 
																			si 
																			registrarono 
																			ben 
																			tre 
																			rivolte, 
																			nel 
																			786, 
																			nel 
																			799 
																			e 
																			nell’811. 
																			Ma 
																			fu 
																			proprio 
																			dopo 
																			la 
																			morte 
																			del 
																			grande 
																			monarca, 
																			nell’814, 
																			che 
																			gli 
																			indomabili 
																			Bretoni 
																			trovarono 
																			un 
																			capo 
																			sotto 
																			il 
																			quale 
																			organizzarsi 
																			per 
																			una 
																			più 
																			valida 
																			resistenza. 
																			Costui 
																			si 
																			chiamava 
																			Morman, 
																			che 
																			sembra 
																			esser 
																			stato 
																			un
																			
																			mactyern 
																			del 
																			Gwened, 
																			ma 
																			che 
																			era 
																			riuscito 
																			a 
																			estendere 
																			la 
																			propria 
																			autorità 
																			anche 
																			in 
																			altre 
																			aree 
																			della 
																			Bretagna, 
																			e 
																			che 
																			probabilmente 
																			era 
																			stato
																			
																			vassus 
																			del 
																			defunto 
																			imperatore 
																			franco.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Alla 
																			scomparsa 
																			di 
																			quest’ultimo, 
																			egli 
																			non 
																			si 
																			ritenne 
																			in 
																			dovere 
																			di 
																			trasferire 
																			la 
																			sua 
																			fedeltà 
																			al 
																			suo 
																			figlio 
																			e 
																			successore, 
																			Ludovico 
																			il 
																			Pio, 
																			e 
																			assunse 
																			il 
																			titolo 
																			di 
																			re 
																			dei 
																			Bretoni. 
																			La 
																			fiera 
																			risposta 
																			che 
																			secondo 
																			il 
																			cronista 
																			Ermoldo 
																			il 
																			Nero 
																			diede 
																			all’abate 
																			Witkar, 
																			giunto 
																			a 
																			ricordargli 
																			i 
																			suoi 
																			doveri 
																			di 
																			feudatario, 
																			illustra 
																			perfettamente 
																			l’indomito 
																			spirito 
																			proprio 
																			di 
																			tutto 
																			il 
																			suo 
																			popolo: 
																			“Va’ 
																			subito 
																			dal 
																			tuo 
																			padrone, 
																			e 
																			ripetigli 
																			le 
																			mie 
																			parole. 
																			Io 
																			non 
																			abito 
																			la 
																			sua 
																			terra, 
																			e 
																			nemmeno 
																			voglio 
																			sottostare 
																			alle 
																			sue 
																			leggi. 
																			Regni 
																			pure 
																			sui 
																			Franchi. 
																			Morman 
																			regna 
																			sui 
																			Bretoni. 
																			Se i 
																			Franchi 
																			ci 
																			fanno 
																			la 
																			guerra, 
																			noi 
																			rendiamo 
																			loro 
																			la 
																			guerra. 
																			Abbiamo 
																			braccia 
																			di 
																			cui 
																			sapremo 
																			fare 
																			uso”.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Di 
																			fronte 
																			a 
																			questa 
																			ferma 
																			posizione, 
																			Ludovico 
																			inviò 
																			un 
																			corpo 
																			di 
																			spedizione, 
																			che 
																			però 
																			fu 
																			battuto 
																			dai 
																			Bretoni, 
																			cosicché 
																			l’imperatore 
																			stesso 
																			radunò 
																			nella 
																			primavera 
																			dell’818 
																			un 
																			grosso 
																			esercito 
																			a 
																			Vannes 
																			ed 
																			invase 
																			i 
																			territori 
																			di 
																			Morman, 
																			sino 
																			a 
																			giungere 
																			a 
																			Priziac, 
																			sulle 
																			rive 
																			dell’Elle. 
																			Qui, 
																			nel 
																			corso 
																			di 
																			una 
																			furiosa 
																			battaglia, 
																			il 
																			re 
																			ribelle 
																			fu 
																			ucciso 
																			e 
																			decapitato.
																			 
																			
																			
																			Questo 
																			parve 
																			portare 
																			a 
																			una 
																			piena 
																			sottomissione 
																			della 
																			Bretagna, 
																			e 
																			Ludovico 
																			pensò 
																			di 
																			accrescere 
																			il 
																			suo 
																			controllo 
																			sulla 
																			penisola 
																			istituendo 
																			una 
																			nuova 
																			contea, 
																			quella 
																			di 
																			Poutrocoet, 
																			ma 
																			proprio 
																			questo 
																			avvenimento 
																			servì 
																			a 
																			rinfocolare 
																			la 
																			rivolta 
																			dei 
																			Bretoni, 
																			che 
																			nell’822 
																			trovarono 
																			un 
																			nuovo 
																			capo 
																			in 
																			Wihomarc’h, 
																			un
																			
