[ISSN 1974-028X]

[REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA N° 577/2007 DEL 21 DICEMBRE] *

 

N° 210 / GIUGNO 2025 (CCXLI)


attualità

SUI PERICOLI DEL NUCLEARE
TRA GUERRE, ARMI MICIDIALI E NUOVE PAURE

di Giovanna D'Arbitrio

 

How many roads must a man walk down
Before you call him a man?
How many seas must a white dove sail
Before she sleeps in the sand?
Yes, and how many times must the cannonballs fly
Before they're forever banned?
The answer, my friend, is blowin' in the wind
The answer is blowin' in the wind


Ci vengono spesso in mente i versi della canzone di Bob Dylan in questo periodo di guerre e armi micidiali e insieme a essi tornano tragiche immagini, rimaste indelebili per chi fu bambino nel dopoguerra e ricorda i superstiti colpiti dalle radiazioni delle prime bombe atomiche sganciate sul Giappone.

Il 6 Agosto del 1945, alle 8:15 del mattino, la prima bomba atomica della storia colpì Hiroshima e tre giorni dopo (9 Agosto 1945), alle 11.02, una seconda bomba fu sganciata su Nagasaki. A quanto pare, si contarono più di 210.000 morti e 150.000 feriti a causa delle due esplosioni. Le due bombe atomiche ebbero conseguenze devastanti, non solo immediate ma anche a lungo termine, a causa delle radiazioni, con effetti che si sono protratti per decenni, anche su esseri innocenti come i bambini.

Altra immagine incancellabile quella di una bambina, Kim Phúc, nella foto più famosa della guerra in Vietnam, scattata l’8 giugno del 1972, dove la bimba fu fotografata nuda e in lacrime dopo un bombardamento al napalm. Quanti orrori, quanti civili uccisi, quanti milioni di bambini trucidati tra atroci sofferenze. “E la Storia continua…”, così finisce il romanzo La Storia di Elsa Morante.

Pensavamo che dopo tanti devastanti effetti, i micidiali ordigni nucleari fossero messi al bando, ma si arrivò solo a un Trattato di non Proliferazione nel 1968 (NPT, Non Proliferation Treaty). Ne fanno parte 191 Stati, compresi i cinque paesi ufficialmente dotati di arsenale nucleare (USA, Russia, Gran Bretagna, Francia, Cina). Il trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari del 1996 (CTBT, Comprehensive Test BanTreaty) bandisce completamente gli esperimenti nucleari (art. 1) e prevede l’istituzione dell’Organizzazione per il trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (art. 2.1), firmato da 186 Stati e ratificato da 176, ma non ancora in vigore. Comunque, attualmente purtroppo sembrano solo caos e violenza a predominare. Dove è finita la capacità di dialogare e trovare soluzioni pacifiche?

Oltre alle armi nucleari, inoltre, altri pericoli potrebbero venire anche dalle centrali nucleari che secondo diversi scienziati presenterebbero pro e contro. Tra i vantaggi emergono basse emissioni di CO2, elevata densità energetica, autonomia energetica, esigua occupazione di suolo. Gli svantaggi includono costi elevati, gestione delle scorie radioattive che rimangono pericolose per molti anni e richiedono siti di stoccaggio specifici e sicuri, rischio di incidenti, come quelli di Chernobyl o Fukushima, con conseguenze disastrose per l'ambiente e la salute umana, pericolo di proliferazione nucleare, poiché la tecnologia nucleare può essere utilizzata per scopi militari.

Basta consultare online il sito di Greenpeace per capire perché secondo i loro attivisti il nucleare non è sicuro, né sostenibile. L’energia nucleare non è una fonte di energia rinnovabile e produce inoltre, come già evidenziato, scorie radioattive difficili da smaltire e pertanto pericolose per l’ambiente, in particolare per le generazioni future.

Poiché l’Unione Europea ha incluso l’energia nucleare nell’elenco delle energie considerati sostenibili, otto uffici europei di Greenpeace hanno deciso di fare causa affinché l’energia nucleare non percepisca finanziamenti verdi se spacciata per sostenibile.

L’emergenza climatica impone entro il 2050 la riduzione del 100% dell’uso dei combustibili fossili e non c’è tempo per un tipo di nucleare che possa contribuire alla decarbonizzazione. I nuovi reattori in Francia e USA hanno avuto tempi di costruzione di oltre 10 anni e costi da 3 a 4 volte quelli previsti. Secondo Greenpeace converrebbe investire su fonti energetiche rinnovabili, pulite e meno costose come il solare e l’eolico, che secondo diversi studi e rapporti scientifici possono fornirci il 100% di energia rinnovabile entro il 2050.

Senza dubbio non è certo da trascurare,inoltre, il rischio che le centrali nucleari rappresentano durante le guerre, come è successo in Ucraina per la centrale nucleare di Zaporizhzhya, la più grande d'Europa, composta da sei reattori e attualmente occupata dalle forze russe in una zona di conflitto, una centrale che potrebbe causare un immane disastro.

Concludendo, non ricordo dove ho letto questa frase di uno sconosciuto autore secondo il quale «l’Uomo è l’unico animale che ce la sta mettendo tutta per organizzare la propria autodistruzione».

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[ iscrizione originaria (aggiornata 2007) al tribunale di Roma (editore eOs): n° 215/2005 del 31 maggio ]