ALAN FORD E IL GRUPPO TNT
											Storia di uno dei più longevi 
											fumetti italiani
											
											
											
											di Lorenzo Bruni
											
											
											 
											
											
											
											Alan Ford e il Gruppo TNT 
											è uno dei più longevi fumetti della 
											storia italiana, con all’attivo più 
											di cinquant’anni di pubblicazioni e 
											oltre seicento numeri. Eppure 
											nessuno si sarebbe aspettato che 
											quell’umile prima uscita, avvenuta 
											nel maggio del 1969, avrebbe dato il 
											via a una serie di grande successo.
											
											 
											L’ideatore, il geniale Max Bunker, 
											pseudonimo del milanese Luciano 
											Secchi, era sì uno dei migliori 
											sceneggiatori di fumetti dell’allora 
											panorama italiano, già autore di 
											storie celebri, come Re 
											Maxmagnus e Kriminal, ma 
											le poche vendite registrate dalla 
											prima uscita, intitolata Il Gruppo 
											TNT, lasciavano intendere che 
											stavolta avesse fatto un grosso buco 
											nell’acqua: il fumetto era 
											considerato troppo innovativo, una 
											parodia troppo spinta e una critica 
											sociale troppo arguta per essere 
											compresa in pieno dal pubblico. 
											 
											La perseveranza di Secchi, però, 
											riuscì a sovvertire quell’iniziale 
											disfatta artistica: fu con la 
											pubblicazione del numero ventisei, 
											l’acclamato Superciuck, che Alan 
											Ford ottenne un positivo riscontro 
											dalla critica, divenne uno dei 
											fumetti più acquistati in Italia e, 
											in seguito, uno di quelli con 
											maggiore successo.
											
											La storia è ambientata in una New 
											York fetida, piena di sporcizia e di 
											impiegati comunali ubriachi che 
											rubano ai poveracci: una descrizione 
											perfettamente in linea con lo stile 
											satirico e assai grottesco che 
											accompagnerà tutta la saga. 
											Protagonista sarebbe Alan Ford, un 
											ex grafico pubblicitario, alto, 
											biondo e con gli occhi azzurri, 
											dall’animo ingenuo e generoso. Un 
											giorno, in maniera del tutto 
											casuale, Alan si imbatte in una 
											sgangheratissima agenzia di servizi 
											segreti: il Gruppo TNT. Quasi senza 
											accorgersene, entra così a fare 
											parte dell’organizzazione e inizia a 
											prendere parte alle bislacche 
											avventure investigative della banda.
											
											 
											Vero punto di forza del fumetto è 
											infatti il Gruppo TNT e la varietà 
											caratteriale e grafica di questi 
											personaggi secondari, perfettamente 
											caratterizzata da Secchi. Il primo 
											di questi è Bob Rock, che in breve 
											diventerà il migliore amico di Alan: 
											figlio di un gangster, è molto basso 
											e dotato di un naso enorme, 
											caratteristiche che spesso lo 
											rendono vittima delle situazioni e 
											delle angherie generali. Burbero e 
											iracondo, Bob possiede comunque 
											un’indole gentile e coraggiosa, che 
											lo accompagnerà in ogni sua 
											sfortuna. A lui si affezionerà 
											particolarmente il Cirano, vuoi per 
											il nome, un bracco italico 
											dall’indiscutibile voracità che 
											diventerà il cane ufficiale del 
											gruppo. 
											 
											Altro personaggio che ha ottenuto 
											grande successo nel pubblico è il 
											Conte Oliver, nobile inglese 
											emigrato in America a causa di 
											alcuni guai con la legge, derivanti 
											dalla sua naturale predisposizione a 
											essere un ladro e arraffare ogni 
											bene che trova sul suo cammino. Egli 
											è comunque l’unico membro del gruppo 
											a possedere innate abilità da agente 
											segreto, parodia del ben più famoso 
											e onesto James Bond, e coltiva 
											un’amicizia di interesse con un tale 
											Bing, ricettatore al quale rivende 
											ogni merce rubata in quello che 
											definisce più volte un affarone. 
											 
											L’inventore del gruppo si chiama 
											Grunf: meccanico aviere di origine 
											tedesca, alla fine della seconda 
											guerra mondiale venne premiato dalle 
											forze americane per avere 
											accidentalmente distrutto più della 
											metà degli aerei nazisti, dando un 
											importante contributo alla vittoria 
											degli Alleati. A causa di un bugdet 
											molto esiguo, che certo non fiacca 
											il suo spirito, le invenzioni di 
											Grunf sono tutte destinate a un 
											comico, nonché esplosivo, fiasco.
											
											 
											Personaggi che, invece, hanno sempre 
											rivestito un ruolo marginale sono la 
											tremebonda Cariatide e 
											l’ipocondriaco Geremia, due 
											vecchietti che passano tutto il 
											giorno a sonnecchiare nel negozio di 
											fiori, segreto quartier generale del 
											Gruppo TNT che ovviamente è 
											sprovvisto di una cosa sola: i 
											fiori! 
											 
