N. 123 - Marzo 2018 
                          
                          (CLIV)
																						La grande cavalcata europea
																			
																			
																			
																			che diede notorietà a tutta la Corsica
																						L'incredibile Bastia finalista della Coppa UEFA 1977-1978
																						di Giuseppe Livraghi
																						 
																			
																			
																			Quante 
																			volte 
																			si è 
																			affermato 
																			(e 
																			si 
																			continuerà 
																			ad 
																			affermare) 
																			che, 
																			con 
																			le 
																			proprie 
																			“imprese”, 
																			una 
																			tal 
																			compagine 
																			sportiva 
																			ha 
																			dato 
																			lustro 
																			e 
																			notorietà 
																			alla 
																			propria 
																			regione?
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Innumerevoli, 
																			senza 
																			dubbio, 
																			e 
																			tra 
																			la 
																			moltitudine 
																			di 
																			imprese 
																			sportive, 
																			merita 
																			sicuramente 
																			un 
																			posto 
																			d'onore 
																			quella 
																			compiuta 
																			dal 
																			Bastia 
																			nella 
																			stagione 
																			1977-’78, 
																			nella 
																			quale 
																			i 
																			sorprendenti 
																			corsi 
																			(sottovalutati 
																			da 
																			tutti) 
																			giungono 
																			fino 
																			alla 
																			finale 
																			di 
																			Coppa 
																			UEFA.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Espressione 
																			della 
																			cittadina 
																			corsa 
																			più 
																			vicina 
																			alla 
																			penisola 
																			italiana, 
																			ma 
																			meno 
																			nota 
																			della 
																			“rivale” 
																			Ajaccio 
																			(quest’ultima 
																			famosa 
																			per 
																			essere 
																			la 
																			città 
																			natale 
																			di 
																			Napoleone 
																			Bonaparte, 
																			che 
																			ivi 
																			nacque 
																			un 
																			anno 
																			dopo 
																			la 
																			cessione 
																			dell’isola 
																			alla 
																			Francia 
																			da 
																			parte 
																			della 
																			Repubblica 
																			di 
																			Genova), 
																			la 
																			compagine 
																			isolana 
																			accede 
																			alla 
																			competizione 
																			europea 
																			sulla 
																			scia 
																			dell’ottimo 
																			terzo 
																			posto 
																			raggiunto 
																			nel 
																			precedente 
																			campionato 
																			francese: 
																			non 
																			è la 
																			prima 
																			esperienza 
																			in 
																			Europa, 
																			per 
																			il 
																			sodalizio 
																			del 
																			“maure” 
																			(cioè 
																			la 
																			testa 
																			di 
																			moro, 
																			simbolo 
																			della 
																			Corsica, 
																			terra 
																			rientrante 
																			nella 
																			regione 
																			geografica 
																			italiana), 
																			tuttavia 
																			la 
																			precedente 
																			campagna 
																			europea 
																			è 
																			stata 
																			sì 
																			onorevole, 
																			ma 
																			brevissima, 
																			poiché 
																			conclusasi 
																			già 
																			al 
																			primo 
																			turno 
																			della 
																			Coppa 
																			delle 
																			Coppe 
																			1972-’73, 
																			al 
																			cospetto 
																			del 
																			forte 
																			Atletico 
																			Madrid 
																			(vincitore 
																			per 
																			2-1 
																			in 
																			Spagna 
																			dopo 
																			lo 
																			0-0 
																			dell’andata 
																			sull’isola).
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Sostanzialmente, 
																			ben 
																			pochi 
																			sono 
																			disposti 
																			a 
																			puntare 
																			un 
																			soldino 
																			sulle 
																			possibilità 
																			degli 
																			isolani 
																			d’arrivare 
																			fino 
																			in 
																			fondo: 
																			le 
																			perplessità 
																			sono, 
																			però, 
																			spazzate 
																			via 
																			già 
																			al 
																			primo 
																			turno, 
																			dove 
