.

home

 

progetto

 

redazione

 

contatti

 

quaderni

 

gbeditoria


.

[ISSN 1974-028X]


RUBRICHE


attualità

.

ambiente

.

arte

.

filosofia & religione

.

storia & sport

.

turismo storico



 

PERIODI


contemporanea

.

moderna

.

medievale

.

antica



 

EXTEMPORANEA


cinema

.

documenti

.

multimedia



 

ARCHIVIO


.

moderna


N. 107 - Novembre 2016 (CXXXVIII)

giacomo casanova

L'amante della vita
di Alessandro Pietrantonio

 

Se esiste uomo la cui fama è sminuita dalla sua stessa persona, quello è certamente Giacomo Casanova. Oggi egli rappresenta il libertino per antonomasia, la seduzione fatta persona. Sebbene questo aspetto della sua vita sia bastato a renderlo uno dei personaggi storici più celebri della sua epoca, questa è solo una delle molteplici facce che formavano la persona di Casanova, la seduzione fu soltanto la punta dell’iceberg.

 

Giacomo Girolamo Casanova nacque a Venezia il 2 aprile del 1725. Il padre era un attore parmigiano di nome Gaetano, la madre era Zanetta Farussi, attrice veneziana che Carlo Goldoni definì “una vedova bellissima e assai valente”. Sulla vera paternità di Giacomo si discuteva allora come oggi. Lo stesso Casanova nel suo Né amori né donne sostiene di essere figlio di Michele Grimani, nobile veneziano appartenente a una delle più importanti famiglie della Repubblica. Ben presto il padre legale morì, ed essendo la madre assente a causa della sua carriera, Giacomo e i suoi fratelli furono cresciuti dalla nonna materna. La giovinezza la passò, come molti suoi contemporanei, ai servizi di alcuni vescovi tra il Sud e il Centro Italia.

 

Dopo aver tentato la carriera ecclesiastica, che non faceva per lui, così come quella militare, si laureò in giurisprudenza a Padova nel 1742. Tornato a Venezia salvò la vita a un nobiluomo di nome Matteo Bragadin, il quale lo prese sotto la sua custodia e iniziò a trattarlo come un figlio.

 

Fin da subito si adattò bene alla vita del giovane rampollo veneziano tra salotti, duelli, teatri e bische. Ben presto però attirò le attenzioni della Santa Inquisizione e gli fu consigliato dallo stesso Bragadin di lasciare la città. Così riprese a viaggiare, in particolare a Parigi, Dresda e Praga. Giunto a Lione con un amico, aderì alla Massoneria. Questa era in effetti pratica comune per le persone che all’epoca avevano la possibilità, o volevano averla, di entrare nei posti giusti e fare le giuste conoscenze. Egli stesso scrive: “Ogni giovane che viaggia, che vuol conoscere il mondo, […] deve farsi iniziare alla Massoneria”.

 

Questa è in effetti molto probabilmente la chiave dei numerosi incontri di Giacomo Casanova durante il suo lungo peregrinare. Egli ebbe infatti la possibilità di conoscere e scambiare opinioni con personalità storiche quali Rousseau, Voltaire, Franklin, Mozart. Molto probabilmente, è anche il motivo per cui poté viaggiare così tanto nella sua vita e trovare posto alla corte di sovrani come Caterina II di Russia e Federico II di Prussia.

Tornato nella sua amata Venezia nel 1755 venne arrestato dall’Inquisizione e rinchiuso nei Piombi. Sull’accusa sollevata dall’Inquisizione non si sa molto. Probabilmente le accuse principali erano disprezzo della religione, libertinaggio (è molto probabile che avesse avuto rapporti con due suore), ma anche l’adesione alla Massoneria svolse un ruolo nella faccenda, non essendo vista di buon occhio dalla Santa Sede.

 

L’anno dopo riuscì a fuggire assieme al compagno di cella e scappò prima a Bolzano, poi negli Stati tedeschi. Tornato nella capitale francese riprese la vita di prima tra i migliori salotti parigini. Per un lungo periodo si fece mantenere da una ricca nobildonna che, rapita dal suo fascino, si sottopose a rituali magici che Casanova le presentò come presunti trattamenti anti invecchiamento. Qui dapprima, per risanare le finanze statali della Francia, propose la creazione di una lotteria nazionale di cui fu reso organizzatore. In seguito venne incaricato dal Re di svolgere una missione segreta nei Paesi Bassi. L’anno dopo decise invece di provare a divenire un imprenditore tessile, ma essendo un settore in crisi per colpa della Guerra dei Sette anni, in poco tempo finì in bancarotta e venne arrestato.

 

Finita la lunga avventura francese riprese a viaggiare. Svizzera, Italia, Prussia, Russia, Spagna furono solo alcune delle sue tante mete. Dopo quasi vent’anni tornò a Venezia dove lavorò perfino come spia per l’Inquisizione, incarico che però non ebbe molto successo. Infine nel 1783 si recò a Vienna, quindi a Dux. È qui che produsse i suoi ultimi scritti, tra cui Storia della mia vita, e dove morì nel 1798.

 

Il personaggio di Casanova è passato alla storia solo come il seduttore per eccellenza. Solo molto tempo dopo la sua morte è venuta alla luce l’importanza storica dei suoi scritti. Storia della mia vita è fondamentale per capire e conoscere la vita quotidiana dell’Europa del Settecento, non solo delle classi alte ma anche di quella borghese. Paolo Chiara descrive così l’importanza della sua opera: “nella letteratura italiana mancava allora non solo un buon romanzo in prosa, ma ancora l'idea di uno stile così veloce e denso di avvenimenti”. Altre sue opere di grande importanza sono, per esempio, Storia della mia fuga dai Piombi e Icosameron, romanzo filosofico e fantascientifico che narra un viaggio nella Terra cava; qui Casanova si fa precursore di un genere letterario che sboccerà solo un secolo più tardi con scrittori come Jules Verne.

 

Avventuriero, seduttore, romanziere, filosofo, alchimista, massone, agente segreto. Sono solo alcuni dei ruoli che è possibile attribuire al personaggio di Casanova. Un personaggio che amò la vita più di ogni donna e, senza smentire le proprie origini, visse la sua esistenza come un’opera teatrale di cui fu, senza alcun dubbio, il grande protagonista.



 

 

COLLABORA


scrivi per InStoria



 

EDITORIA


GBe edita e pubblica:

.

- Archeologia e Storia

.

- Architettura

.

- Edizioni d’Arte

.

- Libri fotografici

.

- Poesia

.

- Ristampe Anastatiche

.

- Saggi inediti

.

catalogo

.

pubblica con noi



 

links


 

pubblicità


 

InStoria.it

 


by FreeFind

 

 


[REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA N° 577/2007 DEL 21 DICEMBRE]


 

.