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N. 28 - Settembre 2007

LA DESTRA ESTREMA COLPISCE ANCORA

Le No-Go-Areas in Germania e la propaganda via web in Austria

di Leila Tavi

 

Il mese scorso la regione tedesca del Sachsen-Anhalt è stata di nuovo scenario di un’aggressione da parte di un gruppo di naziskin nei confronti di immigrati.

 

Nella cittadina di Mügeln, in occasione della festa della città, un gruppo di cinquanta estremisti di destra ha assaltato nella notte di domenica 19 agosto la pizzeria “Piccobello”, gestita da Kulvir Singh, un indiano di 35 anni e residente dal 1992 in Germania. Nel locale lavorano altri sette indiani che, insieme a K. Singh,  sono stati accecati con lo spray al peperoncino e attaccati brutalmente dal gruppo di naziskin.

 

Solo alcuni dei cinquanta giovani hanno fatto irruzione nella pizzeria, mentre il resto del gruppo è rimasto fuori al grido di: “Deutschland den Deutschen, Ausländer raus!” (La Germania ai Tedeschi, stranieri fuori).

 

Il Länder Sachen-Anhalt, insieme con il Brandenburg, è quello maggiormente colpito dal fenomeno della violenza di estrema destra; per il primo semestre del 2007 sono stati registrati tre casi di aggressione nei confronti di immigrati ogni settimana solo nel Sachen-Anhalt.

 

Le aggressioni avvengo generalmente nelle No-Go-Areas, quartieri dove l’ordine e la legalità non possono più essere garantiti dalla forza pubblica.

 

I Länder dell’ex DDR sono, a causa dell’alto tasso di disoccupazione giovanile, della recessione economica e della reazione ideologia all’imposizione del socialismo reale nel precedente regime, vere e proprie Angsträume (zone di paura), in cui i lavoratori stranieri, ma anche gli stessi cittadini di nazionalità tedesca, sono ogni giorno in pericolo di vita.

 

La violenza a sfondo razziale è diventata una piaga sociale in Germania e fa temere il ritorno di macabri riti che richiamano alla mente la Thule di Rudolf Glauer.

 

I nuovi adepti dell’estremismo di destra hanno rinunciato alla testa rasata, al bomber e agli anfibi; ascoltano musica pop, hanno il piercing e portano le scarpe da ginnastica.

 

Sono meno riconoscibili e, proprio per questo, escono allo scoperto più facilmente rispetto a qualche anno fa; utilizzano internet per la loro propaganda e per vendere o distribuire materiale “per la causa”, come cartoline postali, adesivi e volantini.

 

È possibile scaricare su YouTube demo e, in alcuni casi, film non autorizzati nei normali canali di distribuzione.

 

In Austria, nella cittadina di Wels (Öberösterreich), è in corso un processo a tre giovani, considerati la mente del gruppo Bundes freier Jugend e detenuti per accertamenti riguardo all’attività dell’organizzazione; la reazione nei forum di discussione e nei blog legati agli ambienti della destra estrema è stata di pronta solidarietà sia in Austria che all’estero.

 

Manifestazioni di protesta spontanee per la liberazione dei tre detenuti hanno avuto luogo in tutto il paese nonostante il divieto delle autorità austriache.

 

In passato la strategia dei naziskin è stata quella di agire nella clandestinità, nel buio della notte, in silenzio; ora non si teme di gridare gli slogan “Stranieri fuori” per le piazze delle città, anche perché, nella maggior parte dei casi, le persone comuni cercano delle attenuanti per questi gesti di gratuita violenza di giovani allo sbaraglio.

 

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