[ISSN 1974-028X]

[REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA N° 577/2007 DEL 21 DICEMBRE] *

 

N° 211 / LUGLIO 2025 (CCXLII)


attualità

ADOLESCENTI RIBELLI
BULLISMO O disturbo oppositivo provocatorio?

di Giovanna D'Arbitrio

 

Anni fa lessi Il codice dell’anima di James Hillman che in modo rivoluzionario parla di “anima” ed estende l’intervento terapeutico dal rapporto a due, psicologo- paziente, a tutti i turbamenti e le patologie della società. E oggi sono davvero tante! Si parla molto dei problemi degli adolescenti, ma poco degli adulti affetti da Dop (disturbo oppositivo provocatorio) che con la loro aggressività e atteggiamento ribelle, prepotente, sempre oppositivo, possono creare problemi nella vita lavorativa, nelle relazioni familiari, sociali e così via.

 

 Spesso gli adulti rispetto a bambini e adolescenti riescono meglio a mascherare i loro irrisolti problemi psichici che esplodono soprattutto in famiglia dove riversano la loro aggressività, accumulata per insoddisfazioni di vario genere, con provocazioni improvvise da cui spesso non ci si riesce a difendere. Il pretesto può essere banale, la causa scatenante mai svelata, di essa si preferisce non discutere, figuriamoci poi accettare di affrontare un’analisi psicologica per scoprire le cause risalenti all’infanzia o adolescenza! Nella vita quotidiana purtroppo se ne incontrano tanti che aggrediscono sul lavoro, mentre guidi, se cerchi di esporre semplicemente le tue idee politiche e così via. Cadi nelle loro trappole, alzi anche tu la voce e poi rischi un ictus!

 

Come insegnante mi sono sempre molto interessata ai problemi dei giovani e continuo a farlo ancor oggi, anche se sono in pensione. Di recente mi ha colpito un articolo su bullismo, cyberbullismo e Dop, disturbo psichico di cui poco si parla, ma che oggi è in crescita La prima volta che sentii parlare di Dop fu quando frequentai corsi sulle cause dell’insuccesso scolastico per aiutare i miei alunni svantaggiati o con problemi psicologici. E purtroppo oggi esso è spesso collegabile a comportamenti aggressivi verso gli insegnanti, nonché a crescente bullismo e cyberbullismo. Mi è venuto in mente il libro di Edgar MorinEducare gli educatori” in cui l’autore evidenzia la necessità di fornire agli educatori le conoscenze opportune per affrontare il mondo contemporaneo.

 

Interessante il libro L’età dello tsunami di Barbara Tamborini e Alberto Pellai che, come genitori ed esperti di psicologia dell’età evolutiva, cercano di costruire un ponte tra genitori e figli quando lo tsunami della preadolescenza genera opposizione su tutto anche in ragazzi senza particolari problemi psicologici. Figuriamoci se ve ne sono!

 

Anche film e serie in streaming si stanno occupando dei problemi degli adolescenti. È disponibile su Netflix Adolescence, la miniserie britannica di Jack Thorne e Stephen Graham, diretta da Philip Barantini, che ha suscitato discussioni e dibattiti sugli adolescenti di oggi, più esposti a input esterni deleteri, come accesso a Internet e social. Molti i temi trattati nella serie, come bullismo, cyberbullismo, misoginia, criminalità minorile, rapporti interpersonali, genitorialità e quant’altro. Essa inoltre è diventata un caso nazionale nel Regno Unito con dichiarazioni del Primo Ministro che ha proposto di portare Adolescence nelle scuole per combattere cyberbullismo e crescente mascolinità tossica che degenerano in violenza. La storia, inoltre, tratta temi scottanti come le aggressioni con coltello molto aumentate negli ultimi anni in UK, come evidenziano i dati dell’Office for National Statistics.

 

E molti sono anche i libri che parlano di Dop, come quello di Rachele Piccio, autrice della serie Universo Mamme e del testo Disturbo oppositivo Provocatorio (Mondadori, in cui afferma che circa il 16% dei bambini e degli adolescenti in età scolare soffre del DOP che è spesso accompagnato da deficit di attenzione e iperattività (ADHD): sono ragazzi ribelli, arrabbiati verso genitori, insegnanti e in genere verso figure autoritarie.

 

I disturbi del Dop possono interessare infanzia e adolescenza, ma anche gli adulti se le cause non vengono individuate in tempo e rimosse. A quanto pare, le cause possono essere di vario genere: perfino genetiche in alcuni casi, di solito ambientali in famiglie con modalità educativa negligente, incoerente, oppure troppo rigida o permissiva e iperprotettiva. E che dire del mondo in cui viviamo? Quanto hanno inciso (e ancora incidono) Covid e guerre sulla psiche di bambini, adolescenti e perfino su quella degli adulti?

 

Indubbiamente viviamo in un’epoca molto difficile dove perfino la Tv con i suoi Tg, film, serie e talk show ci porta in casa a ogni ora del giorno o della notte aggressività e violenze poco edificanti a cui si aggiunge l’uso continuo e incontrollato di smartphone con accesso a social e siti on line di ogni genere. Oggi educare è davvero difficile. E di nuovo citiamo Edgar Morin che nei suoi libri. come I sette saperi, La testa ben fatta e Insegnare a vivere, ha affermato che è necessaria una grande riforma educativa e che, seguendo l’esempio di Rousseau: bisogna appunto "insegnare a vivere". Ciò significa che, pur consentendo a ogni essere umano di sviluppare al meglio la propria individualità e il legame con gli altri, bisogna anche prepararlo a vivere nel nostro tempo, cioè quello della civiltà planetaria con le sue molteplici incertezze e difficoltà.

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[ iscrizione originaria (aggiornata 2007) al tribunale di Roma (editore eOs): n° 215/2005 del 31 maggio ]