.

home

 

progetto

 

redazione

 

contatti

 

quaderni

 

gbeditoria


.

[ISSN 1974-028X]


RUBRICHE


attualità

.

ambiente

.

arte

.

filosofia & religione

.

storia & sport

.

turismo storico



 

PERIODI


contemporanea

.

moderna

.

medievale

.

antica



 

EXTEMPORANEA


cinema

.

documenti

.

multimedia



 

ARCHIVIO


 

 

 

 

 

 

 

.

> Storia Contemporanea

.

N. 26 - Luglio 2007

nazionalismo ucraino IN UNIONE SOVIETICA

La resistenza alla russificazione degli anni '60

di Stefano De Luca

 

Il movimento nazionale ucraino fu, tra quelli che si sono sviluppati tra le nazionalità che componevano il mosaico dell'Unione Sovietica, quello che riuscì ad opporsi con maggiore determinazione ai tentativi di russificazione portati avanti dai dirigenti del Partito Comunista.

 

Già nel 1959, a L’vov, l’avvocato Levko Lukjanenko diede vita ad un’organizzazione, l’Unione ucraina degli operai e dei contadini, che mirava ad ottenere per vie pacifiche l’indipendenza nazionale.

 

L’Unione ucraina venne annientata nel 1961 e Lukjanenko condannato a morte nel mese di maggio dello stesso anno per “tradimento della Patria” e “organizzazione e partecipazione ad attività antisovietiche”: la pena fu in seguito commutata in 15 anni di reclusione. Nel dicembre del 1974, dopo aver rifiutato le proposta del KGB di collaborare, Lukjanenko fu internato per due mesi nell’ospedale psichiatrico di Rybinsk. Uscitone invalido, alla fine degli anni Settanta entrò a far parte del Gruppo Helsinki ucraino per la difesa dei diritti umani.

 

Dal 1965 cominciò ad abbattersi sui nazionalisti ucraini una nuova ondata di arresti. Tra gli altri, ne fece le spese lo storico Valentin Moroz, condannato il 20 gennaio del 1966 a 5 anni di reclusione per “propaganda e agitazione antisovietica”. Moroz venne nuovamente arrestato nel 1970 e processato in base alla stessa imputazione: questa volta fu condannato a 6 anni di galera, 3 di lager e 5 di confino.

 

Ivan Dzjuba, giovane scrittore ucraino, nel 1966 fece circolare alcuni testi dei nazionalisti ucraini nei quali documentava gli arresti di molti suoi connazionali. Dzjuba inviò questo materiale ai dirigenti del governo e del PC ucraino, i quali non furono però in grado di agire in difesa dei diritti del popolo che rappresentavano.

 

Al V Congresso dell’Unione degli Scrittori ucraini, 20 novembre 1966, il poeta Crjzanivskij lodò l’iniziativa di Dzjuba, dimostrando come molti intellettuali ucraini sentissero forte il desiderio di aiutare i dissidenti che si battevano contro la russificazione del loro Paese. 

 

Nel 1971 il Presidium del Cc del PC ucraino distribuì ai funzionari presenti una propria circolare, anonima poiché illegale, la quale stabiliva che “l’impiego della lingua ucraina negli uffici statali, nelle scuole e nelle imprese industriali deve considerarsi come una manifestazione di «nazionalismo borghese» ucraino”.

 

Gli effetti di questa linea politica non si fecero attendere e la cultura nazionale ucraina trovò un nuovo ostacolo al suo libero sviluppo. Il poeta Taras Ševčenko venne assunto a simbolo dalla battaglia dei nazionalisti ucraini: il monumento di Kiev in suo onore, divenne la loro meta di ‘pellegrinaggio’ prediletta.

 

Gli ucraini avevano una propria rivista del samizdat, Vestnik Ukrainy (Il messaggero ucraino), creata nel 1970 per informare la popolazione sugli arresti, le persecuzioni, i processi e le condizioni di detenzione dei dissidenti ucraini impegnati nella lotta contro la russificazione del loro Paese nonché appelli, lettere e memorandum sulla condizione della cultura ucraina.

 

Il movimento nazionale, pur non riuscendo a superare i confini della clandestinità, permise al popolo ucraino di mantenere viva la forza della loro cultura, un dato che risultò di fondamentale importanza per la nascita di uno stato nazionale ucraino dopo la caduta del regime sovietico.

 



 

 

 

 COLLABORA

scrivi per InStoria



 

EDITORIA


GBe edita e pubblica:

.

- Archeologia e Storia

.

- Architettura

.

- Edizioni d’Arte

.

- Libri fotografici

.

- Poesia

.

- Ristampe Anastatiche

.

- Saggi inediti

.

catalogo

.

pubblica con noi



 

links


 

pubblicità


 

InStoria.it

 


by FreeFind

 

 

 

 

 

 

 

 

[REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA  N° 215/2005 DEL 31 MAGGIO]

.

.