																			l’ostacolo 
																			Sporting 
																			Lisbona 
																			viene 
																			superato, 
																			con 
																			difficoltà 
																			ma 
																			pieno 
																			merito.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Dopo 
																			il 
																			3-2 
																			(con 
																			tripletta 
																			dello 
																			scatenato 
																			François 
																			“Fanfan” 
																			Félix) 
																			dell’andata 
																			allo 
																			stadio 
																			“Armand 
																			Cesari” 
																			di 
																			Furiani 
																			(cittadina 
																			limitrofa 
																			a 
																			Bastia), 
																			i 
																			corsi 
																			compiono 
																			un’impresa 
																			nella 
																			gara 
																			di 
																			ritorno 
																			in 
																			Portogallo, 
																			dove, 
																			una 
																			volta 
																			passati 
																			in 
																			svantaggio 
																			a 
																			poco 
																			più 
																			di 
																			un 
																			quarto 
																			d’ora 
																			dalla 
																			fine, 
																			sembrano 
																			destinati 
																			a 
																			concludere 
																			lì 
																			la 
																			loro 
																			avventura 
																			internazionale: 
																			invece, 
																			gli 
																			undici 
																			turchini 
																			si 
																			trasformano 
																			nei 
																			“leoni 
																			di 
																			Furiani”, 
																			riversandosi 
																			in 
																			attacco, 
																			pareggiando 
																			con 
																			l’olandese 
																			Johnny 
																			Rep 
																			all’83’ 
																			e 
																			addirittura 
																			vincendo 
																			l’incontro 
																			(2-1) 
																			grazie 
																			ad 
																			un’altra 
																			marcatura 
																			del 
																			solito 
																			Félix 
																			all’89’.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			I 
																			cronisti 
																			che, 
																			a 
																			pochi 
																			minuti 
																			dalla 
																			fine 
																			dell’incontro, 
																			avevano 
																			ormai 
																			già 
																			pronto 
																			il 
																			pezzo 
																			(non 
																			confidando, 
																			quindi, 
																			nella 
																			rimonta 
																			corsa), 
																			devo 
																			riscriverlo 
																			in 
																			tutta 
																			fretta. 
																			Il 
																			turno 
																			successivo 
																			vede 
																			i 
																			“bastiacci” 
																			(termine 
																			che 
																			sta 
																			a 
																			Bastia 
																			come 
																			“milanese” 
																			sta 
																			a 
																			Milano) 
																			opposti 
																			ad 
																			un’altra 
																			compagine 
																			di 
																			tutto 
																			rispetto: 
																			gli 
																			inglesi 
																			del 
																			Newcastle 
																			United.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Con 
																			i 
																			sudditi 
																			di 
																			Sua 
																			Maestà 
																			Britannica 
																			(destinati, 
																			a 
																			fine 
																			stagione, 
																			a 
																			retrocedere 
																			in 
																			seconda 
																			divisione), 
																			tuttavia, 
																			non 
																			si 
																			soffre 
																			come 
																			contro 
																			i 
																			lusitani: 
																			2-1 
																			all’andata 
																			a 
																			Furiani 
																			e 
																			3-1 
																			in 
																			Inghilterra, 
																			con 
																			il 
																			successo 
																			esterno 
																			che 
																			eleva 
																			il 
																			Bastia 
																			a 
																			primo 
																			club 
																			“francese” 
																			a 
																			vincere 
																			sul 
																			suolo 
																			inglese.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Si 
																			giunge 
																			così 
																			al 
																			terzo 
																			turno, 
																			cioè 
																			l’ultimo 
																			prima 
																			della 
																			pausa 
																			invernale, 
																			e 
																			l’avversario 
																			è 
																			uno 
																			dei 
																			più 
																			ostici: 
																			il 
																			Torino 
																			dei 
																			“gemelli 
																			del 
																			goal” 
																			Francesco 
																			“Ciccio” 
																			Graziani-Paolino 
																			Pulici, 
																			nonché 