																			mactyern 
																			della 
																			Dumnonia. 
																			Contro 
																			di 
																			questi 
																			intervenne 
																			il 
																			conte 
																			di 
																			Nantes 
																			Lamberto 
																			I, 
																			che 
																			mise 
																			a 
																			ferro 
																			e 
																			fuoco 
																			il 
																			territorio 
																			degli 
																			insorti, 
																			ma 
																			non 
																			riuscì 
																			in 
																			alcun 
																			modo 
																			a 
																			piegare 
																			la 
																			loro 
																			resistenza.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Due 
																			anni 
																			dopo 
																			dovette 
																			intervenire 
																			nuovamente 
																			lo 
																			stesso 
																			Ludovico, 
																			che 
																			invase 
																			il 
																			paese 
																			alla 
																			testa 
																			di 
																			un 
																			esercito 
																			che 
																			divise 
																			in 
																			tre 
																			colonne, 
																			una 
																			sotto 
																			il 
																			suo 
																			comando 
																			personale 
																			e le 
																			altre 
																			sotto 
																			quello 
																			dei 
																			suoi 
																			figli 
																			Pipino 
																			e 
																			Ludovico. 
																			Ma 
																			anche 
																			stavolta 
																			i 
																			Bretoni 
																			adottarono 
																			una 
																			tattica 
																			di 
																			guerriglia 
																			e, 
																			dopo 
																			aver 
																			devastato 
																			il 
																			paese 
																			per 
																			quaranta 
																			giorni, 
																			l’imperatore 
																			carolingio 
																			rientrò 
																			a 
																			Rouen 
																			il 
																			17 
																			novembre 
																			senza 
																			aver 
																			ottenuto 
																			alcun 
																			risultato 
																			effettivo.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Nel 
																			maggio 
																			dell’825, 
																			tuttavia, 
																			Wihomarc’h 
																			si 
																			presentò 
																			a 
																			Aquisgrana 
																			alla 
																			testa 
																			degli 
																			altri 
																			capi 
																			della 
																			sua 
																			gente 
																			e 
																			prestò 
																			omaggio 
																			al 
																			sovrano 
																			franco, 
																			ricevendone 
																			il 
																			perdono, 
																			oltre 
																			che 
																			doni 
																			e 
																			concessioni. 
																			Questo 
																			non 
																			gli 
																			impedì, 
																			una 
																			volta 
																			tornato 
																			in 
																			patria, 
																			di 
																			riprendere 
																			le 
																			sue 
																			scorrerie 
																			nelle 
																			terre 
																			di 
																			confine, 
																			ma 
																			nel 
																			corso 
																			dello 
																			stesso 
																			anno 
																			fu 
																			ucciso 
																			nella 
																			sua 
																			stessa 
																			casa 
																			dagli 
																			uomini 
																			di 
																			Lamberto 
																			di 
																			Nantes, 
																			forse 
																			perché 
																			aveva 
																			concluso 
																			un 
																			accordo 
																			di 
																			pace 
																			con 
																			i 
																			pirati 
																			Vichinghi 
																			che 
																			infestavano 
																			le 
																			acque 
																			francesi.
																			 
																			
																			
																			Dopo 
																			tale 
																			avvenimento 
																			non 
																			si 
																			hanno 
																			più 
																			notizie 
																			sulla 
																			Bretagna 
																			sino 
																			all’836, 
																			quando 
																			un 
																			altro 
																			capo 
																			bretone, 
																			Murmanus, 
																			cui 
																			il 
																			cronista 
																			Reginone 
																			di 
																			Prüm 
																			assegna 
																			il 
																			titolo 
																			di 
																			re, 
																			non 
																			rispettò 
																			i 
																			patti 
																			stabiliti 
																			con 
																			Ludovico, 
																			che 
																			effettuò 
																			l’ennesima 
																			spedizione 
																			inconcludente, 
																			non 
																			riuscendo 
																			mai 
																			a 
																			costringere 
																			i 
																			ribelli 
																			ad 
																			accettare 
																			una 
																			battaglia 
																			campale.
																			 
																			
																			
																			Murmanus 
																			morì 
																			l’anno 
																			seguente, 
																			e la 
																			penisola 
																			tornò 
																			a 
																			frazionarsi 
																			in 
																			tanti 
																			staterelli. 
																			A 
																			questo 
																			punto, 
																			l’imperatore 
																			pensò 
																			di 
																			pacificare 
																			del 
																			tutto 
																			la 
																			regione 
																			ponendola 
																			sotto 
																			il 
																			controllo 
																			di 
																			un 
																			suo 
																			fedelissimo, 
																			Nominoë, 
																			che 
																			era 
																			già 
																			stato
																			
																			missus 
																			dominicus 
																			nell’831.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Non 
																			si 
																			rese 
																			conto, 
																			invece, 
																			che, 
																			unificando 
																			la 
																			Bretagna 
																			sotto 
																			la 
																			guida 
																			di 
																			un 
																			uomo 
																			capace, 
																			eliminava 
																			proprio 
																			il 
																			punto 
																			debole 
																			che 
																			aveva 
																			permesso 
																			ai 
																			Franchi 
																			di 
																			continuare 
																			ad 
																			avere 
																			un 
																			predominio, 
																			per 
																			quanto 
																			precario, 
																			su 
																			di 
																			essa.
																							
																							
																			 
																			
																			
																			