											Il vero elemento di spicco del 
											gruppo, però, nonché il personaggio 
											più geniale ideato da Secchi, è il 
											capo della banda, del quale nemmeno 
											si conosce il vero nome: chiamato 
											Sua Eccellenza, oppure il Numero 
											Uno, è un astuto e avido vecchietto 
											dalla lunghissima barba bianca, 
											costretto sulla sedia a rotelle da 
											un incidente mai rivelato. Temuto e 
											rispettato da chiunque, gira sempre 
											con un libricino sul quale sono 
											segnati tutti i misfatti compiuti da 
											chiunque gli ostacoli il cammino, 
											che egli usa a suo piacimento per 
											ricattare anche importanti nomi 
											della politica. 
											 
											Dotato di un’immensa cultura 
											storica, narrerà spesso vicende 
											della sua vita, talmente lunga che 
											pare egli sia nato col mondo, 
											raccontando di come abbia avuto modo 
											di conoscere Omero, Napoleone, 
											Guglielmo Tell e tanti altri. La sua 
											passione per la truffa e il denaro 
											costringono il Gruppo TNT a vivere 
											nella miseria assoluta, senza cibo 
											né confort, ma non lo fermeranno 
											dall’aiutare i membri della sua 
											organizzazione ogni volta che questi 
											si trovano in pericolo. 
											 
											Dal numero cento in poi sarà sempre 
											accompagnato da Clodoveo, un 
											petulante pappagallo lasciatogli in 
											eredità dal nonno. Dal 2005, con i 
											numeri che vanno dal 427 al 429, la 
											trama di contorno del fumetto cambia 
											drasticamente: i membri del gruppo 
											vengono dispersi in seguito a un 
											incidente, e ritorneranno solo con 
											camei successivi, e restano come 
											unici protagonisti Alan Ford, il 
											pappagallo Clodoveo e Minuette, 
											moglie di Alan, che continuano 
											l’attività di agenzia investigativa.
											
											 
											Piccola parentesi anche sugli 
											antagonisti: se alcuni hanno avuto 
											un discreto successo, come la spia 
											Margot, e altri sono diventati 
											famosi per essere parodie di 
											personaggi italiani, come il 
											miliardario Velasca che altra non è 
											una satirica rappresentazione di 
											Silvio Berlusconi, l’antagonista più 
											celebre è ovviamente Superciuck. 
											Dotato di una fiatata puzzolente che 
											fa svenire le persone, ottenuta dopo 
											una bevuta di vino marcio, questo 
											paladino della giustizia si presenta 
											come un moderno Robin Hood, con la 
											piccola differenza che costui 
											preferisce rubare ai poveri per 
											donare ai ricchi! 
											 
											È anche questo un esempio della 
											geniale critica alla società che 
											rende Alan Ford un caso quasi unico 
											nel suo genere: la critica 
											viscerale, grottesca fino all’amaro, 
											della società e di ogni sua pecca. 
											La genialità di Secchi risiede nella 
											sua abilità di attaccare senza peli 
											sulla lingua in’istituzione 
											scadente, ormai allo sbaraglio, dai 
											valori morali decaduti e governata 
											da uomini avidi e senza scrupoli. 
											Proprio per questo Alan Ford è 
											sopravvissuto fino ai giorni nostri: 
											per la sua perfetta 
											consestualizzazione in ogni epoca e 
											società, per la sua capacità di 
											adattarsi e descrivere la decadenza 
											della società dei nostri padri, come 
											della nostra. 
											
											Menzione particolare, ovviamente, 
											necessitano i disegnatori degli 
											albi: sebbene siano molti i nomi di 
											coloro che si sono succeduti nel 
											corso dei cinque decenni e più di 
											pubblicazioni, i tre principali sono 
											Magnus, pseudonimo di Roberto 
											Raviola, che disegnò i primi 
											settantacinque numeri della saga e 
											contribuì alla sua ideazione, Paolo 
											Piffarerio e Dario Perrucca.
											
											Del fumetto esistono anche un 
											mediometraggio animato, diretto da 
											Secchi nel 1988, basato sulle 
											vicende del gruppo contro Sperciuck, 
											e uno spettacolo teatrale trasposto 
											nelle repubbliche della ex 
											Jugoslavia, dove il fumetto ha 
											sempre avuto un ernome successo.
											
											Nel corso dello scorso anno, Secchi, 
											oggi ottantaquattrenne e tutt’ora 
											unico sceneggiatore della saga, 
											aveva dato notizia che le vicende di 
											Alan Ford si sarebbero concluse nel 
											2024, con il numero 660. Tale 
											informazione sarebbe comunque stata 
											smentita dalla casa di produzione 
											del fumetto e, al momento, non si 
											hanno certezze o meno riguardo la 
											sua fine. In ogni caso, Secchi non 
											me ne voglia, è logico aspettarsi 
											che anche questo ciclo narrativo 
											possa essere vicino a una sua fine: 
											noi continuiamo a seguire le vicende 
											di Alan e dei suoi amici, leggendoci 
											anche qualche bella ristampa, sicuri 
											che, quando sarà il momento, 
											l’ultimo numero ci strapperà, oltre 
											che qualche sorriso, anche una 
											lacrima.