																			del 
																			“poeta 
																			del 
																			goal” 
																			Claudio 
																			Sala. 
																			I 
																			granata, 
																			reduci 
																			dal 
																			secondo 
																			posto 
																			nella 
																			Serie 
																			A di 
																			un 
																			anno 
																			prima 
																			e 
																			“scudettati” 
																			nel 
																			1976, 
																			sono 
																			uno 
																			squadrone, 
																			ma 
																			ormai 
																			nessuno 
																			snobba 
																			più 
																			il 
																			Bastia, 
																			che 
																			viene 
																			ritenuto 
																			sì 
																			sfavorito, 
																			ma 
																			non 
																			certo 
																			“vittima 
																			sacrificale”.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			L’andata 
																			in 
																			Corsica 
																			vede 
																			i 
																			turchini 
																			vincere 
																			per 
																			2-1, 
																			ribaltando 
																			l’iniziale 
																			vantaggio 
																			piemontese, 
																			ma 
																			l’impresa 
																			ha 
																			luogo 
																			al 
																			ritorno 
																			al 
																			“Comunale”, 
																			dove 
																			i 
																			corsi, 
																			una 
																			volta 
																			essere 
																			passati 
																			a 
																			condurre 
																			per 
																			1-0, 
																			subiscono 
																			l’1-2 
																			torinista, 
																			per 
																			poi 
																			far 
																			loro 
																			l’incontro 
																			grazie 
																			a 
																			una 
																			doppietta 
																			di 
																			Krimau, 
																			per 
																			un 
																			3-2 
																			che 
																			significa 
																			accesso 
																			ai 
																			quarti 
																			di 
																			finale.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Nel 
																			turno 
																			primaverile 
																			l’avversario 
																			è lo 
																			scorbutico 
																			Carl 
																			Zeiss 
																			Jena, 
																			club 
																			tedesco-orientale 
																			con 
																			sede 
																			nella 
																			città 
																			che 
																			vide 
																			il 
																			corso 
																			Napoleone 
																			Bonaparte 
																			(che, 
																			però, 
																			come 
																			è 
																			noto, 
																			era 
																			di 
																			Ajaccio) 
																			sconfiggere 
																			l’esercito 
																			prussiano 
																			il 
																			14 
																			ottobre 
																			1806: 
																			andata 
																			in 
																			casa, 
																			ritorno 
																			in 
																			Germania 
																			Est.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Il 
																			confronto 
																			si 
																			decide, 
																			sostanzialmente, 
																			già 
																			nella 
																			gara 
																			disputata 
																			sull’isola, 
																			conclusasi 
																			con 
																			il 
																			trionfo 
																			turchino 
																			con 
																			un 
																			esaltante 
																			7-2 
																			che 
																			rende 
																			inutile 
																			la 
																			successiva 
																			vittoria 
																			per 
																			4-2 
																			del 
																			Carl 
																			Zeiss 
																			nella 
																			gara 
																			di 
																			ritorno: 
																			la 
																			semifinale 
																			è 
																			realtà. 
																			Il 
																			sorteggio 
																			del 
																			penultimo 
																			atto 
																			della 
																			manifestazione 
																			oppone 
																			i 
																			corsi 
																			agli 
																			elvetici 
																			del 
																			Grasshoppers 
																			di 
																			Zurigo: 
																			confronto 
																			sofferto, 
																			che 
																			vede 
																			i 
																			bastiacci 
																			sconfitti 
																			per 
																			3-2 
																			nella 
																			partita 
																			d’andata 
																			in 
																			Svizzera, 
																			ma 
																			vittoriosi 
																			nel 
																			ritorno 
																			in 
																			casa, 
																			con 
																			un 
																			1-0 
																			firmato 
																			al 
																			67’ 
																			dal 
																			compianto 
																			Claude 
																			Papi, 
																			fantasioso 
																			centrocampista 
																			destinato 
																			a 
																			scomparire 
																			nel 
																			1983, 
