.

home

 

progetto

 

redazione

 

contatti

 

quaderni

 

gbeditoria


.

[ISSN 1974-028X]


RUBRICHE


attualità

.

ambiente

.

arte

.

filosofia & religione

.

storia & sport

.

turismo storico



 

PERIODI


contemporanea

.

moderna

.

medievale

.

antica



 

EXTEMPORANEA


cinema

.

documenti

.

multimedia



 

ARCHIVIO


.

STORIA & SPORT


N. 101 - Maggio 2016 (CXXXII)

QUALE SARÀ IL FUTURO DEL TENNIS ITALIANO?
PARTE II - L'UNIVERSO FEMMINILE

di Francesco Agostini

 

Se in campo maschile la situazione è, almeno al momento, stazionaria, in campo femminile è potenzialmente drammatica. Il tennis italiano del gentil sesso, dopo una generazione a dir poco straordinaria, sta attraversando adesso un momento difficile. Il problema è molto semplice. Negli ultimi anni l’Italia a livello di Fed Cup ha vinto moltissimo, grazie a campionesse del calibro di Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Roberta Vinci e Sara Errani. Adesso, però, le cose sono notevolmente cambiate, e in peggio. La Schiavone, ad esempio, è oramai molto in là con gli anni ed è scivolata parecchio in classifica; in sostanza, quello che poteva dare al tennis italiano, che è stato molto, appartiene al passato. Tutti abbiamo ancora negli occhi la splendida vittoria di Francesca al Roland Garros sulla Stosur, sulla amata terra rossa, ma gli anni passano anche per lei. Come è normale che sia lo scatto, la potenza e anche le motivazioni, con l’andare del tempo sono destinate a calare.

 

Lo stesso discorso lo potremmo fare per una campionessa come Roberta Vinci, classe 1983, e dunque in piena fase calante della sua carriera. A dir la verità, però, la Vinci sta attraversando un momento magico: dopo la finale degli Us Open del 2015 persa contro Flavia Pennetta, la Vinci ha inanellato una serie incredibile di vittorie, tra cui il trionfo avvenuto nel trofeo di San Pietroburgo ai danni di Belinda Bencic, considerata da esperti e tifosi come il vero futuro del tennis mondiale femminile. Certo, però, le speranze dell’Italia non possono ripartire dalla trentatreenne Roberta Vinci: anche se forte e talentuosa, il tempo, che non è galantuomo, non sta più dalla sua parte.

 

Quando si parla di Roberta Vinci è impossibile non pensare anche alla sua storica (e purtroppo ex) compagna di doppio Sara Errani. La Errani, a livello anagrafico, rappresenta il presente della Nazionale Italiana di Tennis di Corrado Barazzutti, ma è chiaro che non può guidare in solitudine un’intera nazione. Pur se volenterosa e con una tempra d’acciaio, bisogna riconoscere gli evidenti limiti tecnici di una ragazza che ha nel servizio il suo più vistoso punto debole; a livello attuale è semplicemente impossibile pensare di fare strada con un fondamentale così poco curato.

 

Dunque, rimarremo inconsolabilmente delle vedove di Flavia Pennetta? Al momento, pare proprio di sì. Il caso più eclatante è quello, nemmeno a dirlo, della nostra Camila Giorgi, che ha da poco dato l’addio (definitivo?) alla nazionale. In merito al caso Giorgi se ne sono sentite davvero tante ma, stando a fonti autorevoli, l’intero clan Giorgi avrebbe rotto con l’ambiente per incomprensioni continue. Camila non avrebbe legato con le altre giocatrici e il padre Sergio, che è anche il suo allenatore, avrebbe definitivamente rotto i rapporti con Angelo Binaghi, il presidente della Federazione Italiana Tennis.

 

Per concludere, quale sarà il futuro del tennis italiano in gonnella? Al momento l’avvenire non pare di certo quello dei più rosei. La nostra giocatrice più forte, Camila Giorgi, ci ha lasciato in un mare di guai; con la Spagna abbiamo perso lo spareggio decisivo e, dopo anni di vittorie, siamo scesi in serie B. Il problema, paradossalmente, è stato creato proprio dalle tante vittorie ottenute in Fed Cup; l’ambiente si è rilassato, si è cullato sugli allori, e non ha minimamente pensato a un ricambio generazionale. Sono stati fatti pochi investimenti e adesso, purtroppo, il prezzo da pagare sarà alto, anzi altissimo. Come ogni parabola ascendente e discendente, adesso ci tocca soffrire ma abbiamo la certezza che, prima o poi, il nostro tennis si riprenderà e tornerà ai livelli che gli competono.



 

 

 

COLLABORA


scrivi per InStoria



 

EDITORIA


GBe edita e pubblica:

.

- Archeologia e Storia

.

- Architettura

.

- Edizioni d’Arte

.

- Libri fotografici

.

- Poesia

.

- Ristampe Anastatiche

.

- Saggi inediti

.

catalogo

.

pubblica con noi



 

links


 

pubblicità


 

InStoria.it

 


by FreeFind

 

 


[REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA N° 577/2007 DEL 21 DICEMBRE]


 

.