[ISSN 1974-028X]

[REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA N° 577/2007 DEL 21 DICEMBRE] *

 

N° 210 / GIUGNO 2025 (CCXLI)


contemporanea

A proposito di John Titor
STORIA DI Un falso viaggiatore nel tempo

di Lorenzo Bruni

 

I viaggi nel tempo, si sa, stuzzicano la fantasia dei curiosi da tempo immemore: basti pensare a saghe come Ritorno al futuro o Ritorno al crimine, per citarne due abbastanza famose, per capire quanto la possibilità di muoversi liberamente fra i vari strati della storia sia un’ambizione che l’uomo sogna di potere coltivare da sempre. Approfittando di tale desiderio, sono innumerevoli le truffe che approfittatori più o meno originali perpetuano ai danni dei poveracci abbastanza ingenui da cascarci: alcune hanno come scopo quello di monetizzare ai danni delle vittime, altre solo del “sano” divertimento.

 

Una delle più famose, di certo, è la breve ma curiosa attività online di John Titor. A fine 2000, infatti, iniziarono a essere pubblicati alcuni post, sotto il nickname di TimeTravel_0, su più forum a partecipazione gratuita: l’utente, che ben presto cambiò il nome in John Titor, dichiarava di essere un soldato statunitense arrivato nella nostra epoca dal 2036 col compito di recuperare dal nonno un esemplare di computer IBM 5100; Titor asseriva di essere un soldato addestrato, spedito per l’appunto dal suo parente, a sua volta un ingegnere di Rochester, con lo scopo di trasportare uno speciale computer contenenti funzioni non documentate nel futuro e salvare così l’umanità da un collasso informatico.

 

Dopo avere portato a termine questo compito, nel 1975, egli sosteneva di avere voluto fermarsi in attesa della sua stessa nascita, nel 1998 a Tampa, per “farsi una visita” e assistere dal vivo agli effetti del Millennium Bug. Inizialmente preso per un mitomane, il fantomatico viaggiatore nel tempo iniziò a essere subissato da domande da parte del popolo dell’internet, alle quali risposte mostrando sempre disponibilità e, sembrerebbe, mai pretesa di volere convincere gli altri della bontà delle proprie parole: fornì foto della macchina del tempo e del suo libretto delle istruzioni, aggiungendo numerosi dettagli tecnici sul suo funzionamento; spiegò che la possibilità di viaggiare nel tempo era diventata realtà grazie agli studi del CERN sui protoni e sulla distorsione controllata della gravità; inoltre, arrivò a sostenere che l’interpretazione del multiverso secondo la fisica quantistica di Everett e Wheeler era corretta (ne riparleremo tra poco).

 

Anche verso coloro che chiedevano anticipazioni sul futuro, Titor si mostrò assai disponibile: dichiarò che nel 2004 sarebbe stata giocata l’ultima Olimpiade, previde l’arrivo del morbo della mucca pazza negli USA, dichiarò la vittoria di una donna alle elezioni statunitensi nel 2008, anticipò la guerra in Iraq e che non sarebbero state trovate armi nucleari sul suolo iracheno, la crisi economica del 2008 e la conseguente scoperta che lo stile di vita avuto fino ad allora non era sostenibile; inoltrò sostenne che nei successivi anni si sarebbe verificato il fallimento della Microsoft, una guerra civile USA tra il 2004 e il 2015, la Terza Guerra Mondiale nel 2015, con tre miliardi di morti e bombardamenti effettuati dalla Russia su scala globale…

 

Ciò che salta subito all’occhio è che di queste previsioni, bisogna essere onesti, una buona metà si è poi avverata. Si ritorna dunque alla teoria del multiverso precedentemente citata: lo stesso Titor sostenne che la sua venuta e il suo interagire con la gente del 2000 avrebbe modificato il corso della storia, inserendo la nostra realtà in un universo alternativo e solo parzialmente riferibile al suo.

 

Il 24 marzo 2001, nel suo ultimo post, John Titor annunciò che sarebbe tornato nel 2036, felice di avere concluso la missione. La maggior parte dei messaggi da lui postati sono andati salvati sul sito (tutt’ora consultabile) www.johntitor.com. La vicenda, però, non era ancora conclusa: il 21 marzo 2004, circa tre anni dopo, sul forum del sito Time Travel Institute, un uomo utente dal nome TimeTravel_1 (in seguito dichiarerà di chiamarsi Ethan Jensen) sosteneva di provenire dal 2118 e di volere avvisare l’umanità della morte di John Titor, condannato nella sua epoca per avere rivelato troppe cose alla gente del 2000 e di avere alterato l’equilibrio temporale. Una fine triste, certo, ma anche stavolta non definitiva.

 

Neanche una decina di giorni dopo, infatti, il 30 marzo 2004, un uomo di nome Samson Rodriguez affermò di avere orchestrato uno scherzo: la vicenda di John Titor non era reale, anzi i dati da lui riportati sui forum sarebbero stati semplicemente presi da opere di fantascienza famose, come il romanzo Addio, Babilonia, e varia saggistica sull’argomento.

 

Sembrerebbe dunque che la vicenda di John Titor rientri, come avevo scritto a inizio articolo, nella categoria delle bufale di viaggi nel tempo con solo scopo ludico. Invece potrebbe non essere così. Sono numerose le teorie che collegano la figura del misterioso viaggiatore nel tempo a operazioni di marketing volte a creare un mistero e a monetizzare su di esso (come i più famosi, e meglio costruiti, Il Codice da Vinci o al libro Bermuda: il triangolo maledetto di Charles Berlitz).

 

Un indizio in tale direzione è dato da un libro pubblicato nel 2003 da colei che si definisce la madre di Titor, dal titlo John Titor – A time traveler’s Tale, pubblicato da una mini-casa editrice di auto pubblicazioni. Più ricerche hanno però confermato che nel 1998, a Tampa, nessun John Titor era mai venuto al mondo. Nessun problema, a onor del vero, dato che quello potrebbe essere uno pseudonimo. Ma questa sedicente donna, che si dichiara essere sua madre, non ha mai fatto apparizioni pubbliche, né rilasciato interviste, ma si è sempre fatta rappresentare da Larry Habber, un avvocato specializzato in aspetti legati all’intrattenimento, che avrebbe curato i diritti d’autore legati alla pubblicazione del libro; lo stesso Haber, negli anni successivi, avrebbe cercato di far produrre un film sull’argomento Titor, un fumetto, un documentario, oltre a gadget di vario tipo, come magliette e felpe.

 

Ad avvalorare la teoria che tutta la vicenda sia stata messa in piedi da Haber c’è la presenza del fratello di Larry, John Rick Haber: egli era un ingegnere informatico della Eagle Point Software Corporation e, dunque, aveva accesso a tutte le funzioni dell’IBM, comprese quelle citate da Titor e non conosciute dalla gente comune. I fratelli hanno negato ogni accusa e nel tempo la vicenda di John Titor è diventata una leggenda metropolitana, perdendo il suo fascino e finendo quasi dimenticata (viene ricordata nella serie anime Steins;gate, dove uno dei personaggi risulta essere proprio John Titor).

 

La vicenda del crononauta, ormai possiamo dirlo con quasi assoluta certezza, non era altro che una bufala: se a scopo lucrativo o di divertimento, non possiamo esserne sicuri.

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[ iscrizione originaria (aggiornata 2007) al tribunale di Roma (editore eOs): n° 215/2005 del 31 maggio ]