																			a 
																			soli 
																			33 
																			anni, 
																			per 
																			un 
																			infarto.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Il 
																			Bastia 
																			è, 
																			quindi, 
																			in 
																			finale, 
																			al 
																			cospetto 
																			degli 
																			olandesi 
																			del 
																			PSV 
																			Eindhoven, 
																			che 
																			nell’altra 
																			semifinale 
																			hanno 
																			estromesso 
																			il 
																			Barcellona: 
																			chi, 
																			a 
																			settembre, 
																			avesse 
																			ipotizzato 
																			un 
																			tale 
																			percorso 
																			europeo 
																			dei 
																			turchini 
																			sarebbe 
																			stato 
																			preso 
																			per 
																			visionario, 
																			invece 
																			è 
																			tutto 
																			vero.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			La 
																			gara 
																			d’andata, 
																			nel 
																			pantano 
																			di 
																			Furiani, 
																			termina 
																			con 
																			uno 
																			0-0 
																			che 
																			lascia 
																			intatte 
																			le 
																			possibilità 
																			di 
																			vittoria 
																			nella 
																			competizione; 
																			al 
																			ritorno, 
																			tuttavia, 
																			la 
																			maggiore 
																			esperienza 
																			di 
																			“quelli 
																			della 
																			Philips” 
																			ha 
																			la 
																			meglio, 
																			con 
																			un 
																			secco 
																			3-0 
																			che 
																			manda 
																			in 
																			frantumi 
																			il 
																			sogno 
																			di 
																			un’intera 
																			regione.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Il 
																			PSV 
																			conquista, 
																			dunque, 
																			la 
																			sua 
																			prima 
																			coppa 
																			europea, 
																			mentre 
																			gli 
																			alfieri 
																			bastiacci, 
																			pur 
																			sconfitti, 
																			restano 
																			consapevoli 
																			d’aver 
																			dato 
																			il 
																			massimo, 
																			giungendo 
																			fin 
																			oltre 
																			era 
																			possibile 
																			immaginare. 
																			Pur 
																			non 
																			riuscendo 
																			a 
																			concludere 
																			in 
																			gloria 
																			la 
																			sua 
																			cavalcata, 
																			il 
																			Bastia 
																			ha, 
																			però, 
																			vinto 
																			un 
																			“trofeo” 
																			molto 
																			più 
																			importante 
																			(e 
																			destinato 
																			a 
																			perdurare): 
																			ha 
																			fatto 
																			conoscere 
																			la 
																			sua 
																			città, 
																			la 
																			sua 
																			meravigliosa 
																			regione 
																			e il 
																			suo 
																			popolo 
																			a 
																			tutta 
																			Europa.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			Chi 
																			prima 
																			aveva 
																			nozione 
																			della 
																			Corsica 
																			solamente 
																			quale 
																			terra 
																			natale 
																			di 
																			Napoleone 
																			Bonaparte, 
																			senza 
																			però 
																			saperla 
																			posizionare 
																			sul 
																			planisfero, 
																			dal 
																			1978 
																			conosce 
																			l’ubicazione 
																			dell’isola 
																			che 
																			i 
																			Greci 
																			chiamavano 
																			“Kallíste” 
																			(cioè 
																			“la 
																			più 
																			bella”), 
																			quella 
																			“montagna 
																			in 
																			mezzo 
																			al 
																			mare” 
																			che 
																			si 
																			vede 
																			quando 
																			ci 
																			si 
																			avvicina 
																			via 
																			nave.
																			
																			
																			 
																			
																			
																			La 
																			favola 
																			del 
																			Bastia 
																			non 
																			finisce 
																			in 
																			trionfo, 
																			ma a 
																			volte 
																			i 
																			miti 
																			nascono 
																			dalle 
																			sconfitte.
																							
																							
																			 
																			
																			
																			