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N. 25 - Giugno 2007

LUIZ INACIO LULA

Fame zero

di Stefano De Luca

 

Luiz Inacio Lula è stato riconfermato nelle elezioni presidenziali basiliane del 28 ottobre 2006 con il 60,79 per cento delle preferenze, pari a 58 milioni di voti.

 

Lula ha fondato la sua politica sulla lotta alla povertà e durante il secondo mandato dovrà portare a compimento il suo disegno politico.

 

“Fino ad oggi abbiamo viaggiato a 80 all’ora”, ha dichiarato, “è stato un viaggio molto positivo ma ora viaggeremo a 120 per far crescere più velocemente il Brasile”.

 

Per Lula è stato un plebiscito, una vittoria con un margine superiore a quello delle elezioni del 2002.

 

Fu allora, quando divenne Presidente per la prima volta, che cominciò a mettere in atto il suo programma di sviluppo del Brasile.

 

Il programma Fame Zero.

 

Un programma in grado, nelle sue intenzioni, di creare le condizioni affinché tutti i cittadini brasiliani possano mangiare decentemente tre volte al giorno, tutti i giorni e senza avere bisogno delle donazioni di nessuno”.

 

La riconferma di Lula, ampiamente pronosticata nella fase pre-elettorale, dimostra la sua vicinanza alle fasce più deboli della popolazione, ai milioni di poveri che costituiscono la vera emergenza sociale del Brasile.

 

Il principale obiettivo di Fame Zero è combattere la fame e le sue cause attraverso delle politiche strutturali capaci di eliminare i meccanismi che  generano esclusione sociale: non un programma assistenzialista, ma di inclusione sociale e creazione di nuove opportunità grazie agli investimenti.

 

Appena rieletto, Lula ha dichiarato che il Brasile, ora, dovrà fare ulteriori passi avanti verso una reale giustizia sociale.

 

Ma dovrà cercare di trovare un’intesa con il  Pmbd (Partito del Movimento Democratico Brasiliano) che, con i suoi 89 seggi all'interno della Camera bassa, supera il partito di Lula - il Partito dei Lavoratori - che può contare su 83 deputati.

 

Sarà di fondamentale importanza l’apertura di un dialogo col Pmbd sulla riforma agraria, necessaria per dare la proprietà della terra a chi la abita, applicata ancora solo per metà.

 

Secondo un’analisi della Fondazione Getúlio Vargas, nei primi quattro anni di presidenza Lula il Brasile ha visto la riduzione del 20% della miseria nel Paese.

 

Se Lula riuscirà a porre fine alle piaghe della fame e delle favelas, si compirà una delle esperienze politiche più significative della storia contemporanea dell’intero Sud America.

 

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